SsangYong ad un passo dal Fallimento

SsangYong Motor ha presentato istanza di fallimento dopo il mancato rimborso di un prestito di circa 60 miliardi di won. La casa automobilistica sudcoreana ha dichiarato, che si aspetta gravi ripercussioni sulla sua operatività.

La società ha dichiarato di aver chiesto l’amministrazione controllata dopo il mancato accordo per estendere i termini di rimborso del prestito con le banche straniere. SsangYong deve alla Bank of America circa 30 miliardi di won a JP Morgan Chase 20 miliardi di won e a BNP Paribas 10 miliardi di won.

Mahindra & Mahindra, che detiene una partecipazione del 74,65% in SsangYong, aveva detto la scorsa settimana che il rimborso totale doveva avvenire il 14 dicembre. La casa automobilistica indiana ha salvato SsangYong dall’insolvenza con un accordo nel 2010, ma non ha avuto successo nel ribaltare la situazione. In precedenza aveva detto che avrebbe investito 423 milioni di dollari in SsangYong per renderla redditizia entro il 2022, ma Covid-19 ha effettivamente messo fine a quel piano.

UN DISASTRO ANNUNCIATO

In aprile, Mahindra ha detto che non avrebbe più investito in SsangYong e ha chiesto al marchio coreano di cercare finanziamenti altrove. A giugno, la società indiana ha detto che era disposta a lasciare la sua quota di maggioranza e che stava cercando un acquirente per SsangYong.

La casa automobilistica coreana ha venduto solo 96.825 veicoli tra gennaio e novembre, il 20% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. La società ha dichiarato di aver richiesto un programma autonomo di sostegno alla ristrutturazione, che le dà fino a tre mesi di tempo per negoziare con le parti interessate, compresi i creditori.

All’inizio del 2020, SsangYong aveva previsto di iniziare a vendere in Europa una versione completamente elettrica del suo SUV Korando. Il modello elettrico avrebbe dovuto essere esposto al Salone di Ginevra di quest’anno.

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