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Nuova Mercedes Classe G: la Mansory Speranza

Lo studio di tuning tedesco Mansory continua ad esercitarsi con la Mercedes Classe G: viene presentata un’esclusiva cabriolet a 4 porte Speranza con un mostruoso dodger esterno, interni lussuosi e motore V8 forzato.

Potrebbe sembrare che Mansory abbia realizzato una cabriolet bianca su base Mercedes Classe G proprio in tempo per l’elezione del nuovo Papa, ma si tratta di una pura coincidenza: l’anteprima di Speranza è in concomitanza con l’esposizione di auto di lusso Top Marques Monaco. Allo stesso tempo, Mansory Speranza è effettivamente un po’ simile alle “Helics” ufficiali del Papa e imita le conversioni di vari tuner, ad esempio dello studio polacco Carlex Design.

La stessa Mercedes-Benz ha avuto un’auto simile alla Mansory Speranza, ovvero la Mercedes-Maybach G 650 Landaulet del 2017 con un V12 da 6,0 litri da 630 CV. – Ne sono stati prodotti 99 esemplari. Ma mentre la Mercedes-Maybach G 650 Landaulet ha solo una parte del tetto rigido sostituita da una capote pieghevole (questa è la caratteristica principale della carrozzeria landaulet), la Mansory Speranza ha un tetto pieghevole morbido, il che significa che è una cabriolet a tutti gli effetti, anche se con telai delle porte rigidi.

Una trasformazione simile è stata presentata nel 2023 dallo studio di tuning Refined Marques di Dubai, ma si trattava di una vettura a 4 porte su un passo accorciato, mentre Mansory ha realizzato una cabriolet sulla base di un SUV a 5 porte di serie Mercedes-AMG G 63, e la base è stata presa la versione Mansory già finalizzata della Grande Entrée 2025, con porte posteriori che si aprono sul lato anteriore opposto. Il nome Speranza è tratto dalla lingua italiana e si traduce in russo come “speranza”.

LUSSO ESTREMO

Mansory dichiara di aver dotato la carrozzeria della Speranza di rinforzi per compensare la perdita di rigidità dovuta alla rimozione del tetto. La capote pieghevole si alza e si abbassa elettricamente e, anche quando è ripiegata, c’è spazio per i bagagli sotto di essa.

Il look esterno in fibra di carbonio della Speranza è lo stesso della 2025 Grande Entrée, ma in questo caso la maggior parte degli elementi è verniciata nel colore di base bianco della carrozzeria e, comprensibilmente, non è incluso lo spoiler posteriore. I 24 pollici Mansory FC.5 sono verniciati in nero lucido e hanno cerchi bianchi a contrasto dietro le razze.

L’abitacolo della Speranza è caratterizzato da inediti rivestimenti Mansory in una combinazione di colori bianco-rosso-nero di pelle e camoscio con numerosi inserti in fibra di carbonio laccata con ornamenti a stella Mercedes. Ci sono nuovi sedili singoli anteriori e posteriori, separati da un tunnel centrale alto, il che significa che l’interno è rigorosamente a 4 posti. Il pulsante di avviamento del motore si trova sulla console a tetto sopra il parabrezza.

DATI TECNICI

Il motore V8 biturbo a benzina da 4,0 litri della Mercedes-AMG G 63 originale ha ricevuto da Mansory nuovi turbocompressori più produttivi, un nuovo sistema di scarico e un nuovo programma di controllo; di conseguenza, la potenza è passata da 585 CV e 850 Nm a 820 CV e 1150 Nm, il tempo di accelerazione a 100 km/h è stato ridotto da 4,3 a 4,0 s, la velocità massima è limitata a 250 km/h.

Mansory non rivela il prezzo della Speranza, ma tenendo conto della complessità della carrozzeria, possiamo tranquillamente ipotizzare che il prezzo della cabriolet non sia inferiore al milione di euro.

Vorremmo aggiungere che Mansory ha altre conversioni sorprendenti sulla base di “Helic”, tra cui Mansory Gronos Coupe EVO C a tre porte, Mansory Gronos 4×4 rialzato con assi a portale, Mansory Gronos 6×6 pick-up a sei ruote e Mansory P900 EWB Gold Edition allungato “mattone d’oro”.

