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Nuova Skoda Karoq il B-Suv che mancava

Nuova Skoda Karoq 2022: quando esce il Restyling

Il Gruppo Volkswagen presenta a Stoccolma la “sorella minore” della Seat Ateca e Vw Tiguan. Nei prossimi mesi andrà ad inserisi nel segmento B-SUV, cioè quello che cresce  e promette di crescere più di tutti, la nuova Skoda Karoq. Dopo di lei, con qualche mese di distanza l’una dall’altra, arriveranno la Seat Arona e la Volkswagen T-Roc, tutte basate sulla iper-versatile piattaforma modulare MQB. 

Lunga  4,38 metri e con una larghezza di 1,84 m sfiora quasi il segmento superiore; l’altezza di 1,6 metri e passo di 2,64 m. Ampio lo spazio interno, con un bagagliaio che ha almeno 521 litri di capacità. Il pacchetto tecnico, di dotazioni e di accessori di questa Skoda non hanno nulla da invidiare ai brand più blasonati. Sulla Karoq, infatti, debuttano il quadro strumenti digitale, i fari anteriori full LED e il sistema di infotainment con il display touch capacitivo in vetro che troviamo sulla nuova Vw Tiguan.

Sul fornte motori ci sono il 1.6 ed il 2.0 TDI con potenze di 115, 150 e 190 CV per il benzina il 1.0 TSI 3 cilindri da 115 CV e il 1.5 TSI da 150 CV con cilindri disattivabili per risparmiare sul carburante. Sulle motorizzazioni dai 150 CV in su è disponibile la trazione integrale, mentre il cambio DSG a 7 rapporti si può avere su tutta la gamma.

La sfida etica dell’auto a guida autonoma

Ormai si discute da tempo sui sistemi autonomi, cioè sistemi capaci di funzionare senza il controllo dell’uomo. Questa è una questione molto interessante, non solo per tutti coloro che si occupano di informatica e tecnologia, ma anche per chi si occupa di etica. Infatti alcuni di questi compiti, sono dei compiti che se fossero svolti da esseri umani comporterebbero l’assunzione di certe responsabilità e quindi noi dobbiamo porci questo problema: se è giusto che le macchine lo facciano al posto degli esseri umani.

Quali sono i vincoli morali che dobbiamo porre su una certa macchina che fa qualcosa in modo autonomo? Oppure abbiamo una questione più generale e non enumerativa di vincoli cioè: possiamo o non possiamo dare ad una macchina la possibilità di svolgere da sola determinati compiti?

In etica è molto difficile rispondere, poiché si rischia di finire il discorso con delle massime che non sono nemmeno generali, ma generiche. Quello che vorrei fare qui è partire da massime più o meno generali per poi metterle alla prova nei singoli casi concreti. Visto qual è il nostro ambito mi concentrerò sulle automobili a guida autonoma e quindi i veicoli senza conducente.

La prima domanda è: quali sono i vincoli morali che dovremmo imporre ad un’auto a guida autonoma? Già qui vedremo che i problemi non sono molto semplici poiché l’etica in ambito normativo è fatta di tanti approcci e non sempre sono coerenti tra di loro. Quindi a seconda del modello etico che scegli incappi in certi vincoli non sempre compatibili l’un con l’altro. Un ingegnere o un informatico, quando progettano un’auto a guida autonoma cercano di migliorare, grazie alla tecnologia, la condizione umana e il benessere collettivo delle persone. L’ingegnere quindi utilizza questa “stella polare” per stabilire ciò che è moralmente giusto. Dal nostro ingegnere però vorremmo anche una certa imparzialità, poiché quando si progetta qualcosa lo si fa nell’interesse collettivo e non di qualcuno in particolare.

Queste premesse, nonostante siano condivise da tutti, trovano immediatamente degli ostacoli quando devono essere applicate concretamente al mondo della circolazione stradale e adesso vedremo come mai.

