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Nuova Volkswagen T-Roc 2026: teaser ufficiale

La presentazione della nuova Volkswagen T-Roc avrà luogo nel settembre 2025 nell’ambito del Salone dell’Auto di Monaco di Baviera. Questo SUV avrà solo una motorizzazione ibrida.

Il crossover Volkswagen T-Roc è entrato a far parte della gamma del marchio tedesco nel 2017 e ha subito un restyling nell’autunno del 2021: in quell’occasione sono stati modificati l’aspetto esteriore e gli interni, ma la tecnologia è rimasta invariata.

Ad oggi, questo SUV rimane il best seller del marchio in Europa: secondo i dati di Jato Dynamics, nella prima metà del 2025, 106.118 clienti hanno scelto questo modello (il 5% in meno rispetto al periodo gennaio-giugno 2024).
Attualmente, il processo di sviluppo della seconda generazione della Volkswagen T-Roc è già in fase di completamento: i paparazzi hanno immortalato i prototipi durante i test su strada nell’estate del 2023, e ora il produttore tedesco ha pubblicato la prima foto del prototipo del futuro SUV. Tuttavia, il produttore ha deciso di nascondere i dettagli del suo aspetto con una pellicola mimetica.

Il crossover ha mantenuto la tradizionale carrozzeria a cinque porte con la linea inclinata dei finestrini posteriori. Il nuovo T-Roc ha ricevuto barre sul tetto e un’antenna a pinna di squalo sul tetto, uno spoiler nella parte superiore del portellone, maniglie delle portiere convenzionali e specchietti esterni con ripetitori degli indicatori di direzione. Nella parte anteriore sono visibili i sobri fari a LED, mentre la parte posteriore sarà probabilmente decorata da un “monofaro” con il logo al centro.

LA NUOVA GENERAZIONE

Si prevede che la nuova Volkswagen T-Roc sarà basata sulla piattaforma modernizzata MQB Evo, su cui si basa l’attuale Golf. Secondo i dati preliminari, la “dotazione” del crossover di seconda generazione sarà solo ibrida. Allo stesso tempo, secondo i dati della rivista britannica Autocar, il prossimo SUV avrà un nuovo impianto ibrido, che successivamente apparirà nella gamma Golf e Tiguan (i dettagli saranno resi noti in seguito).

In precedenza si pensava che la “seconda” T-Roc avrebbe condiviso la gamma con l’attuale VW Golf. Non è escluso che in alcuni mercati la gamma del nuovo modello includerà comunque un motore turbo TSI a benzina da 1,5 litri e un motore turbodiesel TDI da 2,0 litri, abbinati a un cambio manuale o automatico DSG. Nell’elenco dei propulsori ibridi è previsto anche un PHEV.

Nella foto: l’abitacolo dell’attuale Volkswagen T-Roc
Non ci sono ancora informazioni su quando la Volkswagen T-Roc di seconda generazione sarà lanciata sul mercato. Anche i prezzi del nuovo modello saranno resi noti in seguito. Sul mercato interno, in Germania, il costo dell’attuale SUV varia da 30.065 a 34.445 euro.

La presentazione della prossima Volkswagen T-Roc avrà luogo nel settembre 2025 nell’ambito del Salone dell’Auto di Monaco (Germania). Qui il produttore tedesco intende presentare anche il crossover subcompatto Volkswagen ID.2X con tecnologia completamente elettrica.

Mazda 2 Hybrid: Pro e Contro dalla prova su strada

In questo video, offro una dettagliata prova su strada della Mazda 2 Hybrid 2025, condividendo la mia esperienza dopo aver percorso mille chilometri. Esploreremo tutti i dettagli valutando approfonditamente l’esperienza di guida complessiva.

Scopriamo insieme i pro e i contro di questa city car.

