Continuiamo a leggere titoli su case automobilistiche che registrano una crescita delle vendite a due cifre e grandi guadagni. Eppure il confronto è con le cifre del 2020, anno dello scoppio della pandemia. Escludendo l’anno scorso, le vendite europee a marzo 2021 sono ai minimi dal 2013.
Anche se le vendite di marzo sono aumentate del 63% rispetto al 2020, il quadro non è così roseo se lo si confronta con i livelli pre-pandemia, secondo JATO Dynamics. In Europa, le vendite di marzo sono scese del 22% rispetto al 2019.
Peggio ancora, le immatricolazioni di nuove auto nel primo trimestre del 2021 sono state al loro livello più basso dal 1986 – di nuovo, escludendo il 2020. L’Europa sembra ancora soffrire gli effetti della pandemia, quindi i numeri sono, in una certa misura, comprensibili. Ma c’è molta strada da fare.
SITUAZIONE GRAVE
“Il mercato automobilistico europeo è ancora lontano dal raggiungere i volumi pre-pandemia, e i governi devono intraprendere ulteriori azioni per contribuire a rilanciare le vendite e ripristinare la fiducia dei consumatori”, dice Felipe Munoz, analista di JATO Dynamics.
Mentre le vendite di veicoli a combustione interna calano, quelle di veicoli ibridi ed elettrici continuano a salire, giustificando gli investimenti delle case automobilistiche nella nuova tecnologia.
I veicoli completamente elettrici continuano a crescere. La quota di mercato delle elettriche era al 3,4% del mercato europeo nel marzo 2019, crescendo al 9,7% un anno dopo, e raggiungendo, a marzo 2021, il 16% del totale delle vendite europee.
Accanto alle elettriche, però, anche il mercato dei SUV continua. Nel marzo 2019 costituituivano il 36,8% delle vendite europee, crescendo al 39,9% nel marzo 2020 e al 45% il mese scorso.