Volvo taglia 1.300 dipendenti e punta sulla produzione

Volvo ha da poco riavviato la produzione presso i suoi stabilimenti in Svezia e Belgio. L’azienda ha fatto un annuncio meno piacevole per la forza lavoro dichiarando che ci sono tagli in arrivo.

La casa automobilistica dice che sta lavorando ad una riduzione di 1.300 colletti bianchi presso il suo headquarter in Svezia. A questo si aggiunge una “revisione e riduzione dei contratti di consulenza“. L’azienda ha sottolineato che le sue attività produttive non ne risentiranno. Volvo ha 24.000 dipendenti in Svezia ai quali si aggiunge un plotone di circa 2.000 consulenti.

Queste misure sono volte ad accelerare la trasformazione “per posizionare efficacemente la società verso una crescita a lungo termine”. Volvo ha aggiunto che l’ammontare dei tagli di posti di lavoro e la loro esatta natura saranno decisi nei prossimi mesi nelle trattative con i sindacati.

“Volvo Cars mira a guidare la trasformazione in settori quali il business online, l’elettrificazione, la guida autonoma e i nuovi modelli di mobilità”, ha dichiarato la casa automobilistica in un comunicato. A seguito dei notevoli investimenti in queste aree, Volvo mira ora a ridurre i costi strutturali per sostenere un’ulteriore crescita a lungo termine.

“La società mira anche a diventare più agile e a ridurre le gerarchie che rallentano il processo decisionale e l’esecuzione,” si legge nella dichiarazione. La casa automobilistica ha detto che la pandemia di coronavirus “ha aumentato la pertinenza delle misure annunciate”, ma non è la causa principale.

“Vogliamo uscire dalla crisi del coronavirus più forti, ed è per questo che lo stiamo facendo”, ha detto a Reuters il CEO di Volvo Cars, Hakan Samuelsson. “Sarà importante avere le auto giuste quando avremo superato questo periodo, molte auto elettriche, e penso anche che la gente imparerà a fare più acquisti online”, ha aggiunto.

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