Nuova Mazda 2 2026: Vision X-Compact

Oltre alla Vision X-Coupe, Mazda ha presentato oggi al Japan Mobility Show (JMS) anche la Vision X-Compact.

Se la prima rappresenta una promettente rinascita delle iconiche auto sportive rotative della casa automobilistica, la seconda potrebbe essere un’anteprima della prossima Mazda 2, una sorpresa considerando che questo modello è stato trascurato per anni, tanto che l’azienda ha persino deciso di rimarchiare la Toyota Yaris.

Molto simile a una Fiat 500 alla Hiroshima, la Vision X-Compact è estremamente carina nella sua verniciatura rossa e, con una lunghezza di soli 3.825 mm, una larghezza di 1.795 mm e un’altezza di 1.470 mm (per non parlare di un passo di 2.515 mm), è persino più piccola dell’attuale Mazda 2.

Il design è molto arrotondato, una sorta di “mia prima Mazda 3”, con un cofano lungo e montanti posteriori spessi. La parte anteriore riprende il linguaggio stilistico Kodo evoluto della X-Coupe, con la stessa fascia in tinta con la carrozzeria e luci diurne verticali al posto della consueta griglia a cinque punti. I fari rotondi sono incastonati in profonde incisioni che fanno sembrare l’auto quasi truccata con l’eyeliner.

Il concept Mazda Vision X-Compact debutta a Tokyo: la Mazda 2 rivive con motore a benzina e stile funky

Nella parte posteriore, lo stile della X-Compact è più coerente rispetto a quello della sorella, con luci posteriori verticali a forma di “d” minuscola (o forse è una “b”?) che fiancheggiano un portellone convenzionale. Naturalmente, un’auto non è un’auto da esposizione senza alcuni tocchi fantasiosi, come ruote massicce, telecamere laterali sottili e una totale assenza di maniglie delle portiere.

LO STILE UNICO

All’interno, la X-Compact continua con la direzione minimalista e incentrata sul guidatore della X-Coupe, con un cruscotto semplificato e una console centrale ricoperta di rosso lucido. Questo stile si estende al volante a tre razze (qui con fondo piatto) e a una gustosa striscia rossa che attraversa l’abitacolo.

Davanti al guidatore si trova un intricato tachimetro e contagiri combinato (che indica la presenza di un motore a benzina) e quello che sembra un telefono montato proprio accanto ad esso per le indicazioni di navigazione. Mazda afferma che la X-Compact fonde un “modello digitale sensoriale umano” e un assistente AI generativo in grado di intrattenere conversazioni naturali e suggerire indicazioni stradali, trasformando l’auto in “un amico”.

Il concept Mazda Vision X-Compact debutta a Tokyo: la Mazda 2 rivive con motore a benzina e stile funky

A differenza della X-Coupe, non c’è nemmeno un accenno di informazioni tecniche sulla X-Compact. Tuttavia, dato il tema scelto da Mazda per la sua esposizione al JMS, l’azienda affermerà quasi certamente che l’auto funziona con carburante a emissioni zero prodotto da microalghe attraverso la tecnologia proprietaria Mazda Mobile Carbon Capture, come per gli altri suoi concept. È interessante notare che alcune scritte sul cruscotto indicano che anche la scocca in fibra di carbonio è stata realizzata con materiale a cattura di carbonio, il che potrebbe aprire la strada a future applicazioni innovative.

MOTORI E DATI TECNICI

Ci si aspetta che la versione di produzione utilizzi i nuovi motori Skyactiv-Z di Mazda. Questi motori sfruttano una gestione ultraprecisa per ottenere un rapporto aria-carburante stechiometrico, denominato Lambda:1, che garantisce una combustione pulita e completa, consentendo di soddisfare le normative Euro 7 e gli standard LEV IV della California. La casa automobilistica dovrebbe introdurre il motore nella nuova CX-5 alla fine del 2027, seguita dalla MX-5 di nuova generazione.

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