La beffa di Tazio Nuvolari nel cuore della Germania di Hitler

Il “via”, al Nurburgring, viene dato con un modernissimo semaforo a tre luci. Nelle prime fasi, con le Mercedes e le Auto Union in testa e con le due Alfa di Chiron e Brivio presto fuorigioco, Nuvolari galleggia in sesta posizione ma senza perdere il contatto dai primi. Dal settimo giro il mantovano attacca,portandosi sorprendentemente in terza posizione. Alla nona tornata, infrangendo la barriera degli 11 minuti (giro più veloce in 10’57”) Tazio sorpassa la Mercedes di Caracciola portandosi incredibilmente in testa alla corsa tra lo stupore generale dei centomila spettatori, quasi un affronto per la superiorità tecnica germanica. All’approssimarsi della metà gara, i box si riempionodi meccanici pronti all’imminente rientro delle monoposto per il rifornimento e cambio-gomme. All’undicesimo giro, in un uragano di applausi, le quattro vetture di testa capeggiate da Nuvolari si fermano contemporaneamente ai box. Mentre Von Brauchitsch riparte per primo, seguito da Rosemeyer e infine da Caracciola, al box Alfa si consumano momenti drammatici : la pompa a pressione del rifornimento benzina si rompe, i meccanici devono lentamente versare la benzina tramite un bidone e un imbuto: Nuvolari scende dalla macchina, urla e gesticolaforsennato ma impotente. Ben quaranta secondi in più del necessario vengono persi nella disgraziata sosta, facendo ritornareil mantovano in sesta posizione. La leggenda comincia in quel momento: in pochi giri, Nuvolari riconquista il secondo posto, maleader della corsa rimane sempre Von Brauchitsch con la suaMercedes W25. I due, dopo la sosta, erano stati gli unici a girare regolarmente sotto gli 11 minuti, tuttavia il distacco  si mantiene a lungo consistente (circa un minuto) a favore del tedesco. Almeno fino al 17° giro.

LA VITTORIA DI CUORE

A partire dalla tornata successiva, la pressione di Nuvolari, seppure a distanza, comincia a sortire effetto: il distacco scende, inesorabile, sotto il minuto, anzi addirittura sotto i 50”, un margine comunque di tutta tranquillità per Von Brauchitsch e la sua potente Mercedes. Ecco, proprio la grande potenza che la vettura tedesca sprigiona sull’asfalto porta alla luce l’unico vero tallone d’Achille : durante le prove il responsabile della Continental, la casa fornitrice di pneumatici, aveva fatto presente a quelli della Mercedes che, mentre la guida vellutata di Caracciola avrebbe permesso un solo cambio gomme, lo stile nervoso di von Brauchitsch avrebbe probabilmente reso necessario un ulteriore prudenziale cambio per evitare problemi alla gomma posteriore sinistra.

I timori diventano realtà : nonostante il vantaggio, proprio quel pneumatico inizia a svelareuna preoccupante fascia bianca, chiaro segno che il battistrada è ormai finito. E Nuvolari riduce ancora il distacco: al ventesimo giro, due alla fine, poco più di trenta secondi separano i due. Dai box Mercedes il leggendario e corpulento ds, Alfred Neubauer, segnala a von Brauchitsch di rallentare, e questi di rimando  gesticola indicando le gomme posteriori. Alla fine del 21° passaggio, l’irruento pilota tedesco ha solo due possibilità: fermarsi ai box per un cambio di pneumatici, con solo 35” di vantaggio che però non gli permettono alcuna certezza di mantenere la testa della corsa, oppure continuare con le gomme sulle tele. Sceglie la seconda possibilità, ignorando i meccaniciche al box sono già allertati per una sosta improvvisa. Tuttavia, su un circuito dove per compiere un giro si impiegano circa 11 minuti, l’impossibilità di conoscere i distacchi in tempo reale inducono Von Brauchitsch a continuare a spingere. E a pochi chilometri dal traguardo, nei pressi della curva del Karussell, la famigerata gomma posteriore sinistra della Mercedes esplode!!!!

Il pilota mantiene la macchina in pista, ma passano pochi secondi e l’Alfa di Nuvolari “asfalta” l’argentea vettura azzoppata. Ai box, intanto, nessuno sospetta o sa nulla di quanto accade in questi momenti. Quando sbuca  una macchina rossa tutti pensano a un doppiato, ed è il celebre giornalista della Gazzetta dello Sport, Giovanni Canestrini, a gridare per primo “Ma è Nuvolari, è Nuvolari  !!!!!! ”. Il caporale nazista Huehnlein sbianca, enasconde frettolosamente in tasca il foglio del discorso, che avevapreparato per celebrare la vittoria di un pilota e di una macchina di casa. 

I centomila tifosi tedeschi restano per un po’ ammutoliti, ma subito dopo esplodono in un fragoroso applauso mentre la bandiera italiana viene issata sul pennone e Nuvolari riceve il trofeo intitolato al Führer, quasi scomparendo nella gigantesca corona d’alloro fatta su misura per i “giganti” tedeschi, inspiegabilmente sconfitti da quel diavolo d’un italiano a bordo di una vettura – l’Alfa Romeo P3 – ormai alla fine dei suoi giorni ma ancora capace di cogliere quella che resta nella storia come la “vittoria impossibile”!

