FCA sbaglia gli stipendi e chiede i soldi a 24.000 lavoratori

Fiat Chrysler Automobiles ha chiesto a 24.000 lavoratori negli Stati Uniti di restituire centinaia di dollari. Secondo il The Detroit News ci sarebbero migliaia di lavoratori che hanno ricevuto una indennità di disoccupazione superiore al dovuto.

Un accordo ratificato l’anno scorso tra il sindacato dei lavoratori, United Auto Workers Union, e Fiat Chrysler Automobiles prevede che la casa automobilistica paghi ai lavoratori in cassa integrazione un “supplemento” che porti la loro retribuzione al 74% di quella corrisposta nella loro normale settimana lavorativa di 40 ore. Tuttavia, il Governo americano con il “Coronavirus Aid, Relief and Economic Security Act” ha previsto un aiuto ai lavoratori di 600 dollari.

L’indennizzo pagato ai lavoratori dal Governo americano permette alle retribuzioni dei lavoratori di superare la soglia del 74% della retribuzione. A partire dal 4 aprile FCA ha infatti versato ulteriori aiuti dopo la chiusura degli stabilimenti nordamericani. Per risolvere la situazione FCA ha annunciato che tratterrà una parte dell’indennizzo per compensare la sovrapposizione.

Il pagamento in eccesso è stato in media di 500 dollari, e FCA recupererà il denaro tagli da 100 dollari a settimana agli stipendio.

“Ho la sensazione che questo sia il nostro denaro”, ha detto il dipendente della FCA presso lo stabilimento Sterling Heights Assembly Plant di Washington.

“L’assistenza economica settimanale di 600 dollari fornita come parte della legge CARES approvata a livello federale è un risarcimento per le indennità di disoccupazione aggiuntive pagate dalla società a cui un lavoratore può avere diritto, ha detto FCA in un comunicato.

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