Auto in crisi: Autoprove inventa i testdrive metafisici

Autoprove.it, lo sapete, ha tanti difetti.

In primo luogo un commentatore vecchio e brutto come me, che non “buca” il video e che farebbe bene ad apparire il meno possibile; ma la passione, oltre che la professione, si fanno sentire ed allora eccomi qua. 

Però sono brutto ma, come tutti i personaggi mitologici, nella bruttezza ho il dono del vaticinio: prima di altri Autoprove.it ha azzeccato il trend di avvicinamento dell’UE all’Africa; per prima ha bollato come psicotica la proiezione farlocca di Bruxelles sulle 40 Gigafactory da realizzare sul suolo continentale; per primi abbiamo declinato nei toni giusti il pessimo approccio di Carlos Tavares con Stellantis prefigurando quel che poi si è consumato nel rapporto con l’ex CEO e il Gruppo. 

Allo stesso modo su un apposito articolo il sottoscritto ha delineato i passaggi futuri di Stellantis, soprattutto in riferimento ad Alfa e Maserati ed oplà, ecco che è di poche ore il tentativo di rilancio della produzione dei due marchi attraverso ipotesi di spin-off…

Ah!: non vorrei trascurare la previsione di demolizione del mercato commerciale globale che ben prima dei Dazi di Trump avevamo già teorizzato in due articoli ed infine la “riabilitazione” preventiva ed effettuata in tempi non sospetti dei Brand cinesi, a partire dal nostro claim brevettato per “GAC”: “Non chiamiamole più cinesi”.

Autoprove, purtroppo per lui, è cresciuto in modo esponenziale e merito di tutto questo va all’impegno ed a sacrificio del giovane amico (Vostro e mio) Antonio, che questa piattaforma ha inventato 11 anni fa

Elencando a spanne, direi che questo sito di informazione comincia a “girare” non solo sui Social ma anche nell’interesse di Costruttori, Importatori e Dealer: da Settembre ad oggi Autoprove ha presenziato dietro invito a circa una decina di anteprime ed inaugurazioni di siti e nuovi modelli girando mezza Italia, e chi ha composto inviti ed ovviamente supporto logistico ha formulato gli inviti in base alla credibilità ed alla capacità creativa del nostro staff nel restituire di ogni evento il giusto contenuto informativo e multimediale. 

Il risultato, considerato che la nostra attività è davvero a costo zero, crediamo che sia giudicabile nei Video e negli articoli: pur non concedendoci al parlato semplice (o meglio semplicistico) e sensazionalistico di certe piattaforme concorrenti, abbiamo avuto i complimenti di tanti che nei nostri servizi hanno ritrovato il gradimento visivo, il piacere della lettura e l’interesse che spesso generiamo con argomenti, approfondimenti e stile diversi dalla media. 

Ah, è vero: il “SEO”: non ci arrovelliamo troppo nella ricerca delle parole chiave che molto spesso – se mi permettete – diventano “parole CHIAVICA” all’interno di un testo o di un video che per il nostro concetto devono essere elementi di conoscenza libera ed alternativa che, ahimè, può essere condivisa solo da chi, come Voi fedelissimi di Autoprove, avete qualche grado di consapevolezza e conoscenza superiore alla media.

UNA PROSPETTIVA DIVERSA

Purtroppo la qualità di Autoprove la si capisce se sui motori di ricerca si digitano termini come “Ferrari 854”, “Cisitalia Typ 370”, “Sixten Sason”, “Micro-Vett”, ed altre che nella vulgata generalista sono superate da altre di tono più consumistico. Ma non ci facciamo mancare approfondimenti su Cryptovalute, Blockchain, Geolocalizzazione, Privacy, Biofuel e Biometano, Kit Retrofit, e così via.

“Come diceva Carlo Talamo: Neppure Mozart è mai stato in Hit Parade”

Ed in effetti siamo tenuti lontani come un virus intestinale da tutti coloro che nella pausa pranzo preferiscono ancora infilare il pollicione in bocca e contemplare l’ennesima Fiat 128 recuperata dal fantomatico pollaio in condizioni da rottamazione e tornata magicamente in vita con cerchi da 18” ad impronta maggiorata e motore da 110 Cavalli/litro. Contenti Voi……A noi è bastato rappresentarVi le auto storiche a Vallelunga, la Picchio a Teramo, le monografie di Autobianchi e Lancia, oppure i video su Piero Taruffi o sulla Maserati TC Chrysler. Come diceva il grande Carlo Talamo, ci capiranno in pochi ma del resto neppure Mozart è mai stato in Hit Parade.

Questi nostri servizi, chissà perché, dai pollai non escono così facilmente. 