Nuovo Jeep Renegade 2027: Anteprima Rendering

Negli ultimi mesi, i curiosi avvistamenti di una Jeep Renegade mascherata in Sud America hanno acceso l’immaginazione degli appassionati, trasformandosi in materiale prezioso per i rendering di Plebee Silvia. Va detto che per ora Jeep non ha anticipato l’arrivo di una nuova Renegade in Europa dopo l’uscita dal listino del modello attuale.

Con il suo occhio da artista Silva è riuscito a dar vita a una visione della Renegade che conserva la robusta compattezza del modello attuale, ma la proietta in un futuro stilistico più dinamico. Nel suo lavoro, la silhouette rimane inconfondibile: il frontale muscoloso mantiene il tradizionale schema a sette feritoie, ora rifinito in nero lucido e con richiami stilistici alla sorella maggiore Compass, mentre i paraurti, sia anteriore sia posteriore, sembrano scolpiti con linee più marcate e maggior sostegno visivo. I fari full LED, dal profilo più snello e tridimensionale, enfatizzano quell’idea di modernità senza tradire la personalità off-road che ha reso iconica la Renegade.

All’interno, la penna di Silvia destruttura l’attuale indirizzo verticale per abbracciare un layout orizzontale e pulito: immagina un quadro strumenti totalmente digitale, perfettamente personalizzabile con grafiche ad alto contrasto, affiancato da un grande schermo infotainment da oltre dodici pollici che si estende armonioso in una superficie di vetro, abbandonando tasti fisici in favore di comandi touch. La console centrale “flottante” sembra sospesa, quasi a voler liberare spazio e offrire accessibilità ai passeggeri su ogni lato, mentre i materiali scelti – mix di tessuti tecnici e inserti metal-brushed – raccontano l’equilibrio tra eleganza moderna e resistenza ai percorsi più impervi.

IL CROSSOVER BESTSELLER

Le indiscrezioni raccolte negli ambienti di Stellantis parlano di un debutto nel 2027, in concomitanza con un piano di rilancio del marchio in Europa guidato dai recenti nomi-chiave: il CEO Antonio Filosa a Torino e il responsabile americano Tim Kuniskis. In questo contesto, la Renegade restyling dovrà ritagliarsi un ruolo ancora più definito come entry-level d’avanguardia all’interno della famiglia Jeep, trovando il proprio spazio tra la nuova Compass su piattaforma STLA Medium e le future versioni ibride plug-in che stanno prendendo sempre più piede.

IL RITORNO DI FIAMMA

Ciò che rende davvero affascinanti i rendering di Kleber Silvia è la capacità di sintetizzare in un singolo progetto la duplice anima della Jeep Renegade: quella urbana, capace di destreggiarsi nel traffico e di fare della praticità un punto di forza, e quella off-road, che emerge attraverso superfici minimali interrotte da protezioni sottoscocca stilizzate e cerchi in lega dal disegno ispirato alla meccanica. Il risultato è una proposta visiva che non tradisce il patrimonio di Jeep, ma lo rinnova con un linguaggio più raffinato, andando incontro alle esigenze di un pubblico sempre più attento alla tecnologia e al design.

DATI TECNICI E MOTORI

Sul fronte delle motorizzazioni, la nuova Renegade potrebbe confermare l’impostazione mild-hybrid già sperimentata su modelli come la Fiat 600 e la Jeep Avenger, adottando il tre cilindri turbo 1.2 litri da 48 V, disponibile in configurazioni da circa 136 CV e 163 CV, con trazione anteriore o integrale per chi ambisce a un’anima più off-road. Accanto a questa soluzione, i piani di Stellantis prevedono il lancio della variante plug-in 4xe, capace di sfruttare un motore elettrico di supporto per ridurre consumi ed emissioni nei percorsi urbani, pur mantenendo prestazioni vivaci nei tragitti extraurbani grazie alla combinazione benzina-elettrica.

Il passo successivo potrebbe essere rappresentato da una versione completamente elettrica, con potenze nell’ordine dei 150–156 CV e un’autonomia di marcia stimata tra i 400 e i 500 km secondo il ciclo WLTP; una scelta pensata per rendere la Renegade più competitiva nel mercato dei SUV compatti elettrici, soprattutto in Europa e Nord America, dove l’offerta BEV sta diventando lo standard per i clienti attenti alla sostenibilità B. Alcune anteprime sottolineano inoltre la possibilità di affinare ulteriormente l’equilibrio tra efficienza e performance, sfruttando la flessibilità della piattaforma STLA Small, che ospita con facilità soluzioni mild-hybrid, full-hybrid, plug-in e pure electric, anticipando un’offerta motori davvero completa e modulare per il 2026 A C.

