Dopo 50 anni addio al motore 5 cilindri di Audi

Una parte significativa della storia di Audi, anche nel campo dell’automobilismo, è legata ai motori a 5 cilindri. Si può dire che questi motori abbiano forgiato la fama e la reputazione di Audi, ma così è andata, e l’azienda non è interessata al loro ulteriore sviluppo.

Audi non ha inventato i motori a 5 cilindri (utilizzati nell’industria automobilistica dagli anni ’30), ma è riuscita a trarne grandi vantaggi. Il primo motore a 5 cilindri Audi è apparso nel 1976 sulla berlina Audi 100 della generazione C2: formalmente, quindi, l’anniversario sarà solo il prossimo anno, ma l’ufficio stampa Audi ha deciso di iniziare a festeggiarlo già questa settimana.

Il primo motore a 5 cilindri Audi era derivato dal motore a 4 cilindri EA827 e ricevette l’indice di fabbrica EA828. Sull’Audi 100 del 1976, con una cilindrata di 2144 cm3 e iniezione meccanica Bosch K-Jetronic, erogava 136 CV. Nel 1978 vide la luce un motore diesel aspirato a 5 cilindri da 2,0 litri con una potenza di 70 CV, mentre nel 1981, in occasione del suo ingresso nel mercato statunitense, debuttò la versione sovralimentata con una potenza di 87 CV.

IL MODELLO ICONICO

Il motore a benzina EA828 fu dotato per la prima volta di turbocompressore nel 1979: in questa versione fece il suo debutto sotto il cofano della berlina Audi 200 5T (che era, in sostanza, una versione migliorata dell’Audi 100 della generazione C2) e sviluppava una potenza di 170 CV, molto elevata per l’epoca. Sulla coupé Audi quattro, presentata nel 1980 e diventata in seguito leggendaria, la potenza del “turbo cinque” fu ulteriormente aumentata fino a 200 CV. Successivamente, sulla coupé Audi Sport quattro accorciata, fu portata a 306 CV.


Nel complesso, il modello sportivo quattro era considerato una svolta tecnica per Audi: questa vettura ha vinto il campionato mondiale di rally nel 1983 e nel 1984 nella classifica piloti, oltre ad aver conquistato due titoli nel campionato a squadre nel 1982 e nel 1984. Nel mostruoso gruppo B dei rally, l’Audi quattro coupé non aveva rivali all’inizio: la riccioluta Michelle Mouton al volante di questa vettura suscitava invidia e irritazione nei piloti delle auto più lente, come ad esempio Walter Röhrl. Nel 1986 il gruppo B fu abolito perché troppo pericoloso, ma l’Audi riuscì a ottenere tutto ciò che voleva: la fama sportiva aiutò a vendere auto stradali con motori a 5 cilindri.

Nel 1994 debuttò la famosa station wagon sportiva Audi Avant RS2, sviluppata da Audi in collaborazione con Porsche, con una versione da 2,2 litri del motore turbo a benzina a cinque cilindri con testata a 20 valvole che erogava 315 CV. Nel 1997 la produzione dell’intera famiglia di motori Audi a 5 cilindri, compresi quelli diesel, fu interrotta per lasciare il posto ai motori a V a 6 cilindri.
Nel 2009 il motore a benzina a 5 cilindri Audi è tornato, già nella sua versione moderna con indice di fabbrica EA855 e cilindrata di 2,5 litri. Il primo a montarlo è stato il coupé Audi TT RS (340 CV), nel 2011 è stato montato sulla hot hatch Audi RS Q3, nel 2013 sul crossover Audi RS Q3, dove la potenza è stata inizialmente ridotta a 310 CV, per poi essere aumentata a 367 CV nella versione top di gamma performance.
La versione attuale del “turbo cinque” EA855 evo è oggi installata solo sull’Audi RS 3 (400 CV, 500 Nm) e sul crossover Cupra Formentor VZ5 (390 CV, 480 Nm). Fino alla fine dello scorso anno, il motore EA855 era acquistato da Audi e montato sulle proprie auto sportive dalla società olandese Donkervoort, che lo ha potenziato fino a 500 CV e 640 Nm, mentre alcuni tuner riescono a ottenere dall’EA855 oltre 600 cavalli. Una delle caratteristiche principali di questa e delle versioni precedenti del “turbo cinque” Audi è il suono specifico dello scarico, determinato dall’ordine di funzionamento dei cilindri: 1-2-4-5-3.

Audi ha dichiarato che la storia del motore a 5 cilindri finirà molto probabilmente con l’entrata in vigore delle norme ambientali Euro 7, ovvero nel novembre 2027: sembra quindi che gli restino meno di due anni di vita, poiché adattare l’EA855 alla Euro 7 è troppo complicato e costoso. C’è, naturalmente, la possibilità che Audi, con il permesso della casa madre Volkswagen, cambi idea e decida di mantenere il “turbo cinque”, ma considerando che Audi e Volkswagen stanno attualmente attraversando insieme una grave crisi finanziaria e gestionale, riteniamo che questa possibilità sia irrisoria.

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