Ed ecco perché il nostro utente medio (tanto le statistiche di traffico sono consultabili di diritto da noi, grazie a Google) è il professionista, il Dealer, il Responsabile di Brand o di Importatori ma quello che ci fa più piacere è il segno di ringraziamento e fedeltà di giovani studenti e laureandi che ci seguono per informarsi o per condividere quello che raccontiamo; oppure i meccanici ed i Ricambisti che ci seguono negli approfondimenti tecnici; e che poi entrano a far parte dello zoccolo duro dei nostri visitatori.

Perché quello che si diverte con le Escort rigenerate ed ipervitaminizzate uscite dal pollaio sono tutti coloro che si accontentano; quelli che con l’Automotive ci lavorano difficilmente si accontentano: pretendono, ci criticano, ci stimolano a fare meglio.

Noi diamo a loro quel che a loro serve, non solo quel che fa passare loro il tempo…Certo, le dinamiche del Web sono paradossali, controverse e ormai arcaiche fin dalla loro origine, ma non per colpa del Web o dei visitatori, ma per colpa dei Media Manager e nei Centri di Strategia di Comunicazione che in questo ultimo periodo, presenti ed operativi presso Dealer, Distributori e Costruttori, sono completamente nel pallone.

Noi di Autoprove ce ne accorgiamo molto più spesso dalle giravolte che agli stessi responsabili toccano nel passare come birilli da un datore di lavoro all’altro e che testimoniano come tutto il settore dell’analisi e della strategia di presenza dei Brand sul Web sia tornata all’approccio del “AmaNonmAma”, cioè della selezione a caso del ciuffo d’erba più lungo per scegliere dove investire in comunicazione su Social e Web.

In questo Vi racconto, sperando che A.V. ci legga, il simpatico ed un poco patetico siparietto che ai MotoDays di Roma di Marzo scorso ho avuto con il sedicente Responsabile Comunicazione (trombato pochi giorni dopo, sia chiaro a tutti….) di un famosissimo e primario Brand orientale all’atto di una mia cortese richiesta di poter fare un servizio video su un modello molto inconico e richiesto; ma per massimo rispetto del Marchio e del modello, nonché dei nostri visitatori, ho cortesemente richiesto che a spiegarlo fosse un esponente del marchio, chi più legittimato ed autorevole per spiegare al pubblico un prodotto??? Se guardate al nostro Video su EICMA vi accorgerete che Dellorto, SYM, ed altri hanno mostrato attraverso i propri Manager di punta una disponibilità ed una cortesia encomiabile, che noi abbiamo premiato con Video il più curati e didascalici possibile.

In soldoni, tornando ai MotoDays, sarà stata l’aria un poco più buzzurra e caciaresca di Roma (sono romano e so come siamo fatti….), ma la risposta di reazione di A.V. davvero mi è apparsa stonata.

“Ma, scusa, quanto volume fate Voi sul Web??” mi ha chiesto in modo spiccio. Ovviamente immaginate la mia risposta, ovviamente articolata con il “Lei” e non con il “Tu” come mi ha insegnato pora nonna.

“Guardi” – ho replicato – “di certo i nostri numeri sono inferiori a quelli che meritate ed ambite; ma di certo i nostri numeri Vi costano molto meno, essendo un servizio gratuito, di quello che Lei fa spendere senza troppa intelligenza alla Sua Azienda pagando a peso d’oro esposizione su Web, TV e Stampa che forse raggiunge a malapena lo scopo che dovrebbe impegnarVi”.

Risultato, abbiamo poi rifiutato di fare il servizio e, data la scarsa riuscita di MotoDays 2025 rispetto ad EICMA, abbiamo declinato l’intenzione di uscire con un servizio limitandoci a registrare alcuni contatti che svilupperemo in seguito.

Questo “siparietto” che fa il paio con un’altra situazione in cui un primario Brand Unno ci ha cancellato dalla lista dei Media destinatari di auto per TestDrive a causa della scarsa produzione di numeri sul Web, mi porta ad una serie di considerazioni:

​-Antonio è giovane, sebbene non sia un principiante, e nel caso del brand in questione ha voluto informare delle reali motivazioni, fin troppo ovvie e tra l’altro perfettamente comprensibili, per le quali Autoprove.it è stata esclusa dal novero dei pretendenti a Test Drive;

​-Il sottoscritto, ben più vecchietto, appartiene alla generazione dei Venditori di Showroom o dei Consulenti di vendita cosidetti “esterni” perennemente con la Targa Prova in valigetta od alla guida di auto che Dealer e Costruttori mettevano a disposizione di venditori e promotori al fine di “far toccare con mano” a potenziali Clienti il prodotto auto in offerta;

Ebbene, oggi nonostante la voglia di informazione e la maggiore prudenza e ragionevolezza con cui il potenziale acquirente si avvicina alla scelta di un’auto, abbiamo notato un pericoloso disinvestimento da parte di Imprese commerciali e di distribuzione auto nel parco veicoli per uso Stampa, Media ed Eventi. 

