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PROVA Ford Fiesta Vignale 1.5 TDCI 85CV; tecnologica e chic

 

Quando si parla di automobili del segmento B si fa spesso riferimento a quel gruppo di vetture che da anni si contendono l’occhio del cliente che accede in concessionaria in cerca della sua prossima auto. Con 41 anni alle spalle e oltre 1.100.000 esemplari circolanti in Italia Ford Fiesta ha i numeri giusti per essere ascritta a questa lista. La nuova Fiesta, completamente riprogettata dentro e fuori, porta in dote una nutrita lista di versioni pronte ad adattarsi alla vita di tutti i giorni. Sono ben quattro gli allestimenti previsti tutti con un elevato grado di personalizzazione; Titanium, ST Line, Vignale ed Active. Entro fine 2018 è previsto inoltre il lancio sul mercato della Fiesta ST con una potenza di ben 200cv.

All’interno del line-up Fiesta un posto particolare è occupato dalla Vignale. Frutto di un attento svilupppo è la prova che anche in un marchio generalista è possibile trovare cura per il dettaglio e finiture top. Esteticamente Fiesta Vignale si caratterizza per la calandra frontale dedicata, il parauti avvolgente nell’anteriore ed i badge sulle fiancate ed il retrotreno. Il motore della vettura in prova è il collaudato 1.5 Tdci da 85cv. Il diesel non vive un momento fortunato ma questo motore si è mostrato assolutamente valido sul tratto urbano e non grazie al felice abbinamento al cambio manuale a 6 rapporti. La marcia è confortevole e le sospensioni smorzano bene le asperità nonostante i cerchi da 17″. Peccato per la visibilità posteriore non eccelsa che però viene superata dalla retrocamera e dai sensori di parcheggio validissimi alleati in città. Sul fronte motorizzazioni è inoltre disponibile il 1.0 EcoBoost declinato in potenze dai 100 ai 140 Cv.

All’interno i materiali sono rifiniti. Plastiche morbide e ben assemblate sia per i pannelli porta che per la plancia, sedili in pelle come anche volante, leva del freno a mano e del cambio. Il tetto panoramico raggiunge anche i sedili posteriori ma è interotto da un elemento strutturale dell’auto. A dominare la plancia c’è il nuovo sistema di navigazione con tecnologia Sync 3. L’interfaccia è veloce ed intuitiva consentendo una veloce e indolore connessione del proprio telofono Android o Ios.  I comandi al volante sono ben collocati e permettono di non distogliere lo sguardo dalla strada.

Completamente rivisto il climatizzatore che ospita anche i comandi per il riscaldamento dei sedili e del volante nonché del parabrezza che, come il lunotto posteriore, presenta una serpentina che lo tiene al riparo dal ghiaccio nei mesi invernali.

Numerosi i sistemi di sicurezza presenti sull’auto. Si comincia dal lane assist che evita sbandamenti segnalando al conducente l’involtario cambio di corsia, il blind spot che segnala l’avvicinamento di veicoli all’auto in prossimità dei montanati posteriori ed ancora sensore di allerta stanchezza del conducente, frenata automatica e cruise control adattivo che regola la velocità di marcia preimpostata in ragione di ostacoli che sopravvengono lungo il percorso. Insomma la dote è ricca e questo ne era solo un assaggio; del resto se questa nuova generazione Fiesta ha superato a pieni voti i rigidi test di sicurezza EuroNcap lo si deve anche all’apporto delle tante tecnolgie di bordo.

Sul fronte prezzi per Fiesta Vignale servono 20.000 euro. La cifra è di tutto rispetto ma se si vuole risparmiare qualcosa è il caso di puntare su un finanziamento. A partire da 125 euro al mese si accede alla gamma Fiesta, per Vignale ne servono 171 ma l’anticipo da versare è sempre fissato a 1.619 euro con tan al 4,95%. Insomma le soluzioni per averla ci sono come anche i motivi per sceglierla, valida nel traffico cittadino ha quel tocco in più che la distingue dalle altre per finiture e completezza della dotazione tecnologica. Oggi Fiesta Vignale è in promozione a 14.450 €.

