La Fiat 500 elettrica non vende nel 2023 ma la domanda potrebbe essere stabilizzata dall’imminente ingresso del modello nel mercato nordamericano.
Lo stabilimento di Mirafiori, situato nell’omonimo quartiere torinese, è stato inaugurato nel 1939 e oggi produce la Fiat 500 elettrica oltre che la maggior parte della gamma Maserati (crossover Levante, berline Quattroporte e Ghibli, auto sportive GranTurismo di nuova generazione). Qui si trova anche uno dei centri di ricerca e sviluppo della società Stellantis e si sta costruendo un innovativo “campus verde” per giovani ingegneri – la cui entrata in funzione è prevista per il 2025.
Lo scorso autunno la direzione dello stabilimento ha dovuto fermare temporaneamente i lavoratori a causa di una domanda non sufficientemente elevata per la Fiat 500 elettrica. Un altro stop, secondo Automotive News Europe, è previsto per il periodo dal 12 febbraio al 3 marzo, e riguarderà 1.250 lavoratori coinvolti nella produzione della Fiat 500e e 1.000 lavoratori che producono modelli Maserati.
Questa situazione preoccupa molto il sindacato, ma i suoi leader sperano in un nuovo programma per stimolare la domanda di auto elettriche da parte del governo italiano (il suo budget sarà di circa un miliardo di euro) e nell’imminente ingresso della Fiat 500 elettrica nel mercato nordamericano. Nel 2023, secondo Automotive News Europe, lo stabilimento di Mirafiori produrrà 77.000 esemplari di Fiat 500e invece dei 90.000 previsti.
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IL CROLLO DELLE VENDITE
Le vendite della Fiat 500 elettrica negli Stati Uniti inizieranno nel primo trimestre di quest’anno, il suo prezzo minimo qui sarà di 34.095 dollari compresa la consegna – è, per usare un eufemismo, costoso date le dimensioni modeste dell’auto e la piccola autonomia con una singola carica (240 km nel ciclo EPA).
Non è il primo anno che Fiat cerca di affermarsi in America, ma finora senza successo: l’anno scorso il marchio italiano ha venduto solo 605 veicoli negli Stati Uniti (per lo più crossover 500X), ovvero il 34% in meno rispetto alle vendite del 2022. È improbabile che una sola Fiat 500 elettrica possa raddrizzare la curva delle vendite; per questo sono necessari più nuovi modelli. Il limite attuale è probabilmente al livello del marchio Mini, le cui vendite negli Stati Uniti l’anno scorso hanno totalizzato 33.497 auto (+13,5% rispetto alle vendite del 2022).
Vorremmo aggiungere che molte grandi case automobilistiche stanno ora affrontando un rallentamento della domanda di auto elettriche: negli Stati Uniti, ad esempio, anche un successo apparentemente senza riserve come il Ford F-150 Lightning ha improvvisamente perso popolarità, e in Europa Volkswagen è entrata in modalità crisi – si prevede che i suoi dipendenti saranno licenziati in massa.