Ferrari Purosangue “Classica”: eretica, rivelatrice, odiseducativa?

E’ stata presentata la Purosangue, l’auto che segna un’epoca nella Gamma Ferrari. La prima fondamentalmente estranea ai canoni tradizionali del Brand. E che non è un Suv, ma non è nemmeno dotata di ausili Ibridi o di versioni elettriche per il momento: non può essere un caso né certamente una distrazione del management del Cavallino Rampante! E se fosse un messaggio squisitamente “politico” al mondo dell’auto, quasi un suggerimento a tornare a legiferare e a sostenere il caro, vecchio motore tradizionale ?

Ferrari Purosangue e Motore tradizionale

Settembre 2022: provate ad entrare in una comunissima Concessionaria per ordinare una nuova auto a benzina o Diesel, oppure a Gas senza alcun supporto Ibrido. A meno che non ne uscirete con una delle (ancora) tante Km Zero in giacenza, o con un semplice Usato, sarete accompagnati gentilmente alla porta.
Di questi tempi, però, c’è un Costruttore di grido che si permette di presentare un nuovo modello fondamentale per il suo mercato, ma inizialmente con opzione esclusivamente endotermica.
Per carità, mi si può rispondere: in tema di Suv già la Bentayga fu presentata solo endotermica; già, ma era sette anni fa e un attimo prima del Dieselgate….ma anche la “Urus” Lamborghini in prima battuta si è presentata solo endotermica. Sarà che siamo stati tutti suggestionati dalla leggendaria disputa tra Enzo e Ferruccio sulla famosa frizione di tanti anni fa, ma davvero questo lancio “classico” della Purosangue fa davvero più scalpore.
La Ferrari Purosangue è di fatto la prima ad aprire un target ed un posizionamento che finora nella Casa del Cavallino non erano mai esistiti, ma che le esigenze di mercato sempre più discriminanti – soprattutto con l’apertura delle frontiere in Medio ed Estremo Oriente – rendono necessari anche e soprattutto per non perdere il passo con la concorrenza diretta.
Eh già, per tutti i “puristi”della Ferrari che nel tempo hanno provato ad esorcizzare – senza successo – la “308 Gt4”, la “400i”, la “Mondial” quattro posti, fino alla “FF” con coda da Coupè Executive nonché la alternativa “Roma” (così incline allo stile di una Coupè classica piuttosto che ad una GT), un vero e proprio doppio smacco: non solo una linea e dimensioni da Ammiraglia “Suv/Non Suv”, ma addirittura un nome (Purosangue) che ricercata nel patrimonio enciclopedico “Treccani” significa letteralmente : “ …di razza pura, da distinguere dagli ibridi cosidetti mezzosangue…”

Niente “mezze misure”: Purosangue per ora solo endotermica! E che motore…

Purosangue appunto anche nella filosofia di approccio, almeno iniziale, perché sarà inizialmente commercializzata solo in versione endotermica con il V12 65° aspirato da 6500 cc. e 725 cavalli di potenza. Nessuna opzione Ibrida, per il momento. Una dimenticanza? Uno “strappo alla regola”?
Apparentemente nulla di tutto questo: se restiamo alle dichiarazioni della Ferrari espresse fino a pochi mesi fa alla Stampa ed agli investitori, la Gamma del Cavallino sarà elettrificata al 60% entro il 2026 (modelli Ibridi o 100% elettrici) mentre resterà endotermica la residua parte del 40% di Gamma. L’obbiettivo infine di far diventare Ferrari un Brand “carbon neutral” entro il 2030 non impedirà al Marchio di continuare a sviluppare motori classici.

Messaggio “ai naviganti” del mondo dell’auto??