Se il futuro reale rispetterà queste previsioni digitali, la Jeep Renegade in rendering sarà un perfetto tributo al modello attuale, capace di rinnovare la propria identità senza rinunciare all’inclinazione avventurosa che ne ha decretato il successo.

Lexus Sport Concept: il ritorno della LFA

Il marchio Lexus non poteva ignorare l’attuale settimana automobilistica a Monterey (Stati Uniti, California) e ha presentato qui una nuova versione del design della sua futura supercar, la cui data di lancio sul mercato è ancora sconosciuta.

Da tempo Lexus non presentava novità sportive complete, ma solo versioni “potenti” dei modelli tradizionali, come ad esempio la Lexus LBX Morizo RR. Attualmente il ruolo di auto sportiva di punta del marchio giapponese di lusso è ricoperto dalla Lexus LC (in produzione dal 2017), un modello non più giovane e non particolarmente potente, che di per sé non è male, ma che sicuramente non può essere considerato una supercar. La prima e, al momento, l’unica supercar Lexus è la LFA con motore anteriore e V10 aspirato da 4,8 litri, prodotta in 500 esemplari tra il 2010 e il 2012. A causa della tiratura limitata, i prezzi della Lexus LFA sul mercato dell’usato raggiungono attualmente i due milioni di dollari.

Lexus Sport Concept
Alla fine del 2021, il marchio Lexus ha presentato il concept Electrified Sport come precursore della nuova supercar. Alla fine del 2022, lo sviluppo del modello di serie basato sul concept Electrified Sport era in pieno svolgimento: all’epoca fu annunciato che la nuova supercar sarebbe stata completamente elettrica e a trazione integrale, ma avrebbe cercato di imitare il più possibile un’auto a benzina: gli sviluppatori hanno promesso un emulatore del cambio con la classica leva sul tunnel centrale, una pedale della frizione e il rombo accuratamente riprodotto di un potente motore a benzina.

Lexus Sport Concept
Siamo già nella seconda metà del 2025, ma la nuova supercar Lexus non è ancora arrivata: invece di una novità di serie, il marchio ha portato all’esposizione per il pubblico d’élite a Monterey l’ennesimo concept dal nome semplice, Sport Concept. Il comunicato stampa dedicato a questa anteprima occupa esattamente un paragrafo, non contiene alcun dettaglio tecnico, ma afferma solo che nell’aspetto del concept si possono vedere elementi della supercar di prossima generazione.

LA SPORTIVA TOTALE

La Lexus Sport Concept ha un aspetto completamente diverso rispetto alla Lexus Electrified Sport Concept del 2021: il cofano è più corto, l’abitacolo più lungo, la plastica della carrozzeria è più spigolosa e aggressiva.

La scomparsa della parola Electrified dal nome suggerisce che il propulsore della futura auto sportiva non sarà completamente elettrico, ma almeno ibrido. Forse sarà così, ma va notato che nel nuovo concept non ci sono tubi di scarico.
Aggiungiamo che anche la casa madre Toyota sta attualmente sviluppando una nuova auto sportiva con motore anteriore, che sarà sicuramente dotata di un motore a combustione interna: il prototipo camuffato di questo modello, noto per ora come Toyota GT Racing Concept, ha sfrecciato sulla pista da corsa al Festival della velocità di Goodwood (Regno Unito) lo scorso luglio. Secondo alcune indiscrezioni, la Toyota GT Racing Concept è equipaggiata con un nuovo motore V8 biturbo a benzina che fa parte di un propulsore ibrido.

Azzardiamo l’ipotesi che la Lexus Sport Concept e la Toyota GT Racing Concept siano progetti affini e che il marchio Lexus abbia saggiamente rinunciato all’idea di una supercar completamente elettrica, dato che nel segmento di lusso le auto elettriche non sono molto apprezzate al momento.

Volkswagen e Xpeng insieme per l’auto elettrica

Xpeng ha annunciato che amplierà l’accordo con Volkswagen per l’espansione della collaborazione nell’ambito dell’architettura elettrica ed elettronica, includendo le piattaforme dei veicoli con motore a combustione interna e ibridi plug-in in Cina, oltre al lavoro sulle piattaforme dei veicoli elettrici come indicato nel precedente accordo quadro.