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Nuova DS N°8 presidenziale: regalo a Macron

Il Presidente francese Macron è passato dal crossover ibrido plug-in DS 7 Elysee al cross-liftback elettrico DS N°8 in edizione speciale presidenziale. La prima uscita pubblica di Emmanuel Macron con la nuova auto è avvenuta l’8 maggio, quando l’Europa commemora tradizionalmente l’anniversario della vittoria sul nazismo nella Seconda Guerra Mondiale.

La DS N°8 presidenziale è la quarta auto di Emmanuel Macron in qualità di Presidente della Francia; il precedente cambiamento è avvenuto nell’estate del 2022, quando Macron ha ricevuto dalla Stellantis Corporation il crossover ibrido plug-in DS 7 Elysee extended in una carrozzeria aggiornata; i due modelli precedenti erano anch’essi versioni speciali della DS 7.

Alla fine dello scorso anno, il marchio premium DS ha presentato il nuovo modello di punta N°8 – si tratta di un cross-liftback elettrico di medie dimensioni (lunghezza totale – 4834 mm, passo – 2905 mm) sulla piattaforma STLA Medium, le cui vendite in Europa inizieranno solo nell’autunno di quest’anno, ma Emmanuel Macron è già in sella. In precedenza, i presidenti francesi non avevano mai viaggiato su auto elettriche.

È curioso che nella gamma DS ci sia una berlina ibrida plug-in più grande, la DS 9 (lunghezza totale – 4934 mm), ma viene prodotta in Cina, quindi per motivi di immagine Emmanuel Macron non avrà la DS 9. Anche la DS N°8 non è propriamente un’auto francese: è assemblata in Italia presso lo stabilimento Stellantis di Melfi, ma la batteria e i motori elettrici sono di produzione francese.

LA VERSIONE ESCLUSIVA

La DS presidenziale N°8 è verniciata in Blu Zaffiro e presenta emblemi unici con i colori della bandiera francese. Il pannello della fascia anteriore, che imita la griglia del radiatore, è dotato di luci speciali. Sui bordi del paraurti anteriore sono presenti sporgenze per il fissaggio di aste per bandiere. La DS N°8 presidenziale è considerata un modello da cerimonia, quindi ha un’ampia apertura nel tetto con una mantellina di stoffa scorrevole e un corrimano, a cui il Presidente può aggrapparsi durante la guida in piedi. La carrozzeria è stata blindata dall’azienda francese Centigon, ma non sono stati resi noti i dettagli.

DATI TECNICI E MOTORI

Anche l’interno della DS N°8 presidenziale è decorato in toni blu scuro, con un pannello anteriore decorato con pannelli di legno intarsiati a mano di colore chiaro. I montanti della carrozzeria e il tunnel centrale presentano finiture tessili di Hermès con le lettere RF, acronimo di République Française, ovvero Repubblica Francese. Sul livello inferiore del tunnel centrale, nella parte anteriore dell’abitacolo, si trova un pannello di controllo delle attrezzature speciali.

Il servizio stampa di Stellantis non dice nulla sulla motorizzazione della DS N°8 presidenziale, ma possiamo ipotizzare che si tratti di un modello top di gamma, con due motori e una potenza massima combinata di 375 CV e 509 Nm. La DS N°8 di serie con questo propulsore accelera a 100 km/h in 5,4 secondi, con una velocità massima limitata a 190 km/h. La DS N°8 di serie ha una capacità della batteria di 97,2 kWh, con un’autonomia massima di 686 chilometri con una singola carica nel ciclo WLTP.

È possibile che una versione blindata di serie della DS N°8 cross-liftback sia basata sulla DS N°8 presidenziale, come è accaduto l’anno scorso con il crossover DS 7, la cui versione blindata di serie è stata denominata Vauban in onore delle fortificazioni (forti e fortezze) del XVII secolo.

Nuova Toyota Corolla Cross 2025: la GR Sport

Non è passato molto tempo dal suo assalto alle concessionarie e, inaspettatamente, Toyota ha svelato il suo aggiornamento. La nuova Toyota Corolla Cross 2025 irrompe sulla scena ricca di novità. Ha un nuovo design esterno, nuove dotazioni tecnologiche, innovazioni meccaniche e, cosa ancora più importante, arriva finalmente in gamma l’allestimento GR Sport.

