Nuova Suzuki Jimny 2023: Rendering elettrico

Una Suzuki Jimny completamente elettrica è ancora un sogno lontano.

Potremmo dover aspettare la prossima generazione prima che Jimny abbia una versione elettrica. Il piccolo SUV, contrariamente alle sue dimensioni, è un fuoristrada molto competente.

Questo rendering creato da SRK Designs immagina una Suzuki Jimny Electric con un frontale caratterizzato dalle luci LED. Una griglia chiusa orizzontale ha sostituito l’attuale a lamelle verticali. La fiancata resta catterizzata da passaruota svasati. Il tetto piatto e gli specchietti retrovisori sono stati dati un colore grigio che fornisce un bel contrasto con il design.

L’autonomia con una carica potrevbe essere di 300-400 chilometri. Per quanto ci piacerebbe vedere una simile versione completamente elettrica di Suzuki Jimny, non ci sono piani da parte della casa automobilistica giapponese per elettrificare questo fuoristrada compatto. Infatti, non dispone nemmeno di un motore completamente ibrido.

UNA JIMNY ELETTRICA

Ma con il mondo automobilistico che va in elettrico, c’è la possibilità di vedere una Suzuki Jimny elettrica su strada non è più così renota. Al momento del lancio, potrebbe non avere alcun rivale – a meno che Jeepnon si affretti a sfiranre il suo B-Suv.

Suzuki Jimny avrà molto presto hna versione a 5 porte con un passo più lungo. Questa versione del fuoristrada compatto sarà introdotta in India e in altri mercati. Attualmente, la versione a tre porte di Jimny è prodotta nella struttura di Gurgaon dell’azienda solo per scopi di esportazione. Suzuki Jimny a cinque porte dovrebbe essere alimentato da un motore a benzina K15B da 1,5 litri che produce 104 CV e 138 Nm di coppia massima. Questa unità dovrebbe essere abbinata ad un cambio manuale a 5 marce con l’opzione di un cambio automatico. I mercati internazionali potrebbero ricevere un più potente motore a benzina di 1.4 litri Boosterjet turbo con una tecnologia ibrida leggera e 235 Nm di coppia.

Redazione
Redazionehttp://AUTOPROVE.it
Autoprove.it nasce nel 2014. Quando carta stampata, radio e tv iniziavano a confrontarsi con il mondo dei social si aprivano spazi per una comunicazione nuova, disintermediata. Partiva così l’idea di creare un progetto diverso attento ai lettori e alle loro curiosità.
RELATED ARTICLES

LEGGI ANCHE