L’ampliamento della collaborazione tecnica accelererà ulteriormente l’attuazione della strategia del Gruppo Volkswagen relativa ai veicoli definiti dal software, e questa “piattaforma multipiattaforma e multipropulsione” dell’architettura E/E consentirà al Gruppo Volkswagen di realizzare più rapidamente iterazioni software e aggiornamenti over-the-air (OTA), riducendo significativamente i cicli di sviluppo dei veicoli, si legge nella dichiarazione.

L’annuncio è l’ultimo della collaborazione tra Volkswagen e Xpeng, iniziata con l’annuncio del gruppo automobilistico tedesco nel 2023 di investire 700 milioni di dollari in Xpeng per lo sviluppo congiunto di nuovi modelli elettrificati per il mercato cinese.

Nell’annuncio del 2024 è stato reso noto che la partnership prevede lo sviluppo di due modelli, il primo dei quali sarà un SUV di medie dimensioni che entrerà in produzione già nel 2026.

VOLKSWAGEN IN CINA

“L’ampliamento della collaborazione tecnica segna una tappa importante nella collaborazione strategica in corso tra Xpeng e il Gruppo Volkswagen… Questa collaborazione tecnica ampliata non solo sottolinea la fiducia reciproca nella nostra partnership strategica a lungo termine, ma evidenzia anche il nostro impegno e la nostra visione per l’innovazione continua nelle tecnologie dei veicoli elettrici intelligenti”, ha dichiarato He Xiaopeng, presidente e CEO di Xpeng.

“Non limitiamo l’eccellenza tecnologica a un unico tipo di propulsore. I nostri marchi si impegnano a fornire le soluzioni più avanzate per i clienti in ogni segmento. Estendendo la China Electronic Architecture alla nostra robusta flotta di motori a combustione, stiamo rafforzando la nostra leadership tecnologica nel settore dei propulsori convenzionali”, ha affermato Ralf Brandstätter, CEO di Volkswagen Group China e membro del consiglio di amministrazione di Volkswagen AG per la Cina.

“Allo stesso tempo, stiamo riducendo sistematicamente la nostra base di costi, consentendoci di continuare a offrire scelte altamente attraenti ai clienti nel mercato automobilistico cinese, caratterizzato da un’intensa concorrenza. Ciò rafforzerà la resilienza economica dell’azienda, creerà capacità per investimenti mirati in innovazioni all’avanguardia e farà progredire il nostro percorso verso una mobilità elettrica completamente connessa e intelligente”, ha aggiunto Brandstätter.

Rolls-Royce Cullinan: tuning Brabus 700

La Rolls-Royce Cullinan si incattivisce nel tuning estremo di Brabus.

Brabus ha preso una breve pausa dalle sue famose e aggressive versioni della Mercedes-AMG Classe G per concentrarsi su un progetto molto diverso, creando una versione speciale della Rolls-Royce Cullinan. Chiamato Brabus 700, questo SUV di lusso abbina un kit carrozzeria ridisegnato a interni rinnovati, oltre a miglioramenti delle prestazioni e del telaio che spingono la maestosa Rolls in un territorio più audace.

Non è la prima volta che il tuner si cimenta con la Rolls-Royce Cullinan, avendo già modificato in precedenza un modello pre-restyling. La nuova versione, tuttavia, si basa sulla Serie II aggiornata e adotta un look più contemporaneo.

Il tuner non si è accontentato delle solite estensioni dei parafanghi e delle minigonne laterali più affilate, portando le modifiche estetiche a un livello superiore con caratteristiche stilistiche personalizzate. Il paraurti anteriore ridisegnato presenta prese d’aria più grandi e luci diurne personalizzate che si integrano perfettamente con i fari a LED OEM, mentre il cofano è stato arricchito con finiture in fibra di carbonio.
Il profilo è dominato dai cerchi in lega Brabus Monoblock M Platinum Edition da 24 pollici con un design che sembra adatto a una Rolls-Royce.

Il kit carrozzeria ha una finitura in fibra di carbonio lucida, abbinata alla tonalità Cascade Grey della Cullinan nella foto. Infine, la parte posteriore presenta uno spoiler più pronunciato e un diffusore sportivo che ospita i quattro terminali di scarico dell’impianto di scarico potenziato.