Basta un rapido sguardo alle immagini che illustrano questo articolo per capire come è cambiata la Corolla Cross. Il frontale presenta una griglia a nido d’ape che non solo crea un nuovo look, ma migliora anche il raffreddamento. Anche i gruppi ottici sono stati aggiornati e ora incorporano la tecnologia AHS sugli allestimenti più alti. Sono collegati da una striscia luminosa che si collega al badge del marchio.
I gruppi ottici posteriori sono stati ridisegnati per incorporare piccole alette che, secondo il marchio, migliorano l’aerodinamica e quindi l’efficienza. Degni di nota sono anche i nuovi cerchi in lega da 18 pollici.

D’altro canto, e direttamente collegato alla sezione estetica, dobbiamo parlare di un’altra delle grandi novità che questo aggiornamento porta con sé. La Corolla Cross è ora disponibile nell’allestimento GR Sport. La Toyota Corolla Cross GR Sport è in vendita da anni fuori dall’Europa. Solo ora, approfittando di questo aggiornamento, Toyota aggiunge questo allestimento alla gamma europea.
La versione GR Sport è subito riconoscibile. È dotata di cerchi lavorati da 19 pollici, la griglia ha un design specifico e lo stemma Toyota è rifinito in nero. Come se non bastasse, questo allestimento può essere personalizzato con l’esclusiva combinazione bicolore Storm Grey. Anche gli interni presentano dettagli specifici, come i sedili in similpelle con cuciture a contrasto. A tutto questo si aggiungono le modifiche all’assetto del telaio. Le sospensioni sono state messe a punto e, per la prima volta su questo modello, è presente una modalità di guida Sport.

GLI INTERNI

A parte gli esterni, entrando nella nuova Corolla Cross si viene subito avvolti da un ambiente digitale e connesso.

La vettura è dotata di un quadro strumenti digitale da 12,3 pollici abbinato a un touchscreen da 10,5 pollici. Il touchscreen di serie diventa il “centro nevralgico” dell’abitacolo. È un componente chiave per il funzionamento del sistema di infotainment Toyota Smart Connect che offre la compatibilità con Android Auto e Apple CarPlay.

L’abitacolo presenta anche un design rinnovato che mette in evidenza una console centrale più grande che incorpora soluzioni di archiviazione aggiuntive, come uno spazio in cui riporre un secondo telefono cellulare. Anche la leva del cambio è nuova. Inoltre, il portabicchieri è stato rinnovato e, per i livelli di allestimento più alti, c’è un sistema di illuminazione ambientale aggiornato.
La nuova Toyota Corolla Cross sarà disponibile nelle concessionarie entro la fine del 2025.
Toyota ha colto l’occasione per migliorare il comfort a bordo utilizzando nuovi materiali per l’isolamento acustico. Anche le vibrazioni e il rumore del motore sono stati ridotti. La vettura dispone inoltre di un ampio e variegato elenco di sistemi di assistenza alla guida, essendo equipaggiata con il pacchetto Toyota Safety Sense di terza generazione.

MOTORI

Dal punto di vista meccanico, la nuova Toyota Corolla Cross continuerà a essere disponibile con due motori. Entrambi sono ibridi (HEV) a ricarica automatica. Si tratta dei motori Hybrid 140 e Hybrid 200. Il motore di base produce 140 CV, mentre l’opzione top di gamma produce rispettivamente 197 CV. In entrambi i casi è disponibile il cambio automatico e-CVT.

Toyota sottolinea che entrambi i motori sono altamente efficienti. Inoltre, a differenza del modello precedente, disponibile esclusivamente con trazione anteriore, la nuova Corolla Cross sarà offerta anche con trazione integrale AWD-i. Una tecnologia che garantisce prestazioni eccellenti in condizioni di bassa aderenza e di scarsa tenuta. Inoltre, le varianti AWD-i dispongono di una modalità di guida Snow Extra appositamente studiata per la guida su strade innevate.

Auto in crisi: Autoprove inventa i testdrive metafisici

Autoprove.it, lo sapete, ha tanti difetti.

In primo luogo un commentatore vecchio e brutto come me, che non “buca” il video e che farebbe bene ad apparire il meno possibile; ma la passione, oltre che la professione, si fanno sentire ed allora eccomi qua. 

