L’addio di Porsche ai motori aspirati ha gettato nel panico anche i più accaniti sostenitori del brand teutonico. Si diceva che la 911 non sarebbe stata più la stessa e che era necessario accaparrarsi i precedenti esemplari ancora in commercio. Grave errore di valutazione!.
La 911 torna a stupire con il nuovo modello ed è più Porsche che mai. Nel frontale spicca il nuovo paraurti con l’integrazione delle luci di posizione e delle frecce nella stessa lampada led. La fiancata è quella di sempre con le linee che negli anni hanno costruito il mito 911. Sicuramente ben riusciti gli interventi eseguiti sul retrotreno. I nuovi gruppi ottici e la nuova griglia del radiatore conferiscono ancor più carattere alla vettura. I quattro terminali di scarico, e le generose prese d’aria in corrispondenza delle ruote posteriori, aiutano a capire la portata del propulsore che sospinge questa Porsche.
Il motore è un corposo benzina 2.981 cm³ da 420CV (309KW) capace di uno scatto 0-100km/h in 4,4 secondi. La versione in prova monta, inoltre, il prezioso (e non solo per il prezzo!) cambio automatico PDK a 7 rapporti che blocca lo 0-100 a 4,0 secondi in modalità sport plus. Divertimento assicurato dunque. La coppia di 500Nm consente un brillate 80-120km/h in soli 2,5 secondi e sembra davvero di spiccare il volo. Attenzione a non farsi prendere la mano però!.
Sul fronte dei consumi la casa dichiara, nel ciclo combinato, un interessante 8l/100km. Alla prova dei fatti tali rilevazioni non si sono dimostrate molto lontane dal vero. Guidando senza esagerare con il gas si raggiungono gli 8,7l/100km. Non male considerando anche siamo di poco sotto le due tonnellate di peso.

Il modello in prova è inoltre dotato della trazione integrale. Non si tratta certo di una configurazione inusuale per una Porsche. Si deve ricordare che già nel 1984 la Porsche 953 coinvolta nella leggendaria Parigi-Dakar aveva quattro ruote motrici. Avere a disposizione quattro ruote motrici offre maggiore controllo in curva e permette di gestire meglio l’elevata coppia garantendo sempre un’aderenza ottimale su tutte le superfici. Insomma gli appassionati della 911 potrebbero preferire la trazione posteriore ma alla prova dei fatti la trazione integrale si rivela equilibrata e mai eccessivamente invasiva rispetto al piacere di guida. A corredo della configurazione 4S Porsche offre una esclusiva fascia led a congiunzione dei due proiettori posteriori. Si tratta di una soluzione estetica che valorizza il design ed è in comune con la nuova 911 Targa.
La nuova 911 non è solo muscoli ma anche tecnologia. I fari anteriori full led (PDLS) sono un accessorio assolutamente necessario. La regolazione automatica del fascio luminoso in base alla velocità e all’angolo di sterzata della vettura permette di avere una visuale perfetta della strada in qualsiasi condizione climatica. Esteticamente bello ma anche funzionale alla sicurezza il nuovo design degli stop posteriori con luce led a quattro punti.
All’interno la plancia è stata rivista senza stravolgimenti. Il nuovo volante sportivo può essere equipaggiato con i comandi per gestire il sistema di infotainment senza distogliere lo sguardo dalla guida. Il sistema di navigazione è stato completamente rinnovato e presenta una inedita (ed utile) integrazione con GMaps. La navigazione online consente di avere a portata di mano itinerari sempre aggiornati e informazioni in tempo reale sulle condizioni del traffico.
Il nuovo Porsche Communication Management (PCM) ha schermo touch luminoso e veloce che presenta anche l’interfaccia Apple car play. Quest’ultima permette ai possessori di telefoni Apple di visualizzare la medesima interfaccia grafica del proprio smartphone all’interno della plancia della propria Porsche.
E’ possibile collegare alla vettura device via usb, aux, bluetooth e vi è, inoltre, un utile scomparto all’interno del bracciolo centrale ove può essere riposto per la ricarica il proprio telefono cellulare (anche se è di dimensioni generose). Per conferire ulteriore esclusività alla propria 911 si può optare per il sistema audio Bose. Specificamente sviluppato per Porsche presenta 12 canali di amplificazione e 12 altoparlanti incluso il subwoofer. Il suono è davvero ottimale e vale la pena spendere i 1.451 euro previsti dal listino.

Arriviamo al capitolo prezzi. Per la nuova 911 Carrera 4S Cabrio servono 135.864 euro. La versione in prova ha però un listino che parte da 139.463 euro essendo dotata del cambio doppia frizione PDK. Considerando la copiosa lista di accessori installati a bordo il prezzo finale raggiunge i 164.765 euro.
In conclusione in Porsche sono riusciti nel miracolo di creare una vettura che, oltre a rimanere fedele allo stile 911, ne mantiene inalterato il fascino nel maggiore rispetto dell’ambiente.
Se questa prova non vi ha fatto appassionare all’idea di una Porsche biturbo potete sempre leggere il nostro test drive esclusivo dell’ultimo mostro aspirato di casa Porsche a questo link.







