Fusione FCA-PSA, tutti i marchi saranno salvi?

PSA Group e Fiat Chrysler manterrebbero tutti i loro marchi se la fusione prevista da 50 miliardi andrà in porto.

Il CEO di PSA Carlos Tavares ha dichiarato in un’intervista televisiva, riportata da Reuters, che le società si sono completate a vicenda geograficamente e in termini di tecnologia e marchi. “Non c’è dubbio che è un ottimo affare per entrambe le parti. È una vittoria”, ha dichiarato Tavares alla BFM, nella sua prima intervista da quando le società hanno annunciato piani per creare la quarta casa automobilistica al mondo per dimensioni.

FCA ottiene il 66% delle sue entrate dal Nord America rispetto al 5,7% per PSA. Al momento l’Europa rimane il principale mercato per PSA. John Elkann, presidente di Fiat Chrysler (FCA), che sarà presidente della joint venture, ha dichiarato che la fusione 50-50 aiuterà la casa automobilistica italiana a “cogliere grandi opportunità”.

I VANTAGGI DELLA FUSIONE FCA-PSA

L’accordo, aiuterebbe le aziende a mettere da parte le risorse per soddisfare le nuove rigide norme sulle emissioni e gli investimenti in veicoli elettrici e a guida autonoma.

PSA e Fiat hanno dichiarato di voler raggiungere un accordo vincolante nelle prossime settimane, ma devono ancora affrontare le domande sulle potenziali perdite di posti di lavoro, oltre alle polemiche sul fatto che la transazione favorisca una parte più dell’altra.

Tavares ha affermato che i marchi che rientrerebbero sotto l’ombrello del gruppo combinato includono Peugeot, Citroen, Vauxhall e Opel, mentre FCA ne ha nove brand, tra cui Fiat, Alfa Romeo, Maserati, Chrysler, Dodge e Jeep.

Uno degli aspetti più spinosi dell’accordo sono le potenziali perdite di posti di lavoro vista la forza lavoro combinata di circa 400.000 unità, con i governi di Roma e Parigi e i sindacati che, per ora, restano a guardare.

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