Quando uscì nel 1986, non si poteva dire che la Opel Omega avesse avuto un successo enorme. Già allora era difficile per i produttori generalisti brillare nella fascia alta del mercato, di fronte a BMW e Mercedes. Per questo motivo i dirigenti dell’azienda di Rüsselshei decisero, nel 1989, di aggiungere alla loro berlina i servizi di una versione molto performante, per curarne l’immagine.
Un motore Lotus da 377 CV in un Omega
La Opel Omega Lotus è stata presentata come prototipo al Salone di Ginevra nel marzo 1989, prima di intraprendere la carriera commerciale nel 1990. Come suggerisce il nome adottava un motore Lotus, nello specifico un 6 cilindri in linea a 24 valvole da 3,6 litri con due turbocompressori Garett, che gli permettevano di sviluppare 377 CV e 557 Nm.
Caratteristiche sorprendenti per l’epoca, quando solo una Mercedes Classe S (W140) offriva una potenza di uscita superiore (408 CV), ma utilizzando un V12. Questa Opel Omega Lotus ha impressionato a suo tempo, essendo in grado di scattare nello 0-100 km/h in 5,8 s, di raggiungere i 284 km/h.
Opel Insignia Lotus
A trent’anni da quel giorno storico gli amici di Auto-moto.com hanno realizzato un rendering celebrativo. La Opel Omega Lotus assumerebbe oggi i tratti di una Opel Insignia Lotus se PSA, a cui appartiene il marchio tedesco, decidesse di far rivivere il mito. Ma il gruppo francese dovrebbe comunque dargli un motore degno del mito.
L’attuale Opel Insignia fa fatica a impressionare, con soli 260 CV ad alimentare la versione sportiva GSi. E se il marchio OPC sembra aver definitivamente abbandonato il mercato sembra allora parecchio difficile immaginare un futuro per questo rendering affascinante.