Il ricordo di Raffaele Caracciolo il Vecchio Nibbio a difesa degli Automobilisti

Un giorno di fine Agosto 2012 (e Vi posso dire che quel mese me lo sento ancora addosso sulla pelle per una serie di disavventure e di dolore che portavo dentro al cuore per alcune vicissitudini); mattina presto, nella speranza di poter svolgere le ore che porteranno alla inevitabile canicola romana (di una città che in fondo non è più deserta come nelle estati popolari di diversi lustri fa, o che forse in quel2012 fa davvero i conti con il rigore Montiano e dunque si riserva solo pochi e dispendiosi Weekend al fresco) dentro un ufficio climatizzato. 

Nel dubbio mi muovo verso Via Schiavonetti, periferia Sud est della Capitale nei pressi delle palazzine universitarie di Tor Vergata

L’appuntamento è di rigore e di spessore, dato tutto dal carisma e dal grande carattere di un professionista e di un uomo che ho appena fatto in tempo a conoscere all’evento del quale, insieme alla Redazione di “Quattroruote”, ho dato il mio supporto creativo ed organizzativo.

Perché quell’uomo davvero fuori dagli schemi e soprattutto scevro da ogni rischio di banalità o di omologazione intellettuale o culturale rispetto alla “massa” avevo fatto appena in tempo a conoscerlo nel “IX° Congresso Flotte” condotto il 9 Giugno dello stesso anno a Palazzo Mezzanotte a Milano

Insieme agli amici giornalisti di Quattroruote avevamo davvero fatto “il mazzo” per un evento sul quale mi è piaciuto dare l’imprimatur del titolo con un “Fleet Pride” che all’inizio delle riunioni con lo Staff dirigenziale di Editoriale Domus creò non pochi imbarazzi all’aplomb tradizionale della Testata. 

In quella occasione, curiosamente, parlammo di fotografia e di filosofia classica: io pur proveniente dal Liceo Classico mi dimostrai assolutamente “piallato” in memoria e speculazione oratoria di temi relegati nel passato remoto della cultura scolastica. In quella Milano così rigorosa e un poco “paludata” dagli Imprenditori in completo grisaglia la figura di “Vecchio Nibbio” (il suo nickname per le arti fotografiche). 

Da quel preambolo umanista si era poi entrati nel cuore dell’interesse professionale e passionale di questo straordinario personaggio: il rispetto, la difesa e la convergenza empatica verso l’automobilista ed i suoi diritti da acquirente e fruitore del comparto commerciale e postvendita del mondo Auto, in particolare usate. 

E qui il suo nome fu per la prima volta noto a me ma era già conosciuto e diffuso nel settore della difesa dei Consumatori: Dottor Raffaele Caracciolo (ma il Titolo l’ho specificato per rispetto alla sua Laurea in Fisica).

Di lui, solo un mese dopo quel mio incontro agostano nella Roma infuocata alla periferia Est dell’Urbe, parlò entusiasta Massimiliano Dona (Segretario dell’ UNC- Unione Nazionale Consumatori) preannunciando alla Stampa la collaborazione con Caracciolo, che centrava la sua azione soprattutto nella individuazione e repressione delle pratiche commerciali scorrette su vendita ed assistenza di auto preferibilmente usate che in primis penalizzavano (ed è vero) e penalizzano i professionisti veri e integerrimi. 

Il protocollo informativo e comunicativo di Caracciolo si basava soprattutto sulla costruzione di codici commerciali chiari e facili da capire e di prassi professionali rigorose. 

Per questo Raffaele era stato invitato in appuntamenti radiofonici come quelli della serie “Articoli da viaggio” su Rai-Isoradio.

Raffaele dalla parte di Automobilisti e professionisti onesti

Dalla parte degli automobilisti. Sempre. Fino all’ultimo. Fino a quando, complice una malattia che una volta si definiva incurabile, Raffaele Caracciolo, a 74 anni, se n’è andato. 

Il mondo dell’auto, non solo gli automobilisti a cui da appassionato di macchine e paladino dei diritti dei consumatori aveva dedicato gli ultimi quindici anni della sua vita, a Dicembre del 2017 perdeva un insostituibile punto di riferimento, la persona che ha concretamente e definitivamente reso applicabile il Codice del consumo all’auto usata.

Persona dunque dotata di cultura e personalità sconosciuta a buona parte del mondo Automotive che conta in Italia (conseguenza anche della sua competenza universitaria e professionale in Fisica svolta in origine nel settore delle Telecomunicazioni).

Con lui parlai subito di tematiche lontane tuttora anni luce dalla pratica commerciale (e non solo nel settore Auto) italiana : Codice del Consumo, tutela dell’acquirente, trasparenza e completezza della modulistica contrattuale, corretta informazione circa il bene in vendita, Garanzie e responsabilità.

Devo dire che Caracciolo riusciva sempre ad insegnare, era una sua dote ed un piacere, ma soprattutto era un piacere ascoltare i suoi racconti di vita: mai “ingessato” arrivava agli eventi mondani di settore con giacche sahariane e lino durante la bella stagione oppure in pullover girocollo informale e Jeans d’inverno. 

Con un sorriso cordiale e con la disponibilità di un gentiluomo toscano del suo rango.

Proteggere il Cliente per proteggere il Dealer da sé stesso

Il soggetto ideale da tutelare, da informare accrescendone la consapevolezza e l’alfabetizzazione tecnico-commerciale, era evidentemente il Cliente finale, cioè l’automobilista. “Oggetto” della dottrina di Raffaele Caracciolo era prevalentemente il commercio di Auto Usate, presso i Dealers, che nel periodo di interesse cominciava ad interessare volumi e valori non indifferenti, data anche la sempre maggiore complessità e ricchezza delle auto in vendita nei piazzali dell’Usato. 

La capacità di Caracciolo è stata quella di riuscire a coniugare in sè stesso, in modo esemplare ed esclusivo data la complessità delle tematiche affrontate, la competenza del tecnico unita alla praticità del consulente commerciale legata alla solennità della conoscenza giuridica – quasi forense –  tipica di chi opera nella tutela del Consumatore.

Piattaforma operativa di riferimento, per tutto questo nuovo concetto, era il Codice del Consumo (ovvero il Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 a norma dell’art. 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229, come recita il Sito dell’AGCM), e gli Skills che Raffaele Caracciolo ha messo a disposizione della modernizzazione delle pratiche commerciali in tema di auto usate sono state finalizzate alla corretta e più efficace comprensione nel Codice del Consumo del Workflow commerciale ordinario di Auto Usate.

Io con Raffaele Caracciolo ho avuto un onore in più: un fraseggio periodico via mail e personale che mi ha consentito, spesso nell’occasione di auguri o di partecipazione comune ad eventi su temi motoristici, di approfondire la sua filosofia ed i suoi ideali. Per questo credo di essere stato un privilegiato nel parlare direttamente con Lui – ad esempio – di e-commerce, nonché dell’evoluzione del progetto “Auto Protetta” presso l’Unione Nazionale Consumatori in seno alla quale, come anche rappresentò la stessa UNC in diversi Comunicati Stampa, era realmente la figura professionale più esperta a livello nazionale di tematiche legate al mondo Automotive.

Raffaele Caracciolo si è spento il 16 Dicembre 2017. Personalmente, nel ricordo più caro di una umanità unica e verace, credo di poter tranquillamente affermare che di personalità come la Sua il nostro settore avrebbe davvero bisogno. Ancora.

Ciao, Vecchio Nibbio. Grazie per tutto quello che hai saputo trasmetterci. 

Sei e rimarrai unico.

Riccardo Bellumori

 

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