In BMW è in corso una vera e propria reinvenzione, che viene presentata in anteprima con la Vision Driving Experience. Questa berlina compatta, che debutterà all’Auto Shanghai in aprile, è sia un prototipo di prova sia un assaggio di come sarà la gamma Neue Klasse, anche se l’azienda ha espressamente escluso che l’auto venga prodotta.
La Vision Driving Experience, infatti, è stata costruita appositamente per testare il cosiddetto Heart of Joy, un computer centrale che controlla la trasmissione, i freni, la ricarica, il recupero e le funzioni di sterzo della berlina “dieci volte più velocemente” rispetto ai sistemi precedenti, con latenze dichiarate nell’ordine dei millisecondi.
Per questo motivo, il VDE produce ben 18.000 Nm di coppia, anche se non è chiaro se si tratti di coppia alla ruota o di coppia del motore. Questo numero assurdo serve a testare la capacità del Cuore della Gioia di distribuire la coppia alle ruote; come dice BMW: “Se il sistema di controllo è in grado di gestire un’esplosione di potenza di questa portata, sarà in grado di gestire le esigenze della guida quotidiana con facilità”.
BMW Vision Driving Experience presenta in anteprima la Neue Klasse, M3 elettrica – prototipo di prova con una coppia di 18.000 Nm!
L’azienda aggiunge che la combinazione del software Heart of Joy e del BMW Dynamic Performance Control, che sarà presente su ogni veicolo Neue Klasse, migliora il comportamento in curva, la trazione, la precisione e la stabilità, con un minor numero di input. Inoltre, consente un comportamento in curva più coerente e uno sterzo più fluido e intuitivo, oltre a frenate e accelerazioni senza interruzioni.
A questo proposito, si sostiene che l’integrazione tra trasmissione, frenata e recupero dell’energia consenta al 98% dei conducenti di non toccare affatto i freni a frizione, se non in caso di emergenza, mentre la frenata rigenerativa è sufficiente per la normale guida quotidiana. Si dice che questo sistema garantisca un’efficienza superiore del 25%.
Forse più importante per gli appassionati è il fatto che la VDE è un’anteprima di come sarà la pionieristica gamma Neue Klasse di BMW di veicoli elettrici di prossima generazione, in particolare la Serie 3 elettrica, che dovrebbe chiamarsi i3. La griglia a doppio rene a tutta larghezza è un’evoluzione di quella del concept Vision Neue Klasse, con la doppia firma luminosa diagonale che cresce per ospitare i proiettori dei fari.

IL DESIGN UNICO
Lungo la fiancata, rimangono la linea di cintura bassa – che garantisce una grande visibilità verso l’esterno – e l’evidente curva Hofmeister del montante C, ma ora si possono notare gli specchietti retrovisori di serie e le maniglie delle portiere montate sul montante B; le maniglie posteriori sono nascoste nella curva. Passando alla parte posteriore, i caratteristici fanali posteriori a tutta larghezza (interrotti solo dallo stemma dell’elica, qui coperto dal camuffamento) formano ora uno spoiler a labbro sul bordo d’uscita del cofano.
Trattandosi di un prototipo ad alte prestazioni, la VDE è dotata di parafanghi muscolosi, di una presa d’aria sporgente, di uno spoiler anteriore sporgente e di un massiccio diffusore posteriore sdoppiato che ci dà un’idea di come potrebbe essere una M3 elettrica. Con un tocco originale, gli intricati cerchi in lega da 21 pollici in stile turbina – dotati di pneumatici Michelin Pilot Sport S 5 da 325/30ZR21 – sono illuminati con colori che dipendono dallo stato in cui si trova l’auto: verde per l’accelerazione, blu per la frenata rigenerativa, arancione per la frenata a frizione.
All’interno, la BMW M3 concept presenta il concetto di display panoramico iDrive svelato il mese scorso al Consumer Electronics Show (CES). Ciò significa che avrete un display della strumentazione a tutta larghezza alla base del parabrezza e un touchscreen dell’infotainment a forma di parallelogramma, oltre a un caratteristico volante a forma oblunga con razze superiori e inferiori.

LA SPORTIVA ELETTRICA
A testimonianza del suo status di prototipo ad alte prestazioni, l’abitacolo della VDE è rivestito in fibra di carbonio, dal cruscotto alla console centrale, sulla quale si trovano un selettore di marcia rotondo, diversi interruttori specifici per i prototipi e un gigantesco pulsante di spegnimento rosso. C’è anche un estintore nel vano piedi del passeggero e sedili Recaro Podium CF in carbonio, con cinture a quattro punti.
La nuova BMW M3 elettrica sarà un vero e proprio bolide, con quattro motori (uno per ogni ruota) in grado di erogare una vera coppia vettoriale e una potenza totale poco credibile di 1 MW, ovvero 1.341 CV. I puristi non devono preoccuparsi, perché una versione a benzina – sempre basata sull’attuale G80 e con lo stesso sei cilindri in linea biturbo S58 da 3,0 litri, omologato per le future normative sulle emissioni – continuerà a essere venduta nel prossimo futuro.