Come noi tutti sappiamo le automobili possono essere molto pericolose e gli incidenti mortali sono all’ordine del giorno. Il primo obiettivo allora, per una macchina a guida autonoma è quello di ridurre il numero di incidenti, mortali e non, che avvengono sulle nostre strade per colpa dell’uomo. dobbiamo quindi chiederci se le macchina a guida autonoma sono una risposta valida a questo problema. Ovviamente tutti coloro che vendono macchine a guida autonoma non possono che rispondere si a questa domanda. Sarebbe quindi riprovevole impedire il diffondere di un tale sistema. Anche i dati sembrano rispondere positivamente poiché abbiamo ben 130 milioni di miglia a veicolo senza alcun incidente, mentre quando guidano gli esseri umani le miglia percorse senza incidenti si abbassano drasticamente a 90 milioni.

continua…

Mercedes raccoglie le foto degli appassionati alla Mille Miglia 2017

Mercedes-Benz e la Mille Miglia rappresentano da sempre un binomio indissolubile. Un universo di passione in cui si incrociano tradizione e innovazione. Un fascino senza tempo che coinvolge e riesce ad entusiasmare vecchie e nuove generazioni e che oggi Mercedes-Benz Italia racconta ancora una volta in modo innovativo e fuori dagli schemi. Grazie al coinvolgimento della community di Instagram, la ‘Corsa più bella del mondo’ darà vita al più grande foto-racconto spontaneo mai realizzato nel mondo del Classic. #MB1000pics sarà la chiave per postare la propria foto al passaggio della Mille Miglia, in un affascinante collage che unirà l’Italia, da Brescia a Roma

Anche quest’anno Mercedes è protagonista alla Mille Miglia, che accanto alle icone della storia della Stella, vedrà scendere in campo anche affascinanti ‘yooungtimer’ coinvolte nel Mercedes-Benz Mille Miglia Challenge 2017. Una nuova occasione per unire tradizione e innovazione e raccontare ancora una volta in modo innovativo e coinvolgente la ‘Corsa più bella del mondo’.

Un appuntamento che già da alcuni anni ha permesso al team digital di Mercedes-Benz Italia, attraverso i principali canali e strumenti social, di coinvolgere gli appassionati, aprendo una finestra interattiva sulla Mille Miglia. Da Periscope, che nel 2015 aveva offerto la prima esperienza digitale nel mondo del Classic, al coinvolgimento di Twitter con le immagini 360° durante la gara dello scorso anno.

L’edizione 2017 della Mille Miglia vede protagonista Instagram nella più lunga photo-marathon mai realizzata per una gara di auto d’epoca. #MB1000pics sarà l’hashtag identificativo che gli utenti dovranno utilizzare per taggare i propri scatti al passaggio delle vetture coinvolte nella gara o raccontare l’atmosfera dell’evento nella propria città.

Già a partire dal 18 maggio, il sito: https://millemiglia2017.mercedes-benz.it inizierà a raccogliere le foto degli appassionati direttamente dalla piattaforma social, dando vita ad un album online unico nel suo genere. In diretta sui canali social di Mercedes-Benz Italia, un team dedicato seguirà il percorso storico delle auto, invitando il pubblico salire a bordo di #MB1000pics.

A Roma i corsi di guida sicura Ford Driving Skills

Al via l’edizione 2017 di Ford Driving Skills For Life, il programma di corsi gratuiti di guida responsabile indirizzato ai giovani nella fascia d’età 18-25, che torna in Italia per il 5° anno consecutivo e approda a Roma il 23 e 24 maggio, nell’area antistante la struttura di Eataly Ostiense. Il DSFL rappresenta l’impegno di Ford nell’area della Corporate Social Responsibility, che finora ha comportato per l’Ovale Blu un investimento complessivo pari a 12 milioni di euro.

Per partecipare basta registrarsi all’indirizzo www.drivingskillsforlife.it scegliendo una delle sessioni (mattutina, inizio ore 9.00, o pomeridiana, inizio ore 14.00) disponibili nel calendario.

In Italia, il DSFL è stato lanciato nel 2013 e ha toccato fino ad oggi 7 città (Roma, Milano, Napoli, Palermo, Padova, Pavia, Monza), coinvolgendo in totale oltre 2.500 ragazzi, che hanno potuto acquisire maggiore consapevolezza e responsabilizzazione alla guida, per evitare le distrazioni, imparare a riconoscere tempestivamente i pericoli, controllare il veicolo in situazioni d’emergenza, gestire gli spazi e la velocità. Per la nuova edizione 2017, Ford Italia ha previsto 2 tappe, Roma e Palermo, con l’obiettivo di formare 650 ragazzi.

