Nuova Lancia Delta 2024, Stellantis ci crede nel Rendering

La Lancia Delta potrebbe incarnare il progetto di rilancio che il gruppo Stellantis si prepara a mettere in campoo.

Dopo due decenni di difficoltà all’interno del gruppo Fiat, l’azienda torinese risorgerà sotto l’impulso di Stellantis. Carlos Tavares, che ha assunto la direzione del gruppo all’inizio dell’anno, si è dato 10 anni per far rivivere la bella addormentata. L’unico modello rimasto in catalogo è la Ypsilon, venduta esclusivamente in Italia. Non temete, sarà presto affiancata da diversi nuovi modelli. Un SUV urbano, basato sulla piattaforma della DS3 Crossback e Opel Mokka, e una nuova Lancia Delta. Il rendering realizzato da Auto-moto.com ci permette di immaginare il modello.

A metà giugno Stellantis ha annunciato l’arrivo del francese Jean-Pierre Ploué a capo del design del marchio. Dal 2009 si occupa dello stile di casa PSA (Peugeot, Citroën, DS e più recentemente Opel) e presto sarà direttamente coinvolto nella ridefinizione dell’identità del costruttore assumendo la direzione del Centro Stile. Per lui, “la rinascita della Lancia è una sfida davvero emozionante. Lancia è un marchio iconico, che sarà riportato alla sua storica posizione centrale in Europa, per sfruttare il suo enorme potenziale, ha commentato.

LA SFIDA DEL RILANCIO

Chiaramente, la direzione di Stellantis vuole riportare Lancia al suo antico splendore riposizionandola nel segmento premium, attualmente dominato da Audi, BMW e Mercedes. Anche se la strada da percorrere sembra essere piena di insidie, il marchio intende attingere alla potenza di fuocodel gruppo Stellantis. E pensare in particolare al ritorno di una certa Lancia Delta che fece scalpore negli anni ’80, in particolare con il suo record di successi nel campionato del mondo di rally. L’auto compatta avrebbe una grande carta da giocare contro l’Audi A3, BMW Serie 1 e Mercedes Classe A.

All’inizio dell’anno, DS ha fatto scalpore presentando una DS4, affilata sia in termini di stile che di prestazioni. Questo nuovo modello francese condivide la maggior parte delle sue tecnologie con le nuove Peugeot 308 e Opel Astra, e la futura Lancia Delta potrebbe facilmente ereditarle, grazie alle sinergie dell’economia di scala. Oltre alle ottime finiture mostrate dalla DS4, la vettura italiana potrebbe facilmente adottare motori ibridi plug-in (180 e 225 CV), ai quali potrebbe potenzialmente aggiungere le varianti da 300 CV o addirittura 360 CV disponibili su altri modelli del gruppo Stellantis (Peugeot 3008, 508 PSE, DS9). Questi potenti motori sarebbero in grado di far rivivere il mito della Delta HF Intégrale. Resta da vedere quale direzione strategica prenderà Lancia, tra raffinatezza e sportività.

Redazione
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