Come sappiamo da ormai 10 anni Volvo è nelle ani del gruppo cinese Geely. Prima di allora Volvo Car Corporation era parte del Ford Premier Automotive Group insieme a Jaguar, Land Rover e Aston Martin. La crisi finanziaria del 2008 ha spinto Ford ha venduto Jaguar Land Rover a Tata Motors nel 200.
Si diceva che Volkswagen avrebbe acquistato Volvo ma Geely ha superato i tedeschi offrendo la principesca somma di 1,8 miliardi di dollari. Sotto il controllo del gruppo cinese, Volvo ha avuto il denaro e la libertà di concentrarsi sul rilancio della gamma riportandosi al centro del mercato.
Il primo progetto finanziato da Geely è stato la Scalable Product Architecture. L’architettura modulare compatta è arrivata nel 2017 con il crossover compatto XC40, e il CMA funge anche da base della prima EV Volvo oltre alla Polestar 2.
“Volvo Cars oggi è più forte che mai”, ha dichiarato il capo Hakan Samuelsson. “Con Geely, abbiamo iniziato una nuova fase di successo che ci ha portato a un livello completamente nuovo. Abbiamo completamente rinnovato il nostro portafoglio prodotti, abbiamo stabilito una presenza globale, abbiamo quasi raddoppiato le nostre vendite e siamo passati dal pareggio al profitto”.
IL BILANCIO DI VOLVO
Da un fatturato e un utile operativo di 126 e 1,6 miliardi di corone svedesi nel 2011, nel 2019 Volvo ha raggiunto i 274 miliardi di fatturato e 14,3 miliardi di utile. Anche il numero di dipendenti è salito a 43.000 unità, raddoppiando dal 2011. Per quanto riguarda le vendite globali, Volvo ha raggiunto quota 706.452 unità dimostrano che la giusta gestione e il giusto piano di prodotto anche le case automobilistiche in difficoltà possono fare miracoli.