Se c’è una qualità che non manca negli uffici tecnici Ferrari è l’ingegno. Se c’è qualcosa che non manca nella Gamma Ferrari è l’Ibrido: dal 2013 con LaFerrari, passando per la SF90 Stradale e la 296 GTB. Si dirà che la Purosangue a differenza delle suddette ha il motore anteriore e la trazione integrale, soluzione che in effetti – per come adottata dalla FF – non prevede ausili Hybrid al momento; ogni opzione in tal senso è rimandata al futuro non ancora determinato.
Tuttavia paiono significative alcune dichiarazioni del management di Ferrari, a cominciare da Vigna che ha affermato alla Stampa: “Abbiamo testato diverse opzioni; era chiaro che il V12, per le prestazioni e l’esperienza di guida che poteva fornire, fosse l’opzione giusta per il mercato”.
Ancora più significative le affermazioni, tuttavia, di Enrico Galliera (Senior Vice President Direzione Commerciale e Marketing in Ferrari) che ha piuttosto sottilmente affermato: “il motore tradizionale, accanto agli investimenti per sviluppare i modello elettrici, continuerà a crescere e non scomparirà. Non sappiamo ancora bene cosa accadrà nel 2035, nessuno lo sa, e io personalmente spero che nel frattempo si possano sviluppare tecnologie o combustibili che ci possano permettere di utilizzare ancora i motori tradizionali”. Come a dire : Cari Governanti, pensate anche a sviluppare o promuovere un ambito di sviluppo – energetico, tecnologico o legislativo – che permetta ai motori endotermici di sopravvivere…

Una domanda che a questo punto perviene e che è il caso di porsi: chi ha mai davvero ricordato al mondo che nel 2010, in piena estasi propagandistica per la mobilità elettrica – quale unica soluzione ecocompatibile – l’EPA (l’Ente americano che ha scoperchiato lo scandalo Dieselgate, per capirci…) aveva definito il programma brasiliano per la alimentazione ad etanolo come “Biocarburante” ottimale nella riduzione del 61% delle emissioni totali di Gas serra in Brasile?
Etanolo: una possibile via per la riduzione dei Gas Serra?
Da qui la giusta considerazione che un programma integrato di transizione e sviluppo delle motorizzazioni tradizionali (sia quelle nuove che quelle in via di uscita) alle nuove benzine E10 ed E 85 (per non parlare dell’azeotropo E100 usato in Brasile, del tutto assente di benzina) potrebbe di già pervenire ad un miglioramento sostanziale delle soglie di emissione. Questo è quel che ha accertato l’EPA per il Brasile. Ovviamente, sembra curioso che si parli di questo in un Post dedicato alla Ferrari Purosangue. Ma di certo le dichiarazioni ricordate sopra sono significative.

Non chiamatela SUV, ma sembra fatta apposta per esserlo…

Potrebbe essere un gesto di rispetto verso il “Guru” di FCA Sergio Marchionne, che nel 2017 negava ancora la possibilità di un SUV a marchio Ferrari. La Purosangue dunque non chiamatela SUV…Tuttavia con un corpo vettura di misure “canoniche” (Lungh. X Largh. X Alt. ; Passo) di mt. 4:97 X 2:0 X 1:58; 3:0 mt., la nuova Ferrari è curiosamente affine ai dimensionamenti di due avversarie di Target: una scomoda come la storica rivale Lamborghini con la “Urus” (mt. 5:11 X 2:0 X 1:63; 3:0 mt.) e con la neonata e prestigiosa “100% elettrica” Lotus Eletre (mt. 5:10 X 2:1 X 1:63; 3:0 mt.).
Tuttavia non è una mera questione di denominazioni: Purosangue nonostante motorizzazioni e quotazioni “lunari” si può considerare una Sport Utility a tutti gli effetti, destinata anche per una percentuale elitaria al mondo Aziendale e delle Flotte, se ben accompagnata – immaginiamo – da soluzioni finanziarie e modelli commerciali e di Service idonei alla mobilità delle Partite Iva.
Di certo crediamo utile segnalare la sua particolarità a tutt’oggi “eretica” basata sulla scelta di presentarsi anche solo momentaneamente con l’endotermico e basta.
E dunque, a meno di non voler considerare “provocatoria“ o addirittura “diseducativa” la nuova Purosangue, dobbiamo ritenerla a suo modo rivelatrice di un pensiero e di uno stato d’animo del mondo dell’auto.
Crediamo che da un Brand non solo iconico ma determinante per il mondo dell’auto siano pervenute dichiarazioni di sicuro effetto e da immagazzinare e ragionare da parte della politica. Chiudiamo ripetendo il concetto di Enrico Galliera: per cui speriamo anche noi che nel frattempo “si possano sviluppare tecnologie o combustibili che ci possano permettere di utilizzare ancora i motori tradizionali”
Riccardo Bellumori

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