Però sono brutto ma, come tutti i personaggi mitologici, nella bruttezza ho il dono del vaticinio: prima di altri Autoprove.it ha azzeccato il trend di avvicinamento dell’UE all’Africa; per prima ha bollato come psicotica la proiezione farlocca di Bruxelles sulle 40 Gigafactory da realizzare sul suolo continentale; per primi abbiamo declinato nei toni giusti il pessimo approccio di Carlos Tavares con Stellantis prefigurando quel che poi si è consumato nel rapporto con l’ex CEO e il Gruppo. 

Allo stesso modo su un apposito articolo il sottoscritto ha delineato i passaggi futuri di Stellantis, soprattutto in riferimento ad Alfa e Maserati ed oplà, ecco che è di poche ore il tentativo di rilancio della produzione dei due marchi attraverso ipotesi di spin-off…

Ah!: non vorrei trascurare la previsione di demolizione del mercato commerciale globale che ben prima dei Dazi di Trump avevamo già teorizzato in due articoli ed infine la “riabilitazione” preventiva ed effettuata in tempi non sospetti dei Brand cinesi, a partire dal nostro claim brevettato per “GAC”: “Non chiamiamole più cinesi”.

Autoprove, purtroppo per lui, è cresciuto in modo esponenziale e merito di tutto questo va all’impegno ed a sacrificio del giovane amico (Vostro e mio) Antonio, che questa piattaforma ha inventato 11 anni fa

Elencando a spanne, direi che questo sito di informazione comincia a “girare” non solo sui Social ma anche nell’interesse di Costruttori, Importatori e Dealer: da Settembre ad oggi Autoprove ha presenziato dietro invito a circa una decina di anteprime ed inaugurazioni di siti e nuovi modelli girando mezza Italia, e chi ha composto inviti ed ovviamente supporto logistico ha formulato gli inviti in base alla credibilità ed alla capacità creativa del nostro staff nel restituire di ogni evento il giusto contenuto informativo e multimediale. 

Il risultato, considerato che la nostra attività è davvero a costo zero, crediamo che sia giudicabile nei Video e negli articoli: pur non concedendoci al parlato semplice (o meglio semplicistico) e sensazionalistico di certe piattaforme concorrenti, abbiamo avuto i complimenti di tanti che nei nostri servizi hanno ritrovato il gradimento visivo, il piacere della lettura e l’interesse che spesso generiamo con argomenti, approfondimenti e stile diversi dalla media. 

Ah, è vero: il “SEO”: non ci arrovelliamo troppo nella ricerca delle parole chiave che molto spesso – se mi permettete – diventano “parole CHIAVICA” all’interno di un testo o di un video che per il nostro concetto devono essere elementi di conoscenza libera ed alternativa che, ahimè, può essere condivisa solo da chi, come Voi fedelissimi di Autoprove, avete qualche grado di consapevolezza e conoscenza superiore alla media.

UNA PROSPETTIVA DIVERSA

Purtroppo la qualità di Autoprove la si capisce se sui motori di ricerca si digitano termini come “Ferrari 854”, “Cisitalia Typ 370”, “Sixten Sason”, “Micro-Vett”, ed altre che nella vulgata generalista sono superate da altre di tono più consumistico. Ma non ci facciamo mancare approfondimenti su Cryptovalute, Blockchain, Geolocalizzazione, Privacy, Biofuel e Biometano, Kit Retrofit, e così via.

“Come diceva Carlo Talamo: Neppure Mozart è mai stato in Hit Parade”

Ed in effetti siamo tenuti lontani come un virus intestinale da tutti coloro che nella pausa pranzo preferiscono ancora infilare il pollicione in bocca e contemplare l’ennesima Fiat 128 recuperata dal fantomatico pollaio in condizioni da rottamazione e tornata magicamente in vita con cerchi da 18” ad impronta maggiorata e motore da 110 Cavalli/litro. Contenti Voi……A noi è bastato rappresentarVi le auto storiche a Vallelunga, la Picchio a Teramo, le monografie di Autobianchi e Lancia, oppure i video su Piero Taruffi o sulla Maserati TC Chrysler. Come diceva il grande Carlo Talamo, ci capiranno in pochi ma del resto neppure Mozart è mai stato in Hit Parade.

Questi nostri servizi, chissà perché, dai pollai non escono così facilmente. 