La Virtual Reality, mutuata dal gaming, che sta via via estendendo i suoi campi di applicazione ad altri ambiti, dai test drive delle auto al controllo del traffico aereo, sarà per la prima volta protagonista delle sessioni DSFL con il Reality Check.

Infatti, proprio in occasione della tappa di Roma, il DSFL ospiterà il primo esperimento di ‘Reality Check’, una VR experience totalmente immersiva, che porterà i ragazzi a vivere le più pericolose forme di distrazione alla guida e a sperimentarne ‘virtualmente’ le conseguenze. Sviluppato da esperti di Happy Finish e Google Zoo, il Reality Check verrà realizzato grazie alla tecnologia Google Daydream, basata sull’utilizzo dello smartphone come schermo, disponibile anche online in forma di video 360°, entro il 2017.

Macron percorre le strade di Parigi con la nuova Ds7 Crossback

Per il suo primo viaggio in qualità di Presidente della Repubblica, Emmanuel Macron ha scelto DS7 Crossback, il nuovo modello della Ds presentato due mesi fa. Questo suv ‘Presidenziale’ è stata personalizzata con un tetto apribile specifico, per permettere al nuovo Presidente della Repubblica di salutare i francesi sugli Champs-Elysées.

Come ci avevate segnalato in tanti si tratta davvero della prima Ds7 Crossback su strada; ben 7 mesi prima della commercializzazione, prevista per gennaio 2018 il suv fa una comparsata a sorpresa a Parigi .

Mahindra Kuv100 il suv in formato città

In occasione del Salone Internazionale Automobile Barcelona, Mahindra ha presentato in anteprima europea con una conferenza stampa condotta dal Direttore Generale di Mahindra Europe, Jose Ebenezer, la nuova gamma 2017/2018 che comprende diverse novità. Prima fra tutte quella riguardante il nuovo KUV100.

KUV100 è un modello che entra nel nuovo segmento nei crossover compatti, ed è destinato a segnare l’inizio del nuovo corso commerciale della Casa indiana sul mercato continentale. Concepito e sviluppato appositamente per inaugurare la nuova categoria dei crossover compatti, destinati a un uso prevalentemente cittadino, per muoversi agevolmente nel traffico urbano, semplificando anche la ricerca spasmodica di un parcheggio.

Sarà disponibile in diverse tonalità di colore e anche nell’accattivante combinazione dual-tone. Inoltre è prevista una nutrita serie di optional.

KUV100 è importato in Europa esclusivamente con il nuovo motore mFALCON G80, 1.2 Lt (1198 cc) MPFI, da 82 CV a 5500 giri/minuto, con specifiche Euro 6, che eroga già ai bassi regimi la coppia necessaria per una guida piacevole e dinamica (115 Nm@3500 giri/minuto). Costruito in alluminio, è dotato di Dual Variable Valve Timing e Micro Hybrid Technology (Engine Start-Stop). La trazione è anteriore.

PROVA Mercedes-Benz Classe E da Milano a Stoccarda sulle tracce della W180

La berlina della stella raccoglie la sfida di stampo AUDAX lungo le strade che nel 1956 riportavano a Stoccarda la 220 a (W 180) ‘Ponton’ dopo la vittoria di categoria nella Mille Miglia, per dimostrare che sulle lunghe percorrenze c’è solo un “formato da scegliere” per viaggiare comodi. Ben 1.200 chilometri a bordo di dieci Classe E 220d ‘tribute edition’, caratterizzate da un esclusivo allestimento che rievoca lo storico successo nella ‘Corsa più bella del mondo’. Classe E berlina promette massimo comfort di guida grazie a soluzioni sviluppate su misura per questo tipo di automobili. Dalla struttura del telaio, alle sospensioni pneumatiche “Air body control”, passando per innovativi dispositivi di guida assistita che rendono le automobili della Stella sempre più sicure, confortevoli e connesse.

La nuova Classe E ha un passo di 65 millimetri più lungo rispetto al modello precedente (2939/2874) ed è più lunga di 43 millimetri (4923/4880), a beneficio dei passeggeri. La carreggiata più ampia rispetto al modello precedente (+20 mm davanti, +7 mm dietro) le conferisce una maggiore agilità di marcia.

