Ford: ecco la guida autonoma che parla ai pedoni

I gesti delle mani, i cenni della testa e le posizioni dei pollici sono i segnali che pedoni e ciclisti utilizzano per capirsi vicendevolmente. Ma in che modo i veicoli a guida autonoma, senza un vero e proprio conducente umano, comunicheranno con chi li circonda?

Ford ha effettuato una serie di test utilizzando la segnaletica luminosa per indicare le diverse manovre di guida del veicolo. Questa sperimentazione fa parte del programma di ricerca dell’Ovale Blu per lo sviluppo di un sistema di riferimento per la comunicazione che aiuterà i veicoli autonomi a integrarsi perfettamente con gli altri utenti della strada.

Durante la sperimentazione per simulare completamente l’esperienza a bordo di un veicolo a guida autonoma, il conducente del Transit Connect scelto per i test, ha “indossato” una Human Car Seat, una particolare tuta in grado di nascondere un vero conducente nella posizione di guida. Progettata per sembrare a tutti gli effetti un sedile, la tuta crea, negli utenti della strada, l’illusione di vedere un veicolo completamente autonomo, fattore fondamentale per valutarne realmente le interazioni.

In questo modo i ricercatori hanno potuto valutare in maniera più efficace le reazioni ai segnali luminosi trasmessi da una barra luminosa, montata sul tetto, che lampeggiava nei colori bianco, viola e turchese per indicare la marcia, la sosta o il dare la precedenza del Transit Connect.

Fondamentalmente le persone hanno bisogno di fidarsi dei veicoli autonomi e di sviluppare un metodo universale di comunicazione visiva che sia la chiave di tutto. L’idea di trasformare qualcuno in Human Car Seat è emersa durante un momento di pausa e c’è stata subito la consapevolezza che questo fosse il modo migliore e più efficace per scoprire ciò che ci serviva per mettere in atto il progetto”, ha raccontato Thorsten Warwel, Manager, Core Lighting, Ford of Europe.

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