Fallimento Hertz, il Vaticano ha investito in Derivati

Il Vaticano ha investito alcune donazioni per i poveri e i bisognosi in derivati sulla solvibilità della Hertz. Come sappiamo la compagnia di autonoleggio statunitense all’inizio di quest’anno non ha pagato i suoi debiti ed è in forte crisi.

Secondo il Financial Times nel 2015 il Vaticano ha investito parte di un portafoglio vaticano di 528 milioni di euro “derivato da donazioni” puntando sul fatto che che la Hertz non sarebbe fallita entro aprile 2020. La società ha presentato istanza di fallimento il mese successivo, assicurando la salvezza all’investimento della Santa Sede.

L’investimento è stato fatto sotto la sorveglianza del cardinale Giovanni Angelo Becciu, che il mese scorso è stato spogliato dei suoi diritti di cardinale dal Papa poiché accusato di “appropriazione indebita”.

Il denaro è stato investito per conto della Segreteria di Stato vaticana che il cardinale Becciu ha comandato dal 2011 al 2018. La Segreteria ha la responsabilità di amministrare le donazioni fatte alla Chiesa dai cattolici di tutto il mondo.

Non sembra esserci alcuna prova che lo stesso Papa Francesco fosse a conoscenza dell’investimento. Tra gli altri investimenti effettuati dai manager per la Segreteria nominati dal Cardinale Becciu vi è il finanziamento del film Rocketman del 2019 – un biopic sulla vita del musicista Elton John.

HERTZ IN SALVO?

La saga di Hertz è tutt’altro che finita ma la società si è assicurata 1,65 miliardi di dollari (1,41 miliardi di euro) in finanziamenti. Questi sono subordinati all’approvazione del Tribunale Fallimentare degli Stati Uniti per il Distretto del Delaware, e fino a 1 miliardo di dollari potrebbe essere investito per l’acquisizione di veicoli negli Stati Uniti e in Canada.

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