Da Ceo di Renault a ricercato Interpol, la storia di Charlos Ghosn in 6 Punti

Carlos Ghosn, ex presidente di Renault – Nissan, è fuggito dal Giappone dove era in attesa del processo per accuse di cattiva gestione finanziaria. Ghosn è fuggito a Beirut, dove è cresciuto ed è considerato un eroe nazionale da molti. I 6 passaggi chiave della storia del manager dell’industria automobilistica.

Dove è fuggito Charlos Ghosn?

Charlos Ghosn è libanese e detiene anche i passaporti francese e brasiliano. Il manager è arrivato in Libano lunedì con un volo dal Giappone che ha fatto scalo in Turchia. Il ministro della giustizia libanese Albert Serhan ha dichiarato all’Associated Press che Ghosn è entrato nel paese con un passaporto legale. Ghosn, che non è apparso in pubblico, ha rilasciato una dichiarazione dicendo di essere partito per evitare il “sistema giudiziario giapponese corrotto”. Successivamente Ghosn ha rilasciato una seconda dichiarazione dicendo che i suoi familiari non hanno avuto alcun ruolo nella sua fuga e che ha pianificato tutto da solo. Il ministro della gisutizia Serhan ha detto che in Libano non ci sono capi d’accusa contro il manager.

La fuga dal Giappone

Poco si sa su come Ghosn sia stato in grado di lasciare il Giappone. Ha scelto un momento in cui la sicurezza non era al massimo visto che gli uffici governativi erano chiusi per le vacanze di Capodanno. Eppure la sua posizione era attentamente monitorata, anche con telecamere di sicurezza attive 24 ore su 24. Poteva usare Internet solo nell’ufficio del suo avvocato, e gli era proibito vedere sua moglie, Carole. Recentemente erano state autorizzate le videochiamate, ma solo in presenza del suo avvocato. L’avvocato capo di Ghosn, Junichiro Hironaka, ha dichiarato di non sapere nulla della fuga e ne è rimasto sbalordito.

Chi ha collaborato al piano?

Secondo alcuni Ghosn sarebbe stato trasportato all’interno di una custodia per strumenti musicali. Una compagnia aerea charter turca ha detto che un suo jet è stato utilizzati nella fuga e ha accusato un dipendente che avrebbe falsificato i registri. MNG Jet ha detto che il nome di Ghosn non è apparso sulla documentazione ufficiale per un volo da Dubai a Osaka e poi su di altro per da Istanbul a Beirut. Non è noto come Ghosn sia riuscito ad arrivare ad Osaka e salire sul volo.

Ghosn ricercato dall’Interpol

L’Interpol ha emesso un mandato di cattura per Ghosn. Il Libano, che non ha un trattato di estradizione con il Giappone, deve ora decidere come rispondere. La Red Notice dell’Interpol è una richiesta non vincolante alle forze dell’ordine di individuare e arrestare un fuggitivo. L’avviso non è un mandato d’arresto. Esperti legali sostengono che è poco probabile che il Libano consegnerà Ghosn.

La risposta del Giappone

I pubblici ministeri giapponesi, che si erano opposti alla liberazione di Ghosn su cauzione, hanno fatto irruzione nella sua casa di Tokyo. La Turchia ha effettuato diversi arresti nell’ambito di un’indagine sulla fuga del manager. Da parte loro i funzionari del governo giapponese hanno revocato la cauzione di 1,5 miliardi di yen (14 milioni di $). Nel frattempo il processo contro Greg Kelly, un altro dirigente di Nissan indagato, continuerà.

Le accuse di Nissan a Charlos Ghosn

Charlos Ghosn, che è stato arrestato per la prima volta nel novembre 2018 e ha ripetutamente contestato le accuse mosse contro di lui. Ghosn è accusato da Nissan di essersi intestato indebitamente somme di denaro dell’azienda attraverso transazioni in Oman e Arabia Saudita. Ghosn ha affermato che tali pagamenti erano assolutamente legittimi. Se condannato Ghosn scontare subire la pena massima di 15 anni di carcere. Il tasso di condanne in Giappone è superiore al 99%.

Redazione
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