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Ds presenta la nuova monoposto per la nuova elettrizzante stagione di Formula E

DS Virgin racing dà il via alla stagione 2017/2018 della Formula E alzando il sipario su Dsv03, nell’anniversario della prima vittoria in questo Campionato e a pochi giorni dal primo appuntamento a Hong Kong.

La nuova monoposto 100% elettrica vestirà i colori tradizionali viola, rosso e argento, con qualche novità sulla livrea. Gli esperti di DsPerformance hanno lavorato sull’ottimizzazione della meccanica, con una nuova gestione software.

Il team schiera la prima coppia di piloti “100 % made in Britain”, con Sam Bird e Alex Lynn. Sam Bird, 30 anni, ha preso parte a 33 gare con la scuderia, ottenendo cinque vittorie e nove podi, che fanno di lui il terzo pilota ad aver segnato il maggior numero di punti in Formula E. Alex Lynn, 24 anni, affronterà invece la sua prima stagione completa, dopo una partecipazione lo scorso anno in cui ha conquistato una pole position al primo tentativo, diventando uno dei due piloti ad essere riuscito nell’impresa.

Questa giornata segna anche il terzo anniversario della prima vittoria della squadra all’ePrix di Putrajaya nel 2014, con Sam Bird al volante. Una data storica che è la fonte d’ispirazione del filmato di lancio che celebra la storia, i successi e i momenti fondamentali del team, in pista e fuori, tra cui la doppietta al primo ePrix di New York dello scorso anno.

DS Virgin racing inizia la nuova stagione con un nuovo partner: Alpinestars, punto di riferimento nel campo dell’abbigliamento sportivo, si aggiunge a Ds Automobiles, Hewlett Packard Enterprise, Kaspersky e Total.

Il Campionato di Formula E FIA 2017/2018 debutterà a Hong Kong il 2 e il 3 dicembre con due gare disputate davanti al porto, con i grattacieli della città a fare da sfondo. Il tracciato di 10 curve e di 1,86 chilometri si snoda lungo Lung Wo Road, Man Yiu Street e Yiu Sing Street. Sarà la seconda volta della Formula E in questa città. Il circuito è sostanzialmente simile a quello della scorsa stagione, nonostante una modifica della chicane nelle curve 3 e 4. I piloti toccheranno la velocità massima di 200 km/h.

Prova Renault Kadjar 1.5 dCi 110Cv Hypnotic: straordinaria ordinarietà

Il mercato dell’auto è ormai invaso da vetture di dubbio senso e gusto ed è sempre più difficile trovare l’auto giusta per la vita di tutti i giorni. Dimensioni esagerate, in ingombro e motorizzazione, mettono a rischio la salute del conto corrente costretto a sopportare gli elevati costi di gestione. In casa Renault una soluzione c’è e si chiama Kadjar. Ha debuttato nel 2015 ed ha ereditato tutto il know-how maturato in casa Nissan con la Qashqai. Ecco perché è pronta ad essere la soluzione ideale per l’utilizzo in città e non solo.

La versione in prova è la Hypnotic2 che strizza l’occhio alla sportività grazie ai fari full led anteriori, alle luci posteriori anch’esse led, finitura nera degli specchietti esterni e cerchi in lega da 19″ black. Il design è muscoloso ma caratterizzato da linee morbide che la rendono aggraziata e filante. Lunga 445 cm, larga 184 cm ed alta 161cm si colloca, nel listino Renault, quale alternativa alla più piccola Captur e alla sorella maggiore da 7 posti Koleos.

