Ecco come funzionano le Auto elettriche di Toyota

Per rendere il suo nuovo portafoglio di veicoli elettrici meno costoso e più efficiente Toyota ha creato una piattaforma dedicata chiamata e-TNGA. Il pianale per le auto elettriche si chiama “New Global Architecture” e promette di portare Toyota a rispettare l’obiettivo della neutralità di CO2 entro il 2050.

Sei tratterà di una piattaforma flessibile, Toyota vuole che un ampio spettro di veicoli elettrici competa sul mercato a prezzi ragionevoli.

“Quello che ho proposto era un’idea di piattaforma come un’auto radiocomandata, in cui hai una batteria, un motore e un telaio che possono essere combinati per produrre diversi tipi di veicoli, ha dichiarato il capo ingegnere del progetto Koji Toyoshima a Automotive News. “Le parti della macchina sono tutte prodotte come moduli”.

Toyoshima ha diviso l’auto in diversi moduli, per la parte anteriore, centrale, posteriore, batteria e motore. L’idea è di mescolare e abbinare questi elementi costitutivi in diversi tipi di carrozzeria.

Questo approccio supporterà layout di trazione posteriore, trazione anteriore e trazione integrale, ha affermato Toyoshima. E la piattaforma può essere ingrandita o ridotta per creare veicoli di piccole, medie e grandi dimensioni.

Le batterie vanno da 50 a 100 kWh, ha detto Toyoshima. Ci saranno due tipi di motori, piccoli o medi, con una potenza che sarà compresa tra 80 e 150 kilowatt.

I piccoli veicoli elettrici dovrebbero una autonomia da 300 km. Per quelli più grandi, come un crossover l’autonomia potrebbe arrivare 450km.

Inizialmente, i veicoli elettrici di Toyota sfrutteranno batterie agli ioni di litio. Ma Toyota punta anche su una svolta nelle batterie a stato solido. Questa tecnologia promette batterie più leggere, più potenti e più sicure e potrebbe stimolare la domanda di veicoli elettrici offrendo loro una maggiore autonomia.

Redazione
Redazionehttp://AUTOPROVE.it
Autoprove.it nasce nel 2014. Quando carta stampata, radio e tv iniziavano a confrontarsi con il mondo dei social si aprivano spazi per una comunicazione nuova, disintermediata. Partiva così l’idea di creare un progetto diverso attento ai lettori e alle loro curiosità.
RELATED ARTICLES

LEGGI ANCHE