Il design della nuova Classe E è caratterizzato dalle tipiche proporzioni delle berline Mercedes. Dal cofano motore allungato si sviluppa un profilo slanciato che segue la linea del tetto in stile coupé fino a confluire in una coda dalle ampie spalle. Sbalzi corti, passo lungo, ruote grandi e fiancate cariche di tensione.

La nuova Classe E mostra un frontale molto incisivo, configurato a seconda della versione di design e di equipaggiamento. Le 5 versioni SPORT, BUSINESS SPORT, AMG LINE e PREMIUM PLUS sono accumunate dalla mascherina sportiva con la grande Stella centrale. Fa eccezione la versione EXCLUSIVE, che si distingue per una moderna rivisitazione della classica mascherina con la Stella sul cofano. In ogni sua versione, infatti, la mascherina del radiatore conferisce alla Classe E un carattere speciale, con uno stile più votato all’eleganza o al dinamismo, offrendo così una varietà unica per la massima personalizzazione. Resta però irrisolto l’enigma che stringe molti appassionati di auto; la Classe E non sarà troppo simile alla C nel frontale?

Per l’abitacolo sono a richiesta disponibili due display ad alta definizione di ultima generazione, entrambi di dimensioni generose e con diagonale dello schermo di 12,3 pollici: una dotazione unica nel segmento. I due display si fondono visivamente sotto uno stesso vetro di copertura, creando un cruscotto widescreen che sembra sospeso e sottolineano, come elemento centrale, lo sviluppo orizzontale del design degli interni. Il cruscotto widescreen comprende la strumentazione, con un ampio display con strumenti virtuali nel diretto campo visivo del guidatore, e un display centrale sopra la consolle. Per la grafica della strumentazione widescreen il guidatore può scegliere fra tre stili diversi: Classic, Sport e Progressive. Vale la pena allora spendere qualche euro in più per il quadro strumenti altrimenti analogico con il classico schermo a colori tra i due quadranti.

Come si prepara Bosch alla sfida della guida autonoma

La guida autonoma coinvolge tutta l’automobile: i sistemi di propulsione e trasmissione, i freni, lo sterzo, gli strumenti di visualizzazione, la navigazione e i sensori, così come la connettività all’interno e all’esterno del veicolo. La chiave del successo, quindi, è la comprensione approfondita di tutti i sistemi del veicolo. Pochi fornitori del settore automotive al mondo dispongono delle stesse conoscenze di Bosch in questo campo anche perché il fornitore di tecnologia e servizi produce la maggior parte dei componenti necessari per la guida autonoma. I principali sistemi:

Connected Horizon: I veicoli automatizzati si affidano a informazioni relative all’ambiente circostante che vanno al di là di quelle captate dai sensori. Per esempio, i veicoli richiedono dati sul traffico in tempo reale relativi a ingorghi e incidenti. Per ottenerli è necessario collegare il veicolo a un server e per questo Bosch ha sviluppato la sua soluzione Connected Horizon. Questo sistema permette un’anteprima dinamica del percorso e i corrispondenti adeguamenti alla strategia di guida. Connected Horizon è la soluzione che permette ai veicoli automatizzati di guardare avanti. Questo è un vantaggio in termini di comfort e sicurezza dell’esperienza di guida. Per esempio, i veicoli connessi vengono avvertiti in anticipo dei punti di pericolo prima di una curva cieca o della sommità di una collina e possono rallentare per prepararsi.

iBooster: un servofreno a controllo meccanico che può operare senza la generazione di vuoto da parte del motore a combustione interna e rimane attivo durante la guida a trazione elettrica, soddifando i requisiti dei moderni sistemi frenanti. Può essere utilizzato in tutti i sistemi di propulsione e trasmissione ed è particolarmente adatto per i veicoli ibridi ed elettrici, aumentando la loro autonomia fino al 20%. Nell’iBooster, il sensore di corsa del pedale integrato registra l’attivazione del pedale del freno e la trasmette all’unità di controllo. L’unità di controllo calcola il segnale di attivazione per il motore elettrico che utilizza una trasmissione a due fasi per convertire la propria coppia nella potenza ausiliaria necessaria. In un cilindro principale standard, la potenza fornita dal booster viene trasformata in pressione idraulica.