Il motore 1.5 dCi eroga 110cv ed è abbinato al cambio automatico EDC. Avete capito bene questo crossover monta un 1.5 diesel e ne va fiero!. Sempre rotondo e brillante affronta in modo disinvolto le strade cittadine ostaggio del traffico. Il cambio automatico aiuta non poco nelle manovre anche se, talvolta, in fase di ripresa sembra appesantire l’auto. Mancano i pad al volante per il cambio marcia ma se ne può fare a meno. In autostrada la marcia è silenziosa e comfortevole e sembra quasi di essere al volante di un’auto con una cilindrata superiore. In città i cerchi da 19″ non fanno soffrire la schiena grazie alla taratura ottimale delle sospensioni pronte ad assorbire anche le buche più profonde. Questa Kadjar gli sterrati non li digerisce molto anche perché la trazione 4×4 non può essere abbinata al cambio automatico. Meglio allora tenersi lontani da paludi e strade sassose ma su ghiaia e strade bagnate non sussistono difficoltà di sorta data la ottima tenuta di strada.

I consumi registrati in prova sono nell’ordine dei 6,2l/km davvero esigui ed ulteriormente decrementabili con una guida “ragionata”. A tale scopo sono molto validi i consigli che ci provengono dal sistema di infotainment che grazie alla app”Driving eco2″ ci suggerisce il cambio marcia e la regolazione ottimale dell’accellerazione.

All’interno l’abitacolo è ben rifinito e trasmette una certa sensazione di solidità e qualità dei materiali. Le plastiche della plancia sono morbide e ben assemblate anche se nella zona del climatizzatore il rivestimento si fa rigido e non piacevole al tatto. I sedili anteriori sono avvolgenti e risultano separati da un capiente bracciolo centrale che ospita al suo interno due vani. Anche dietro si viaggia comodi. Mancano le bocchette del climatizzatore ma la sorpresa è che i sedili posteriori montano poggiatesta “integrali” e non a scomparsa nel divanetto come accade solo per quello del quinto passeggero.

Molto bello il tachimetro digitale con grafica completamente configurabile per visuali e cromaticità degli elementi. Il sistema di infotainment ha uno schermo da 7″ e monta il sistema R-Link con possibilità di scaricare le app dedicate dallo store Renault. Il sistema di infotainment si trova al di sotto delle bocchette del clima ma è comunque ben raggiungibile poichè leggermente più a destra rispetto al volante. Sono presenti uscite aux, usb e connettività bluetooth.

Se le luci dell’abitacolo sono poche (mancano vistose barre led) fuori la Kadjar si fa ben notare grazie ai fari anteriori full led che assicurano una grande visibilità anche sulle più tortuose strade di montagna. La funzione cornering e l’attivazione automatica degli abbaglianti assicurano un elevato comfort di guida.

La capienza del bagagliaio è di 472 litri e cresce fino a 1478 litri abbattendo i sedili posteriori. Il vano è inoltre dotato di un ingegnoso sistema di scompartimenti che lo rendono facile da organizzare. Va detto che, come in tutti i crossover, la soglia di carico è alta.

Arriviamo, come sempre in chiusura di articolo, al capitolo prezzi. Per mettere in garage la Kadjar “entry level” servono poco più di 20.000 euro. Per la versione Hypnotic2 dotata di tutto quello di cui vi ho parlato in questa prova servono 30.000 €. A pensarci bene è davvero poco per un’auto tanto generosa in capienza quanto ricca in dotazione. Inoltre a dicembre Renault propone uno sconto di 6.500 euro sul listino; un motivo in più per andare a curiosare in concessionaria e fare la vostra scelta.

 

Eni ed Fca l’impegno green siglato a Palazzo Chigi

Alla presenza del Presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, l’Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e l’Amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, hanno firmato a Palazzo Chigi un Memorandum of Understanding per lo sviluppo congiunto di progetti di ricerca e applicazioni tecnologiche per la riduzione delle emissioni di CO2 nei trasporti su strada. Le due società, rinnovando il proprio impegno strategico per un futuro low carbon e nel rispetto della Strategia Energetica Nazionale, mettono a fattor comune le proprie eccellenze in termini di esperienza e know how tecnologico con l’obiettivo di raggiungere un livello molto significativo di abbattimento delle emissioni del settore.

