Crisi Renault, lo Stato non la nazionalizzerà

Un ulteriore investimento da parte del governo francese in Renault è quantomai necessario. Secondo Automotive News Europe la nazionalizzazione della casa automobilistica francese non è stata presa in considerazione.

“Non è sul tavolo. Non ho nulla contro lo Stato, dico solo che non è utile spendere il denaro dei contribuenti per investirlo in un’azienda che ha bisogno di trovare risorse proprie”, ha detto il presidente di Renault Jean-Dominique Senard durante un’audizione alla Camera bassa del Parlamento francese.

Renault ha ricevuto un aiuto governativo sotto forma di un prestito di 5 miliardi di euro garantito dallo Stato francese per far fronte alla pandemia del coronavirus. Senard ha detto che il prestito contribuirà a migliorare la situazione di tesoreria della casa automobilistica, aiutandola nei mesi di giugno e luglio.

Il prestito è gestito da banche commerciali e garantito dal governo, e sarebbe rimborsato “molto rapidamente” se Renault dovesse attingervi, ha detto il presidente, aggiungendo che la pandemia ha creato alcuni importanti problemi di tesoreria.

Renault è stata tra le molte case automobilistiche colpite dalla pandemia, che ha portato al blocco della produzione. In aprile sono riprese le attività in Portogallo, Romania e Russia. La ripresa della casa automobilistica francese non è stata però agevole, poiché un tribunale francese ha ordinato alla Renault di sospendere la produzione nel suo stabilimento di Sandouville, in Francia, dopo la riapertura alla fine di aprile.

Il presidente di Renault ha anche detto che il rapporto della casa automobilistica francese con il partner dell’alleanza, Nissan, è entrato in una fase “incredibilmente positiva“, dopo i lunghi episodi di tensioni degli ultimi anni. “Ci siamo messi al lavoro, e siamo in una dinamica incredibilmente positiva”, ha dichiarato Senard all’udienza alla Camera bassa del Parlamento francese, aggiungendo che Renault è fiduciosa che le vendite, gravemente colpite dalla pandemia e dai conseguenti blocchi, miglioreranno in Francia nei prossimi mesi.

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