LO STILE UNICK

Il profilo è dominato dai cerchi in lega Brabus Monoblock M Platinum Edition da 24 pollici con un design che sembra adatto a una Rolls-Royce.

Il kit carrozzeria ha una finitura in fibra di carbonio lucida, abbinata alla tonalità Cascade Grey della Cullinan nella foto. Infine, la parte posteriore presenta uno spoiler più pronunciato e un diffusore sportivo che ospita i quattro terminali di scarico dell’impianto di scarico potenziato.
Sotto il cofano, la Brabus 700 è dotata di uno scarico sportivo in acciaio inossidabile con valvole a farfalla a controllo attivo. La potenza proviene dall’aggiornamento PowerXtra RR68-700 per il V12 biturbo da 6,75 litri, che porta la potenza a 690 CV (515 kW / 700 PS) e 950 Nm (701 lb-ft) di coppia.
Il SUV Brabus più lussuoso può accelerare da 0 a 100 km/h in 5 secondi netti. Sebbene impressionante per un campione dei pesi massimi, è leggermente più lento del Cullinan elaborato da Spofec, che completa lo stesso sprint in 4,6 secondi.
Il SUV Rolls-Royce è dotato del pacchetto Brabus Masterpiece, con rivestimenti in pelle trapuntata che ricoprono praticamente ogni superficie dell’abitacolo. Rifinito in verde Verdant Shadow, ha una texture che ricorda la pelle di rettile. Gli emblemi Brabus sono presenti ovunque, alcuni illuminati per un effetto aggiuntivo.

I pochi elementi non verdi sono rifiniti in Shadow Gray o fibra di carbonio lucida, e il bagagliaio contiene una borsa Weekender su misura, rifinita in modo da abbinarsi alla tappezzeria in pelle del veicolo.

La Brabus 700 può essere acquistata come veicolo completo o come pacchetto di tuning per i proprietari della Serie II Cullinan già esistenti. Per chi fosse curioso di conoscere il costo, l’esemplare nella foto è in vendita a 914.787 € (circa 1.068.860 $) ed è attualmente in esposizione a Pebble Beach insieme ad altre creazioni Brabus.

Nuova Skoda Vision O: Octavia Combi diventa elettrica

Al Salone di Monaco, Skoda presenterà la sua concept car Vision O, una station wagon elettrica simile alla Skoda Octavia Combi termica. La campagna teaser è in pieno svolgimento prima dell’apertura del salone tra poche settimane.

Il 9 settembre prossimo aprirà il Salone di Monaco, noto anche come IAA. Questo importante evento sarà l’occasione per scoprire numerose novità, in particolare per il gruppo tedesco Volkswagen. Da Skoda, il pubblico potrà vedere un concept chiamato Vision O, che svela le caratteristiche di una futura station wagon elettrica simile a una Octavia.
Mentre il marchio ceco aspetta ancora prima di svelare l’intero veicolo, sembra già impaziente di presentarlo e da alcuni giorni pubblica teaser evocativi. Dopo un’immagine in penombra del profilo della station wagon, questa volta Skoda ci svela la parte anteriore del modello. Ancora nascosta nell’ombra, l’immagine permette comunque di vedere che il look sembra piuttosto aerodinamico, quasi come una berlina compatta “fastback” nella parte posteriore. Ciò dovrebbe influire sull’aerodinamica e quindi sull’autonomia.

LA WAGON ELETTRICA

Annunciata già nel 2023 con un concept piuttosto lontano da un vero veicolo, la prima station wagon elettrica di Skoda dovrebbe riprendere il formato di una Octavia Combi, che è tra le più vendute del marchio. Dalla Octavia Combi moderna lanciata nel 1998, Skoda ha venduto oltre 3 milioni di unità della station wagon in quattro generazioni. La variante termica dovrebbe continuare la sua carriera parallelamente alla novità elettrica, poiché le vendite di veicoli elettrici sono ancora troppo basse per abbandonare completamente il motore a combustione interna.
Skoda pubblica una prima anteprima del concept Vision O che presenterà a Monaco di Baviera a settembre.
Presentato inizialmente sotto forma di concept car simile alla serie, il modello previsto per il 2026 andrà a competere in particolare con la Peugeot E-308 SW, che dovrebbe presto evolversi grazie a un restyling di metà carriera, e con la futura MG4 station wagon che sostituirà l’attuale MG5. In misura minore, la station wagon di Skoda potrebbe anche puntare alla BMW i5 Touring e alla Volkswagen ID.7 Tourer, più imponenti.