Magneti Marelli cambia nome e logo e si trasferisce in Giappone

Il nuovo gruppo nato dalla vendita di Magneti Marelli ai giapponesi di Calsonic Kansei si chiamerà Marelli. Scompare il mitico logo ovale che lascia spazio a due frecce rivolte verso l’alto che rappresentano congiuntamente una grande M. Le due frecce sono espressione di progresso, precisione e futuro, caratteristiche che il nuovo marchio vuole incarnare. I colori che contraddistinguono il nuovo logo sono il blu, che riprende il colore sociale di Magneti Marelli, e l’azzurro che invece rappresenta il gruppo giapponese. Il nuovo gruppo Marelli, dopo la fusione, può contare su 170 stabilimenti e centri di ricerca e sviluppo sparsi fra Europa, Nord e Sud America e Asia-Pacifico. I dipendenti totali ammontano a 62.000 unità.
Faro dell’attività di Marelli sarà la competitività e la ricerca costante di soluzioni innovative. Alla base del suo operato ci sarà il concetto giapponese del ‘Monozukuri’, cioè la l’assicurare al cliente prodotti e processi di qualità. Questo è quello che ha affermato il ceo di Marelli, Beda Bonzenius, il quale ha anche spiegato il perché del nome del gruppo, il quale in parte riprende quello della storica azienda italiana. Se da un lato Calsonic Kansei è fortemente presente in Asia e Giappone, a livello di riconoscibilità internazionale il brand Magneti Marelli è quello più affermato. Si è quindi voluto riprendere il marchio italiano rinnovandolo, rendendolo riconoscibile in tutto il mondo e comunicando allo stesso tempo qualità e innovazione, cardini di Magneti Marelli e Calsonic Kansei, intorno a un unica insegna.
La vendita del gruppo Magneti Marelli da parte di FCA a i giapponesi di Calsonic Kansei è stata formalmente conclusa la settimana scorsa ed è avvenuta in un quadro generale che vede sempre più spesso esternalizzato l’approvvigionamento di componentistica auto.
Il gruppo avrà due sedi operative: una a Saitama, Giappone, e una Corbetta, in Italia.

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