Nelle auto con marchio rinnovato, l’ispirazione è evidente, ma nelle auto che condividono le piattaforme questa base non è solitamente così facile da individuare, anche se negli ultimi tempi alcuni marchi hanno puntato sul risparmio e questo inizia a notarsi più del dovuto. Non è l’ideale e in questo caso siamo sicuri che non vedrete nessuna auto in particolare oltre a questa Mahindra XUV 3XO.
Il risultato finale di questa nuova auto del marchio indiano è più che attraente, attira l’attenzione in modo positivo con un design moderno e più che espressivo. L’aspetto della parte anteriore ricorda quello dell’attuale KIA Sportage, con i fari posizionati in alloggiamenti verticali, con una firma luminosa a forma di “C” che segue tutto il contorno, integrando i fari a LED con una striscia decorativa che funge da griglia.
Nonostante le enormi differenze, lo stile ricorda quello della nuova Ferrari Amalfi, ma solo per il modo in cui sono uniti i gruppi ottici anteriori. Anche le luci posteriori sono a LED, lo schema luminoso a forma di “C” si ripete e una barra trasversale funge da collegamento con quella opposta, attraverso il portellone posteriore. Mahindra non si è preoccupata solo del design, ma ha anche dotato questo modello di cerchi in lega da 17 pollici.

INTERNI E TECNOLOGIA
Gli interni di questa Mahindra non sono stati ancora svelati, ma il marchio ha anticipato che non solo sono moderni, ma anche molto ben equipaggiati, con due schermi digitali da 10,25 pollici, sia per la strumentazione che per il sistema multimediale.
Con un passo di 2,6 metri, un abitacolo per cinque passeggeri e un bagagliaio con un volume di 364 litri, la Mahindra basata sulla vecchia SsangYong Tivoli è disponibile con un motore turbo a benzina da 1,2 litri con una potenza massima di 112 CV e un cambio automatico Aisin a 6 marce.
La Mahindra XUV 3XO vanta un equipaggiamento molto completo per il suo prezzo. Supponendo che arrivasse in Europa, cosa che non accadrà e che rimarrà in Australia, i 13.200 euro che costa la renderebbero un’opzione molto interessante tra le auto di piccole dimensioni. Un’impresa impossibile per i marchi cinesi, Dacia e persino per uno specialista in questa categoria come FIAT.