In questo contesto, Eni ed Fca hanno individuato alcubi ambiti di collaborazione. Prima fra tutti lo sviluppo di tecnologie e materiali per l’assorbimento del gas naturale, Adsorbed Natural Gas (ANG), che permettano di migliorare l’attuale tecnologia legata al gas naturale compresso, nel campo dell’automotive. Si tratta di una collaborazione per studiare nuove tecnologie e materiali adsorbenti che consentano di trasportare a pressioni molto più basse il gas compresso, diminuendo il peso dei serbatoi e aumentando l’autonomia con un pieno.

Lo sviluppo di nuove tecnologie per l’utilizzo del gas nei trasporti, che consentano, oltre all’impiego del gas naturale compresso e del gas naturale liquefatto, anche quello del metanolo, un alcol ottenuto dal gas che impiegato nei carburanti consente la riduzione delle emissioni. A questo scopo, Eni ha sviluppato una nuova benzina con il 20% di carburanti alternativi (15% di metanolo e 5% di bioetanolo), ora in sperimentazione congiunta con Fca, con ridotte emissioni di CO2 e altri componenti emissivi. Il nuovo carburante alimenterà cinque vetture Fiat 500 della flotta di Enjoy, il car sharing di Eni nato proprio dalla partnership con Fca, per un test di lunga durata. L’utilizzo della nuova benzina è in grado di assicurare oltre il 4% di riduzione delle emissioni di CO2 (2% in fase di combustione più un altro 2,3% derivante dal ciclo di produzione del combustibile e dovuto alla componente bio). In aggiunta, per allargare l’ambito di utilizzo del car sharing e ribadire la versatilità e flessibilità dell’uso del gas compresso, la flotta Enjoy, dall’inizio del prossimo anno, sarà arricchita dai furgoni Fiat Doblò dell’Enjoy Cargo: primo caso al mondo di sharing dedicato al trasporto delle cose senza vincolo di punti di prelievo e di consegna del mezzo. Il 20% della flotta dei Fiat Doblò sarà alimentato a metano.

A Pomigliano Fiat Panda spegne 1 milione di candeline

È uscita di fabbrica la milionesima Fiat Panda prodotta a Pomigliano d’Arco (Napoli): è l’ennesimo primato per questa straordinaria vettura che dal 2012 è la più venduta in assoluto in Italia e dal 2016 la best-seller europea nel suo segmento.

Destinata al mercato italiano, l’esemplare da record è una versione City Cross 1.2 da 69 CV ed è caratterizzata dalla livrea bianca e dall’aspetto di un’auto da off-road che consente di fuggire dalla routine quotidiana per immergersi in nuove “avventure” urbane. Del resto, sin dal suo esordio, la Panda si è distinta per le sue tre diverse anime: una funzionale vettura da città, un fuoristrada 4×4 ultra compatto e un crossover urbano ricco di stile e dalle eccellenti doti off-road.

Dal 1980, anno di lancio della prima Panda, a oggi ne sono state prodotte, complessivamente, oltre 7,5 milioni (il nuovo record si riferisce alla quarta generazione lanciata alla fine del 2011). Numeri che bene rappresentano il suo lungo percorso costellato da tanti successi, non solo in termini commerciali ma anche di innovazioni nel segmento. Ad esempio, la Panda 4×4 del 1983 è stata la prima city-car a trazione integrale e nel 1986 è stata la prima compatta ad adottare un motore diesel. Nel 2004 Fiat Panda è stata la prima del suo segmento a fregiarsi del prestigioso titolo di “Car of the Year”. E nello stesso anno, da segnalare che è stata la prima city-car a raggiungere i 5.200 metri del campo base avanzato delle spedizioni sull’Everest.

La lunga serie di record continua nel 2006 quando Panda è la prima city-car con alimentazione a metano prodotta su larga scala. Dal suo esordio ogni anno è stata la vettura a metano più venduta in Italia e, nel cumulato dal 2007 a oggi, anche in tutta Europa. Infatti, lo scorso febbraio ha tagliato il traguardo di 300.000 unità, un primato assoluto nel panorama delle vetture alimentate a metano. Ovviamente, come tutti gli altri modelli a metano di Fiat, anche la Panda CNG è già compatibile con il biometano.