Il museo si sviluppa su due piani ed è visitabile dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 18.
Il museo ospita tutte le vetture più emblematiche del marchio delle supercar. Il percorso espositivo consente di avere una panoramica di un brand proiettato sempre più verso la mobilità di domani. Basta poco per capire quanta passione e avanguardia trasudi dalle Lamborghini di ieri e di oggi. Il sogno di Ferruccio è più vivo che mai.
Presso il secondo piano del museo è inoltre esposto lo studio stilistico condotto da Lamborghini nel 2006 avente ad oggetto una futuribile Miura. Purtroppo questo sogno non si è ancora tradotto in una vettura stradale.

Sono pochi i brand ad aver scritto, ed a scrivere tutt’ora, pagine indelebili della storia dell’automobilismo.





La tecnologia a bordo non manca grazie alla connettività mirror link si può collegare facilmente il proprio smartphone alla vettura. La comoda, seppur perfettibile,
Parte integrante del sistema esp è anche l’ausilio alla partenza in salita (di serie), che nelle partenze in pendenza impedisce l’arretramento della vettura, mantenendo la pressione frenante quando il guidatore sposta il piede dal pedale del freno all’acceleratore.
Insomma la tanta qualità costruttiva e percepita rendono questa smart ideale per vivere la città a 360 gradi. Per chi volesse farne un valida compagna anche al di fuori delle strade urbane consiglio la versione da 90CV capace di garantire comunque consumi esigui ma con prestazioni migliori.




La versione che abbiamo guidato è la


Sicuramente 500X non è un SUV noioso e non è la tipica macchina grande fuori ma piccola dentro, come spesso succede. Se vale o no la pena di comprarla questo lo lasciamo scegliere a voi. 
Ho provato Ford C-Max per oltre mille chilometri rimanendone molto soddisfatto.
Il
Gli optional sulla versione Titanium X sono davvero tanti. Dal climatizzatore automatico bizona al touchscreen da 8″ passando per il sensore di pioggia che attiva automaticamente i tergicristalli.
Il sistema di infotainment è dotato della tecnologia sync2. Quest’ultima, sviluppata da Microsoft, garantisce una piena compatibilità tra il proprio cellulare e la vettura. Tutto è intuitivo e a portata di mano. Dal touch si gestisce navigazione, telefono e persino clima mantenendo sempre gli occhi sulla strada.
Spazio a volontà e qualità al top. Una vettura con un rapporto qualità prezzo così è difficile immaginarla. Peccato solo che i fari posteriori non siano a led come le posizioni anteriori. Insomma qualche difetto dovevo pur trovarlo.



Intanto i cavalli; 430. Non sono pochi considerato che questa vettura monta un motore aspirato. Potenza cattiva lo si capisce subito. Il cambio PDK a 7 rapporti esalta la coppia e garantisce un feedback più che positivo bloccando lo 0-100km/h a 4,3 secondi. Esigui per una auto stradale e per di più cabriolet.








A bordo lo spazio non manca l’abitacolo è rifinito e le plastiche sono di assoluta qualità e ben assemblate. Ergonomico e funzionale il nuovo volante dal quale è possibile anche regolare il cruise control (su nuova Focus è adattivo!). Bello il nuovo navigatore satellitare con schermo da 8 pollici e sistema audio Sony. Meno tasti e grande intuitività.






Una scarica di adrenalina. Ecco come definire il primo impatto con la nuova Cayenne S Diesel. Un colosso da due tonnellate che si trasforma in una scheggia velocissima schiacciando l’accelleratore. Tutto ciò è reso possibile dal poderoso motore 4.2 capace di ben 385 cavalli di potenza e di uno scatto da zero a cento km/h in soli 5,3 secondi. La coppia raggiunge un picco di 850 Nm ; quanto basta a divertirsi parecchio se si pensa che la versione Turbo conta 750 Nm.
La Porsche Cayenne S non è solo potenza, ma soprattutto tecnologia e design. Basta guardare i poderosi cerchi in lega opzionali da 21″ “911 Turbo Design” con passaruota maggiorati per capire che non è un suv qualunque. Cattura gli sguardi dei passanti come solo poche supercar sanno fare ed emoziona da vera fuoriserie sin dall’accensione. Basta girare la chiave per ascoltare il rombo del suo poderoso V8. (Ebbene si anche le diesel ne sono capaci)
La plancia è ampia e spicca il navigatore satellitare con schermo touch da 7″. Il sistema di infotainment è di facile utilizzo. Davvero ben fatto ed intuitivo. E’ possibile collegare il proprio cellulare via bluetooth, aux o usb. Non è necessario distrarsi alla guida perchè le informazioni del navigatore sono accessibili anche tramite uno schermo posto all’interno del tachimetro.
La abbiamo guidata per oltre 1000 km e si è rivelata una compagna di viaggio fedele e ben contenta di farsi strapazzare.
Domina indisturbata strade extraurbane e autostrade e grazie al cruise control si riesce a domarla ancora meglio. Insomma una auto completa che regala emozioni e rilassa alla guida. I sedili sono generosi nelle dimensioni e regolazioni automatiche e anche chi viaggia dietro non ha nulla da recriminare.



