L’attuale generazione della Fiat Panda esiste da più di un decennio, ma la sua produzione continuerà fino al 2026. I sindacati dei metalmeccanici hanno confermato la notizia dopo un incontro con Stellantis giovedì. La Fiat Panda è prodotta nello stabilimento di Pomigliano dove Stellantis produrrà anche l’Alfa Romeo Tonale a partire da quest’anno.
La Fiat Panda di terza generazione è stata lanciata nel 2011 e mentre ha ricevuto una serie di aggiornamenti tecnologici e di motore nel corso degli anni, è rimasta in gran parte la stessa. L’aggiornamento più recente è arrivato nell’ottobre 2020 e ha incluso l’aggiunta della variante Panda Sport accanto alla Panda City Life e all’avventurosa Panda Cross.
Nonostante la sua età, la Fiat Panda è stata un bestseller sul mercato italiano per molti anni, e rimane tra i veicoli più venduti in Europa nel segmento A insieme alla meccanica Fiat 500 grazie alla sua accessibilità e praticità.

LA BESTSELLER FIAT
La popolare city car di Fiat è offerta con il motore tre cilindri mild-hybrid 1.0 litri Firefly che produce 69 CV (52 kW / 70 PS), ma è anche disponibile con il motore 0.9 litri Twinair CNG, e il 1.2 litri Fire benzina/GPL, offrendo anche la trazione integrale come opzione in alcuni modelli.
Il concept Fiat Centoventi che ha debuttato al Salone di Ginevra 2019 e ha ottenuto il via libera per la produzione nel 2020, si pensa sia un’anteprima di un successore completamente elettrico della Panda. Il fatto che la Panda a motore termico continuerà ad esistere fino al 2026, quando avrà 15 anni, non significa che Fiat non presenterà prima la prossima generazione. Dopo tutto, la stessa strategia è seguita dalla 500, con il vecchio modello venduto in forma mild-hybrid accanto alla nuova Fiat 500 elettrica.
Oltre alle notizie sullo stabilimento di Pomigliano, si dice che Stellantis sia vicina a un accordo per un enorme aggiornamento dello stabilimento di Termoli. Quest’ultimo sarà convertito in una gigafabbrica di batterie finanziata dalla joint venture ACC con Mercedes-Benz e Total Energies. Come riportato da Reuters, i rappresentanti sindacali hanno confermato gli aggiornamenti sugli impianti di Pomigliano e Termoli.