Ed ecco perché il nostro utente medio (tanto le statistiche di traffico sono consultabili di diritto da noi, grazie a Google) è il professionista, il Dealer, il Responsabile di Brand o di Importatori ma quello che ci fa più piacere è il segno di ringraziamento e fedeltà di giovani studenti e laureandi che ci seguono per informarsi o per condividere quello che raccontiamo; oppure i meccanici ed i Ricambisti che ci seguono negli approfondimenti tecnici; e che poi entrano a far parte dello zoccolo duro dei nostri visitatori.

Perché quello che si diverte con le Escort rigenerate ed ipervitaminizzate uscite dal pollaio sono tutti coloro che si accontentano; quelli che con l’Automotive ci lavorano difficilmente si accontentano: pretendono, ci criticano, ci stimolano a fare meglio.

Noi diamo a loro quel che a loro serve, non solo quel che fa passare loro il tempo…Certo, le dinamiche del Web sono paradossali, controverse e ormai arcaiche fin dalla loro origine, ma non per colpa del Web o dei visitatori, ma per colpa dei Media Manager e nei Centri di Strategia di Comunicazione che in questo ultimo periodo, presenti ed operativi presso Dealer, Distributori e Costruttori, sono completamente nel pallone.

Noi di Autoprove ce ne accorgiamo molto più spesso dalle giravolte che agli stessi responsabili toccano nel passare come birilli da un datore di lavoro all’altro e che testimoniano come tutto il settore dell’analisi e della strategia di presenza dei Brand sul Web sia tornata all’approccio del “AmaNonmAma”, cioè della selezione a caso del ciuffo d’erba più lungo per scegliere dove investire in comunicazione su Social e Web.

In questo Vi racconto, sperando che A.V. ci legga, il simpatico ed un poco patetico siparietto che ai MotoDays di Roma di Marzo scorso ho avuto con il sedicente Responsabile Comunicazione (trombato pochi giorni dopo, sia chiaro a tutti….) di un famosissimo e primario Brand orientale all’atto di una mia cortese richiesta di poter fare un servizio video su un modello molto inconico e richiesto; ma per massimo rispetto del Marchio e del modello, nonché dei nostri visitatori, ho cortesemente richiesto che a spiegarlo fosse un esponente del marchio, chi più legittimato ed autorevole per spiegare al pubblico un prodotto??? Se guardate al nostro Video su EICMA vi accorgerete che Dellorto, SYM, ed altri hanno mostrato attraverso i propri Manager di punta una disponibilità ed una cortesia encomiabile, che noi abbiamo premiato con Video il più curati e didascalici possibile.

In soldoni, tornando ai MotoDays, sarà stata l’aria un poco più buzzurra e caciaresca di Roma (sono romano e so come siamo fatti….), ma la risposta di reazione di A.V. davvero mi è apparsa stonata.

“Ma, scusa, quanto volume fate Voi sul Web??” mi ha chiesto in modo spiccio. Ovviamente immaginate la mia risposta, ovviamente articolata con il “Lei” e non con il “Tu” come mi ha insegnato pora nonna.

“Guardi” – ho replicato – “di certo i nostri numeri sono inferiori a quelli che meritate ed ambite; ma di certo i nostri numeri Vi costano molto meno, essendo un servizio gratuito, di quello che Lei fa spendere senza troppa intelligenza alla Sua Azienda pagando a peso d’oro esposizione su Web, TV e Stampa che forse raggiunge a malapena lo scopo che dovrebbe impegnarVi”.

Risultato, abbiamo poi rifiutato di fare il servizio e, data la scarsa riuscita di MotoDays 2025 rispetto ad EICMA, abbiamo declinato l’intenzione di uscire con un servizio limitandoci a registrare alcuni contatti che svilupperemo in seguito.

Questo “siparietto” che fa il paio con un’altra situazione in cui un primario Brand Unno ci ha cancellato dalla lista dei Media destinatari di auto per TestDrive a causa della scarsa produzione di numeri sul Web, mi porta ad una serie di considerazioni:

​-Antonio è giovane, sebbene non sia un principiante, e nel caso del brand in questione ha voluto informare delle reali motivazioni, fin troppo ovvie e tra l’altro perfettamente comprensibili, per le quali Autoprove.it è stata esclusa dal novero dei pretendenti a Test Drive;

​-Il sottoscritto, ben più vecchietto, appartiene alla generazione dei Venditori di Showroom o dei Consulenti di vendita cosidetti “esterni” perennemente con la Targa Prova in valigetta od alla guida di auto che Dealer e Costruttori mettevano a disposizione di venditori e promotori al fine di “far toccare con mano” a potenziali Clienti il prodotto auto in offerta;

Ebbene, oggi nonostante la voglia di informazione e la maggiore prudenza e ragionevolezza con cui il potenziale acquirente si avvicina alla scelta di un’auto, abbiamo notato un pericoloso disinvestimento da parte di Imprese commerciali e di distribuzione auto nel parco veicoli per uso Stampa, Media ed Eventi. 