Papa Francesco mette all’asta la sua Lamborghini Huracán

La Lamborghini Huracán RWD donata al Papa e creata anche grazie all’idea promossa dall’agenzia Riptide di Milano, è stata realizzata da “Ad Personam”, il dipartimento di personalizzazione di Lamborghini. Si presenta di colore bianco Monocerus con strisce giallo Tiberino, che corrono lungo la carrozzeria in omaggio ai colori della bandiera di Città del Vaticano.

La cerimonia di presentazione a Papa Francesco è avvenuta in Vaticano alla presenza di Stefano Domenicali, Chairman e Chief Executive Officer di Automobili Lamborghini. Presente anche una delegazione del Management Board dell’Azienda e due degli operai che hanno lavorato alla realizzazione dell’auto.

La vettura sarà messa all’asta da RM Sotheby’s il 12 maggio 2018 e il ricavato sarà consegnato direttamente al Santo Padre, che ha deciso di destinarlo in favore di opere benefiche.

Lexus CT arriva il restyling

Lexus lancia la nuova CT Hybrid Model Year ’18, modello di ingresso della gamma Lexus che si presenta al pubblico con un design rinnovato, qualità ulteriormente migliorata, sistema di sicurezza Lexus safety System + di serie e sistema Multimedia con Dab e Navi con monitor da 10,3” anch’esso di serie in Italia.

Lexus è presente in Italia da meno di 25 anni, ma in questo periodo è riuscita a ritagliarsi un ruolo da protagonista nel mercato premium grazie ad una storia fatta di modelli in grado di diventare un vero e proprio punto di riferimento per qualità, affidabilità e raffinatezza

L’evoluzione del marchio, lo ha visto passare da produttore di vetture solide, rifinite e, appunto, affidabili, a brand in grado di stupire il pubblico grazie ad un design distintivo e dirompente ed alla tecnologia 100% Hybrid che promette di assicurare prestazioni ed elevatissimo comfort di guida.

Italian baja d’autunno ultimo appuntamento della stagione

Alla Baja Costa Smeralda Sardegna, Suzuki si era presentata con una delle perle più brillanti della sua scuderia di giovani piloti scoperti e lanciati dalla Suzuki Rally Cup: quell’Andrea Crugnola che vinse la seconda edizione della serie monomarca delle Swift Sport 1600 Gruppo N ed oggi validissimo rallista a livello internazionale. Con il pilota varesino al volante del Grand Vitara 3.6 V6 T1, Suzuki ha sbancato la prova sarda del Campionato Italiano Cross Country Rally.

Ad un mese di distanza dall’affermazione, Suzuki cala un altro asso nella serie tricolore fuoristrada: Andrea Dalmazzini, modenese, anche lui esempio vincente di Suzuki, vincitore del titolo assoluto del Cross Country Rally nel 2014 con il Grand Vitara ed oggi primo Campione Italiano Rally Terra. L’emiliano, in coppia con il toscano Giacomo Ciucci, in occasione dell’imminente Italian Baja d’Autunno ritroverà l’abitacolo del Grand Vitara 3.6 V6 con il quale vinse il primo scudetto in carriera.

Anche all’Italian Baja d’Autunno, Suzuki onora la carriera ed i successi sportivi dei giovani piloti che hanno iniziato la loro attività agonistica con i Trofei Suzuki, auto e fuoristrada, e che oggi sono diventati affermati campioni nelle rispettive specialità.

L’iniziativa di valorizzazione dei giovani piloti, istituita in questo scorcio di fine stagione, proseguirà ed importanti novità sono attese nel futuro nei confronti di quanti hanno debuttato e si sono formati con auto o fuoristrada Suzuki, quindi raggiunto importanti risultati nelle serie sportive della Casa di Hamamatsu e successivamente saliti nell’olimpo del Motorsport.

Sabato 11 e domenica 12, la campagna friulana a ridosso del fiume Tagliamento vedrà sfrecciare anche il secondo Grand Vitara 3.6 V6 T1 di Suzuki, condotto dai pordenonesi Andrea Tomasini e Mauro Toffoli, a confermare le ottime prestazioni parziali ottenute nelle precedenti due gare.