Modena torna al centro della produzione di Maserati

Maserati ha annunciato che entro la fine di quest’anno l’assemblaggio delle vetture sportive Maserati GranTurismo e GranCabrio sarà trasferito dallo stabilimento di Mirafiori a Torino a quello di Modena, situato in Viale Ciro Menotti e che porta il suo nome.

Stellantis, che sta attraversando una crisi finanziaria, sta cercando di ottimizzare numerosi processi aziendali, in particolare quelli relativi ai marchi non redditizi, tra i quali dallo scorso anno figura anche Maserati.

Il leggendario marchio italiano sta rapidamente perdendo quote nel mercato delle auto di lusso: nel 2024, secondo il rapporto ufficiale di Stellantis, le vendite globali di Maserati ammonteranno a 11.300 vetture, ovvero il 57,5% in meno rispetto alle vendite del 2023. Invece di un profitto nel 2024, Maserati ha registrato una perdita operativa rettificata di 260 milioni di euro.

Lo scorso aprile si è saputo che Stellantis ha ingaggiato McKinsey & Company per sviluppare opzioni per il futuro dei marchi Alfa Romeo e Maserati, non escludendo la possibilità di una loro vendita, ma finora la Maserati rimane nella struttura di Stellantis in uno stato un po’ sospeso e con una gamma di modelli ridotta, il che spiega in parte il crollo delle vendite.

Nel 2024, tre modelli sono stati eliminati in un colpo solo dalla gamma di prodotti Maserati: la Ghibli, la berlina Quattroporte e il crossover di punta Levante, tutti prodotti nello stabilimento torinese di Mirafiori insieme all’utilitaria elettrica Fiat 500e, alla coupé Maserati GranTurismo e alla cabriolet Maserati GranCabrio. Sempre lo scorso anno, Maserati ha abbandonato i motori a benzina F154 V8 che acquistava dalla Ferrari.

IL RILANCIO POSSIBILE

Ora il motore a combustione interna di base della gamma Maserati è il proprio V6 Nettuno da 3,0 litri, prodotto nello storico stabilimento Maserati di Modena, dove vengono realizzate tutte le versioni della supercar a motore centrale Maserati MC20 equipaggiate con questo motore. Lo sviluppo di una versione elettrica della MC20 è stato recentemente cancellato da Maserati, in quanto troppo costoso e poco promettente. Lo sviluppo dei successori Quattroporte e Levante è stato messo in pausa.

Oltre alla supercar di punta MC20, nell’attuale gamma di modelli Maserati c’è il crossover di medie dimensioni Grecale che viene prodotto nell’italiana Cassino insieme alle co-piattaforme Alfa Romeo Giulia e Stelvio, e le auto sportive Maserati GranTurismo/GranCabrio di seconda generazione nelle versioni a benzina ed elettrica – sono ancora prodotte a Torino, ma oggi è stato annunciato ufficialmente l’inizio del loro trasferimento a Modena, trasferimento che dovrebbe essere completato nel quarto trimestre di quest’anno. Tra l’altro, le Maserati GranTurismo/GranCabrio dell’ultima generazione erano prodotte a Modena, quindi per gli omonimi modelli moderni il trasferimento da Torino a Modena è in tutti i sensi un ritorno a casa.

La bonifica dello stabilimento torinese di Mirafiori si è resa necessaria per consentire alla Stellantis Corporation di organizzare la produzione in serie della nuova Fiat 500 a benzina, che entrerà nella catena di montaggio di Mirafiori entro la fine di quest’anno. Stellantis si aspetta che la nuova Fiat 500 a benzina sia molto richiesta e che ne vengano vendute almeno 100.000 all’anno. Allo stesso tempo, secondo la rivista italiana Quattroruote, la saldatura e la verniciatura delle carrozzerie della Maserati GranTurismo/GranCabrio continueranno a svolgersi nello stabilimento torinese di Mirafiori, da dove le carrozzerie finite saranno trasportate a Modena per l’assemblaggio finale.

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