Chiaro, lo capisco perfettamente perché non sono così scemo: le auto “Demo” a disposizione dei Dealer fino a quindici anni fa erano auto “Segmento SubB/B/C” che quotavano chiavi in mano a partire da novemila Euro fino ai tredicimila Euro per le Segmento C pluriaccessoriate; ed ovviamente per esigenze particolari era possibile comunque immatricolare vetture più esclusive. 

Ma in generale dove attingevano i Dealer? Da uno Stock giacente straordinario a disposizione o in deposito negli Hub doganali e portuali; ed infine c’era il collegamento con tanti eventi territoriali e mondani che oggi sembrano irrealizzabili, colpa anche del diverso rapporto tra cittadini/consumatori e territorio nato dopo il Lockdown, impercettibile ipoteca che è stata caricata sulle spalle dei cittadini che si rendono poco conto che dopo il 2020 il territorio non è più il “loro” ma è di Enti ed organizzazioni di supervisione che su ogni cosa devono esprimere il loro benestare.

Vero dunque che lo stock giacente di “Demo”, “Press” e “Courtesy” Car si è ridotto per non subordinare agli interessi passivi bancari la presenza di auto difficilmente fungibili per la vendita al Cliente. 

 

Tipico comportamento nichilista ed un poco tamarro però di Dealer/Distributori e Filiali Case Madri che, se potessimo davvero parlare, si strapperebbero i capelli a conoscere certi livelli di incompetenza ed inefficienza che molto spesso sono stati mostrati da sedicenti “funzionari” od “incaricati” ovvero “responsabili” di assegnazione auto per TestDrive; e, cosa non secondaria, la maggior parte delle inefficienze è stata mostrata dalle cosidette Organizzazioni “Top” e chi sa intendere spero intenda…….In realtà, se a noi di Autoprove è ben chiaro che i costi fissi e logistici di tenuta, gestione e rinnovo di auto “Demo” per un Dealer medio sono sempre più pesanti a causa della limatura sui margini, è evidente che il discorso è meno ragionevole per i Costruttori e le Filiali di Brand che da cinque anni a questa parte hanno persino migliorato il loro bilancio e che tuttavia ritengono trascurabile fornire anche per il mercato italiano vetture da sottoporre a Test Drive.

Avere un “transfert” tra piattaforma di informazione – magari e volentieri Web, e persino gratuita per il Brand in questione – e il potenziale Cliente e visitatore ci sembra il minimo sindacale per un Costruttore che voglia davvero superare la suscettibilità e la diffidenza iniziale del Cliente rispetto ad un particolare modello.

Di questo passo, stiamo decidendo in Redazione, Autoprove.it dovrà esercitarsi nello svolgimento di “Test Drive metafisici”: come Aldo, Giovanni e Giacomo, ci posizioneremo in una piazzola di sosta autostradale muniti di due sedie ed un trespolo con un volante attaccato; e da là forniremo ai nostri visitatori la prova su Strada che riteniamo sia quella più assimilabile al modello reale.

Del resto, esistono ancora taluni Brand che ambiscono a leggere impressioni di guida dei loro modelli che coincidano con le loro aspettative; e non è forse questo l’inverso del piccolo palcoscenico descritto sopra?

 

Per questo, sarebbe forse più ragionevole rinunciare da parte dei Centri Media ad investimenti parziali il cui “R.O.I” è dubbio ma che molto spesso vengono continuati solo per l’interesse diretto dei manager dei Centri Media verso talune emittenti di informazione; e sarebbe bello se l’assegnazione delle vetture in prova non obbligasse ancora, verso taluni Marchi, ad un giuramento di fedeltà ed obbedienza al livello di comunicazione preferito dal Brand.

E qui arriviamo al punto discriminante che – forse – influenza e determina l’effetto finale di assegnazione di auto in prova alla  nostra Piattaforma: l’essere obbiettivi, integerrimi, neutrali. Fosse per me, tutto il mondo dovrebbe guidare Maserati, Honda, Mahindra, Ford;  e dunque so di non essere la persona più obbiettiva per condurre un test Drive. 

