BYD nel mercato delle Key Car giapponesi

BYD continua a dominare il mondo e la sua prossima mossa sarà quella di conquistare il mercato giapponese con un nuovo curioso modello: una kei auto elettrica.

Una foto spia pubblicata su Car News China mostra una minicar che ricalca esattamente lo stampo delle auto più piccole del Giappone: bassa e alta, con una vetratura verticale, fiancate piatte per massimizzare lo spazio interno e persino porte posteriori scorrevoli, sulla falsariga di Honda N-Box, Daihatsu Tanto e Mitsubishi eK Space. Il camuffamento blu del prototipo indica che si tratta di una BYD, in quanto è simile a quello utilizzato in precedenza dalla casa automobilistica.

L’esistenza di questa auto aggiunge peso a un rapporto di Nikkei Asia del mese scorso, che affermava che BYD è destinata a entrare nel segmento delle auto kei, una categoria specializzata per auto che misurano 3,4 metri di lunghezza e solo 1,48 metri di larghezza, offrendo agli acquirenti interessanti incentivi fiscali. Nessuna casa automobilistica straniera ha mai costruito un’auto specificamente per soddisfare le normative kei car, anche se smart si è avvicinata adattando parafanghi posteriori più stretti all’originale fortwo per soddisfare la restrizione di larghezza, creando la smart K.

Secondo il suddetto rapporto, l’incursione di BYD nel segmento ha lo scopo di ampliare il fascino delle sue auto nel noto mercato automobilistico nazionalista del Giappone, avendo venduto solo 4.530 veicoli a marzo da quando è entrato nella nazione insulare nel 2023. L’auto, il cui design è apparentemente già stato completato, segnerebbe la prima volta che il gigante cinese dei veicoli elettrici sta sviluppando un modello specifico per un mercato unico.

Le case automobilistiche giapponesi sono state notoriamente lente nel costruire veicoli elettrici e il segmento kei non è diverso. Solo due modelli elettrici sono attualmente sul mercato: la Mitsubishi eK X EV e la Nissan Sakura, entrambe con un singolo motore anteriore che produce 64 PS (47 kW) e 195 Nm di coppia, insieme a una batteria da 20 kWh che offre un’autonomia WLTP di soli 180 km.

Possiamo aspettarci che la kei car di BYD superi ampiamente questa cifra di autonomia, dato che è stata progettata da zero come veicolo elettrico. Con una batteria Blade litio-ferro fosfato (LFP) molto più grande e un propulsore elettrico più efficiente, un’autonomia di circa 300 km sembra certamente fattibile.

LA SORTE DELLE KEY CAR

La Nissan Sakura e la sua gemella Mitsubishi eK X EV sono gli unici veicoli elettrici kei presenti sul mercato giapponese.

Per quanto riguarda la potenza, le auto kei sono attualmente limitate a 64 CV, ma questo è dovuto a un accordo tra i membri della Japan Automobile Manufacturers Association (JAMA) per evitare una guerra di cavalli; poiché BYD non è ovviamente un membro, presumibilmente non dovrà attenersi a questo limite.

Il potenziale di un’autonomia molto più ampia e di un vantaggio sleale in termini di prestazioni significa che questo modello, ancora da nominare, potrebbe essere la campana a morte per i veicoli elettrici giapponesi quando arriverà sul mercato l’anno prossimo, con un prezzo di partenza previsto di circa 2,5 milioni di yen.

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