Crisi Nissan in arrivo un maxi taglio da 20.000 posti

Secondo quanto riferito, Nissan sta valutando la possibilità di tagliare 20.000 posti di lavoro su scala mondiale. La maggior parte dei tagli si localizzerà in Europa e nei mercati emergenti.

Il taglio riguarderà circa il 15% della forza lavoro globale della casa automobilistica, e fa parte del piano di ristrutturazione della Nissan, che sarà presto annunciato a causa del crollo delle vendite di automobili. La casa automobilistica giapponese ha detto l’anno scorso che avrebbe tagliato 12.500 posti di lavoro ma il peggioramento dello scenario ha portato ad una revisione.

Secondo un rapporto dell’agenzia di stampa giapponese Kyodo, Nissan vuole snellire le sue operazioni in tutto il mondo. L’azienda giapponese sta valutando misure chiudere definitivamente marchio Datsun, e lo stabilimento di Barcellona. In questo ultimo caso l’idea sarebbe produrre i modelli Renault nella fabbrica di Sunderland nel Regno Unito.

Nissan ridimensionerà le sue operazioni in Europa, concentrandosi su SUV e veicoli commerciali. Ciò significa anche che la linea di produzione della casa automobilistica diventerà più piccola, con l’eliminazione definitiva delle auto sportive a “basso volume di vendita” come la 370Z e la GT-R.

Anche prima della pandemia della Covid-19 Nissan, la terza casa automobilistica giapponese, soffriva per le basse vendite e i profitti in calo.

Il nuovo piano di ristrutturazione di Nissan si concentrerà sul rafforzamento dell’alleanza con Renault e Mitsubishi, con l’obiettivo di utilizzare in modo più efficiente le strutture regionali dell’Alleanza e i punti di forza di tutti e tre i partner.

Reuters riferisce che il management di Nissan è convinto che l’azienda debba diventare più piccola per sopravvivere. Si ragiona anche di un taglio di 1 milione di auto all’obiettivo di vendite annuali e maggiore attenzione ai mercati chiave come gli Stati Uniti e la Cina.

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