Ma nei confronti di Antonio, giovane ma tuttavia maturo professionista della informazione motoristica, esercitare il veto non è una scelta imprenditoriale, ma è il sintomo di una ottusità ed arcaicità che troppo spesso prevale in Uffici Media abitati da professionisti sempre meno adeguati allo stipendio che percepiscono. 

Dunque, un ringraziamento a Dealer e Costruttori che ci confermano e rinnovano la loro fiducia continuando a rispondere alle nostre richieste di auto per i Test Drive: a loro rinnoviamo il voto di obbiettività e impegno nel mettere alla prova e trasmettere sensazioni di guida e valori tecnici dei mezzi che Autoprove.it sottopone ai test.

Ed un messaggio, ove fosse necessario, ai CEO e Manager apicali di taluni Brand: non siate ottusi rispetto al talento ed alla innovazione. Due concetti guida per Autoprove.it

Riccardo Bellumori

VinFast in difficoltà in Europa

Il giovane marchio vietnamita VinFast si era prefissato di conquistare l’Europa nel 2022. Ma non tutto sta andando secondo i piani e il produttore ha appena annunciato un cambiamento nel suo modello di vendita e la chiusura di alcune concessionarie in Europa.

Creato nel 2018, il giovane marchio vietnamita VinFast ha coltivato fin dall’inizio la speranza di sfondare in Europa e negli Stati Uniti. Nel 2022, il costruttore ha avviato un vasto programma di espansione internazionale, in particolare partecipando a saloni come il Salone dell’Auto di Parigi di quell’anno, anche se i modelli non erano ancora pronti. Ma la maionese non ha preso.
Sebbene VinFast si sia recentemente vantata di aver consegnato 97.399 veicoli nel 2024, il 192% in più rispetto al 2023, la maggior parte di essi è stata consegnata al mercato locale. Lo testimonia il numero esiguo di unità consegnate in Europa nel 2024, la maggior parte delle quali erano modelli dimostrativi.

Il costruttore ha anche accumulato debiti considerevoli: più di 3 miliardi di dollari. Sta quindi prendendo alcune decisioni radicali.

LA NUOVA DISTRIBUZIONE

Per ridurre le perdite, VinFast ha appena annunciato un cambiamento nel suo modello di distribuzione in Europa. Finora il marchio si è affidato a una rete di vendita diretta, costruita da zero, molto costosa da realizzare e chiaramente poco redditizia. Secondo una comunicazione ufficiale della sede centrale, il marchio affiderà ora le sue vendite a rivenditori terzi attraverso un sistema di franchising, in particolare in Germania e nei Paesi Bassi. Secondo VinFast, questo “migliorerà l’assistenza ai clienti, estenderà le sue capacità di servizio e posizionerà l’azienda per un successo a lungo termine nel mercato europeo”.
Ma sembra anche un’ammissione di fallimento sul mercato europeo. Passare a una rete di distribuzione di concessionari in franchising significa chiudere la rete di distribuzione tradizionale e quindi licenziare il personale di vendita impiegato dal marchio. Per il momento, VinFast non parla del proprio destino.

Dacia Spring Extreme 65CV: prova su strada

La soluzione alla mobilità urbana si chiama Dacia Spring. Protagonista di questa prova su strada la top di gamma Extreme nella variante a 65CV.

La Dacia Spring 65 CV si presenta con un design compatto e moderno, perfetto per la guida in città. Le sue dimensioni ridotte (lunghezza: 3,73 metri, larghezza: 1,62 metri, altezza: 1,51 metri) la rendono agile nel traffico e facile da parcheggiare in spazi ristretti.

Il frontale è caratterizzato da una griglia chiusa e fari a LED, che conferiscono un look accattivante e distintivo. Le linee squadrate e la carrozzeria rialzata danno un aspetto robusto e contemporaneo. Peccato per i fari anteriori non full LED.

Interni e Comfort

Gli interni della Dacia Spring 65 CV, sebbene essenziali, offrono un buon livello di comfort. I sedili sono rivestiti in ecopelle e i tappetini presentano un motivo a cartina geografica. Il sistema multimediale da 10 pollici con navigatore è reattivo e supporta Android Auto e Apple CarPlay senza fili.

