Addio a Niki Lauda l’eroe della Formula 1 che ci insegna a non mollare

Niki Lauda, uno dei più grandi piloti della storia della Formula1, è morto all’età di 70 anni.

Il tre volte campione del mondo austriaco è morto ieri nel sonno circondato da parenti, come ha detto ai media un portavoce della famiglia. Lauda era stato sottoposto l’anno scorso a un trapianto di polmone e, a gennaio, è stato nuovamente ricoverato in ospedale a causa dell’influenza per circa 10 giorni.

Nella sua carriera in Formula 1 Niki Lauda ha vinto tre titoli mondiali: nel 1975, nel 1977 e nel 1984 con Mercedes e Ferrari.

Il corridore ha lottato a lungo con i problemi di salute dopo un terribile incidente che lo ha sfigurato per tutta la vita. Nel 1976, al Gran Premio di Germania sul circuito del Nurburgring, Lauda perse il controllo della sua Ferrari e si schiantò alla velocità di 200 km/h. La sua Ferrari è andata in fiamme e ci sono voluti 55 secondi per farlo uscire dalla macchina. All’ospedale, un prete gli ha dato l’estrema unzione, alla luce delle sue gravi ustioni riportate e di un polmone danneggiato.

“Ma non volevo morire, volevo continuare a vivere”, disse Lauda. A conferma della sua grinta Lauda ha partecipato al Gran Premio d’Italia solo sei settimane dopo il suo incidente.

Ancor più straordinariamente, ha continuato a diventare campione del mondo altre due volte, nel 1977 e nel 1984, dopo il suo primo titolo di Formula 1 nel 1975.

Redazione
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