PROVA SU STRADA Skoda Kodiaq 2.0 Tdi 4X4 190CV spazio all’avventura

Perché rinunciare ad un bel weekend in montagna (magari sulla neve) se in famiglia siamo più di cinque?. Skoda Kodiaq è il suv da 7 posti che ci accompagna in tutte le condizioni climatiche.

In questa prova vi racconto come va su strada la 2.0 Tdi 190CV 4X4 in allestimento Style. Si tratta della top di gamma che da poco disponibile anche nella variante Scout che presenta un ancora più marcato istinto off-road con inserti color alluminio spazzolato nel frontale e nel retrotreno.

Le dimensioni di Skoda Kodiaq sono imponenti: larga 1.882 mm ( 2.087 mm a specchietti aperti) , alta 1.676 mm e lunga poco meno di 5 metri ( per l’esattezza 4.697 mm) . Il design fresco e dinamico dell’auto evita “l’effetto carroarmato” che spesso contraddistingue le vetture di questa taglia. Anteriormente spicca la calandra con la fanaleria full led che ne rappresenta il perfetto completamento. Non sfugge allo sguardo dei più attenti il radar che, posto sotto il logo frontale, fornisce tutte le rilevazioni ai tanti sistemi di sicurezza presenti a bordo e di cui vi dirò a breve. Grazie ai passaruota alti è possibile affrontare anche i percorsi sterrati più impegnativi. Nel retrotreno niente vistosi scarichi a vista ma tanta luce grazie ai fari led. Questi ultimi seguendo i movimenti dello sterzo illuminano anche i tornanti di montagna; molto valida la funzione di abbagliamento automatico che garantisce la massima potenza del fascio luminoso senza disturbare i veicoli che provengono in senso contrario.

Su strada il 2.0 Tdi da 190CV è un compagno di viaggio concreto e reattivo. La Kodiaq è scattante a semaforo verde e grazie al cambio 7 rapporti Dsg anche i viaggi più lunghi si trasformano in un piacere. Grazie ai suoi 140kW di potenza e 400Nm di coppia Kodiaq copre lo 0-100km/h in soli 8,6 secondi con un avelocità massima di 210km/h. Sul tema consumi è facile percorrere 15 o 16 km/l senza dover essere troppo accorti; indubbiamente pesa sul bilancio la trazione integrale. Quest’ultima smuove la Kodiaq anche sui terreni più impervi e per farsi un’idea di dove può arrivare questo suv basta fare una ricerca su you tube. La centralina elettronica gestisce la trazione integrale in modo intelligente distribuendo la motricità sulle ruote posteriori solo quando ve ne è effettiva necesssità.

Insomma Kodiaq si trova a proprio agio fuori città pur non disdegnando l’utilizzo urbano dove brilla per agilità e visibilità. Volendo si può optare per il 2.0 Tdi da 150CV o per il 1.4 o il 2.0 benzina Tsi.

All’interno Kodiaq è un tripudio di tecnologie e soluzioni davvero “simply clever”. Per fare degli esempi tutte le portiere presentano un paraurti a scomparsa che evita di rovinare la carrozzeria in caso vengano aperte con disattenzione, dal sedile del conducente si estrae un ombrello oppure una luce interna al bagagliaio è in una pratica torcia da estratte sempre carica e pronta all’uso.

La plancia è ampia e dominata dal sistema di infotainment con schermo da 9″. Manca ( a differenza della più piccola Karoq) il tachimetro digitale ma è comunque presente uno schermo a colori che riporta tutte le informazioni provenienti dall’infotainment. Questo si integra perfettamente nel design dell’auto grazie alla superficie esterna vetrata ed alla grande fluidità dell’interfaccia. Radio digitale, mappe, mirror view dello smartphone sono a portata di dita. Molto bello anche il rivestimento del vano portaoggetti situato davanti al passeggero anteriore che riprende il motivo geometrico che troviamo anche su pannelli porta. Sedili comodi ed avvolgenti presentano un rivestimento in pelle ed Alcantara che conferisce ulteriore ricercatezza all’abitacolo.

Capitolo a parte va dedicato al sistema audio. Sviluppato dai tecnici Harman in collaborazione con gli ingegneri Canton l’impianto di compone di 10 elementi; 4 altoparlanti da 20W, uno speaker integrato nella plancia da 25W, 4 altoparlanti da 45W dedicati ai bassi ed un subwoofer da 200W. Il totale dell’uscita audio generata è di 570 Watt cioè quanto basta per sentire la propria musica preferita con la giusta qualità ( e volendo potenza!).

La strumentazione è tutta a portata di mano e non c’è sovrabbondanza di tasti. Nel cano portaoggetti davanti alla leva del cambio troviamo inoltre un caricatore wireless per il nostro cellulare.

Numerosi i dispositivi di assistenza alla guida; lane assist ( l’auto monta un radar anteriore che corregge la traiettoria in caso di distrazione del conducente), blind spot assist (l’auto segnala veicoli in avvicinamento laterale), front assist (l’auto frena o debellata in caso di veicoli lenti in avvicinamento). Tutti i dispositivi di assistenza sono facilmente raggiungibili tramite un tasto dedicato che si trova sul volante. Non poteva mancare la retrocamera con park assist e, spendendo qualcosa in più, è possibile avere la visuale a 360° per conoscere tutti gli ostacoli che circondano l’auto.

Dietro si viaggia comodi con 5 posti veri e clima trizona. Non bisogna dimenticare che Kodiaq di posti ne ha 7. Gli ulteriori due sedili sono a scomparsa e si trovano nel bagagliaio. L’accesso è facilitato dal fatto che tutti i sedili posteriori sono indipendenti tra loro. Il vano bagagli ha una capacità di 720 litri in configurazione 5 posti che diventano ben 2.065 abbattendo i sedili posteriori. Passiamo al capitolo prezzi. Per portarsi a casa Skoda Kodiaq così come ve la ho raccontata un questa prova Servono poco più di 40.000 €. Tutto sommato un prezzo onesto considerate dimensioni, dotazioni e finiture. Kodiaq conferma che la grande crescita nel volume di vendita Skoda non è data solo dai prezzi di listino ma anche dalla notevole qualità complessiva. Insomma 7 posti come questi con tanto spazio anche per l’avventura non sono facili da trovare sul mercato.

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Antonio Elia Migliozzi
Antonio Elia Migliozzi
Giornalista iscritto all'ordine scrivo di auto per passione. Nel 2014 ho creato Autoprove.it, uno spazio nuovo per un racconto disintermediato attento alle verità, anche scomode, del settore Automotive. Per carità non amo le notizie strillate, ma ho il desiderio di non nascondere nulla anche quando significa far arrabbiare qualche ufficio stampa.
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