Chiaro, lo capisco perfettamente perché non sono così scemo: le auto “Demo” a disposizione dei Dealer fino a quindici anni fa erano auto “Segmento SubB/B/C” che quotavano chiavi in mano a partire da novemila Euro fino ai tredicimila Euro per le Segmento C pluriaccessoriate; ed ovviamente per esigenze particolari era possibile comunque immatricolare vetture più esclusive. 

Ma in generale dove attingevano i Dealer? Da uno Stock giacente straordinario a disposizione o in deposito negli Hub doganali e portuali; ed infine c’era il collegamento con tanti eventi territoriali e mondani che oggi sembrano irrealizzabili, colpa anche del diverso rapporto tra cittadini/consumatori e territorio nato dopo il Lockdown, impercettibile ipoteca che è stata caricata sulle spalle dei cittadini che si rendono poco conto che dopo il 2020 il territorio non è più il “loro” ma è di Enti ed organizzazioni di supervisione che su ogni cosa devono esprimere il loro benestare.

Vero dunque che lo stock giacente di “Demo”, “Press” e “Courtesy” Car si è ridotto per non subordinare agli interessi passivi bancari la presenza di auto difficilmente fungibili per la vendita al Cliente. 

 

Tipico comportamento nichilista ed un poco tamarro però di Dealer/Distributori e Filiali Case Madri che, se potessimo davvero parlare, si strapperebbero i capelli a conoscere certi livelli di incompetenza ed inefficienza che molto spesso sono stati mostrati da sedicenti “funzionari” od “incaricati” ovvero “responsabili” di assegnazione auto per TestDrive; e, cosa non secondaria, la maggior parte delle inefficienze è stata mostrata dalle cosidette Organizzazioni “Top” e chi sa intendere spero intenda…….In realtà, se a noi di Autoprove è ben chiaro che i costi fissi e logistici di tenuta, gestione e rinnovo di auto “Demo” per un Dealer medio sono sempre più pesanti a causa della limatura sui margini, è evidente che il discorso è meno ragionevole per i Costruttori e le Filiali di Brand che da cinque anni a questa parte hanno persino migliorato il loro bilancio e che tuttavia ritengono trascurabile fornire anche per il mercato italiano vetture da sottoporre a Test Drive.

Avere un “transfert” tra piattaforma di informazione – magari e volentieri Web, e persino gratuita per il Brand in questione – e il potenziale Cliente e visitatore ci sembra il minimo sindacale per un Costruttore che voglia davvero superare la suscettibilità e la diffidenza iniziale del Cliente rispetto ad un particolare modello.

Di questo passo, stiamo decidendo in Redazione, Autoprove.it dovrà esercitarsi nello svolgimento di “Test Drive metafisici”: come Aldo, Giovanni e Giacomo, ci posizioneremo in una piazzola di sosta autostradale muniti di due sedie ed un trespolo con un volante attaccato; e da là forniremo ai nostri visitatori la prova su Strada che riteniamo sia quella più assimilabile al modello reale.

Del resto, esistono ancora taluni Brand che ambiscono a leggere impressioni di guida dei loro modelli che coincidano con le loro aspettative; e non è forse questo l’inverso del piccolo palcoscenico descritto sopra?

 

Per questo, sarebbe forse più ragionevole rinunciare da parte dei Centri Media ad investimenti parziali il cui “R.O.I” è dubbio ma che molto spesso vengono continuati solo per l’interesse diretto dei manager dei Centri Media verso talune emittenti di informazione; e sarebbe bello se l’assegnazione delle vetture in prova non obbligasse ancora, verso taluni Marchi, ad un giuramento di fedeltà ed obbedienza al livello di comunicazione preferito dal Brand.

E qui arriviamo al punto discriminante che – forse – influenza e determina l’effetto finale di assegnazione di auto in prova alla  nostra Piattaforma: l’essere obbiettivi, integerrimi, neutrali. Fosse per me, tutto il mondo dovrebbe guidare Maserati, Honda, Mahindra, Ford;  e dunque so di non essere la persona più obbiettiva per condurre un test Drive. 

Ma nei confronti di Antonio, giovane ma tuttavia maturo professionista della informazione motoristica, esercitare il veto non è una scelta imprenditoriale, ma è il sintomo di una ottusità ed arcaicità che troppo spesso prevale in Uffici Media abitati da professionisti sempre meno adeguati allo stipendio che percepiscono. 

Dunque, un ringraziamento a Dealer e Costruttori che ci confermano e rinnovano la loro fiducia continuando a rispondere alle nostre richieste di auto per i Test Drive: a loro rinnoviamo il voto di obbiettività e impegno nel mettere alla prova e trasmettere sensazioni di guida e valori tecnici dei mezzi che Autoprove.it sottopone ai test.

Ed un messaggio, ove fosse necessario, ai CEO e Manager apicali di taluni Brand: non siate ottusi rispetto al talento ed alla innovazione. Due concetti guida per Autoprove.it

Riccardo Bellumori

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