Prestazioni e Guida

Il motore da 65 CV rappresenta un miglioramento significativo rispetto alla versione da 45 CV. L’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 13,7 secondi, un tempo decisamente migliore rispetto ai 19,1 secondi della versione meno potente. La velocità massima è di 125 km/h. La guida è piacevole, con uno sterzo più preciso e un assetto che conferisce maggiore sicurezza e stabilità.

Autonomia e Ricarica

La batteria da 26,8 kWh offre un’autonomia dichiarata di 220 km. La ricarica è lenta: con un caricatore da 7 kW sono necessarie quasi cinque ore per un “pieno”. È possibile optare per un caricatore in corrente continua da 30 kW, che riduce il tempo di ricarica a poco più di un’ora.

La Dacia Spring 65 CV offre un buon livello di comfort, soprattutto in città. Le sospensioni assorbono bene le asperità del manto stradale, rendendo la guida piacevole anche su strade dissestate. La modalità di frenata rigenerativa “B” è particolarmente efficace, permettendo di rallentare e quasi fermare completamente l’auto senza utilizzare il freno tradizionale.

Dacia Spring si conferma un modello ideale per chi cerca un veicolo pratico e conveniente per la città.

Il listino attacca a 14.900€ per la versione di ingresso gamma a 45CV.

Nuova Chevrolet Corvette 2026: il restyling

Ecco il restyling della Chevrolet Corvette che sarà in vendita entro la fine dell’anno. I prezzi non sono ancora stati resi noti.

La storia della Chevrolet Corvette è iniziata nel lontano 1953, la vettura sportiva dell’attuale ottava generazione (con l’indice C8) è apparsa nel 2020. L’attuale famiglia “hot” comprende le versioni Stingray, E-Ray, Z06 e ZR1. Come comunicato dal servizio stampa del marchio americano, entro il model year 2026, tutte le modifiche della Corvette avranno un interno aggiornato.

Nella foto: interni della versione pre-riformata della Chevrolet Corvette (con una serie di pulsanti sulla “parete” tra i sedili).
Il cambiamento principale negli interni della Chevrolet Corvette rinnovata è l’assenza di una lunga fila di pulsanti, che nella versione pre-riforma si trova su un pannello separato dal tunnel centrale, che separa i sedili del guidatore e del passeggero anteriore. Vale la pena notare che questo “muro” di sviluppatori si è poi trasformato in un corrimano per il passeggero anteriore. I tasti fisici di questo controverso elemento dell’abitacolo sono scomparsi.

Pertanto, parte dei pulsanti responsabili del controllo del sistema di climatizzazione sono ora visibili sotto una nuova tavoletta posizionata ad angolo rispetto al conducente, che funge da touchscreen del sistema di infotainment, con una diagonale di 12,7 pollici. La manopola del volume multimediale è stata aumentata di dimensioni, inoltre è stata dotata di retroilluminazione.

ADDIO AI TASTI

In generale, la Chevrolet Corvette restyling ha ora tre display sul pannello anteriore, con quello centrale da 14 pollici che funge da cruscotto virtuale. Un altro schermo touch screen (6,6 pollici) si trova a sinistra del cruscotto, è ausiliario e serve a visualizzare le informazioni necessarie al conducente.

La Chevrolet Corvette 2026 è stata dotata di un dispositivo per la ricarica wireless degli smartphone, una coppia di portabicchieri sul tunnel centrale, una porta con connettore USB-C. Su altri modelli è stato aggiornato il sistema di registrazione delle prestazioni PDR (che offre informazioni più dettagliate sulla pista e video dei giri).

Gli elementi in fibra di carbonio sono di serie sulla ZR1 e disponibili a pagamento per la E-Ray e la Z06. L’elenco delle combinazioni di colori per i rivestimenti interni è stato ampliato con quattro nuove varianti; tutte le versioni sono disponibili con design interno asimmetrico – quando i sedili anteriori sono realizzati in diverse tonalità a contrasto.

Gli esterna della supercar del 2026 rimangono invariati, ad eccezione di un’ampia gamma di colori per la carrozzeria. Nel corso dell’aggiornamento della Chevrolet Corvette non sono stati toccati la tecnica e il cambio. Tuttavia, il pacchetto opzionale ZTK offre ora potenti freni carboceramici con pinze anteriori a 10 pistoncini e posteriori a 6 pistoncini.