Hyundai Tucson PlugIn 2023: Prova su strada

Avevo già provato la Hyundai Tucson nella versione full Hybrid la ritrovo per questo test nella versione top di gamma ibrida plugin.

Le dimensioni restano le stesse larga 1 metro e 87 cm, lunga 4 m e 50 alta, 1 metro e 65 cm, la Hyundai Tucson non passa certo inosservata, nonostante il colore abbastanza sobrio di questo esemplare in prova in allestimento top di gamma Excellence.

Il frontale è dominato dalla griglia che si protende lateralmente e abbraccia i fari anteriori full led che presentano un motivo molto personale a diamante che quando spenti si integrano perfettamente con il design della vettura. Peccato che non si possano avere neanche optional i fari con tecnologia Matrix. La fiancata presenta una linea di cintura che sale molto verso il retro si congiunge al tetto che tende a scendere all’altezza dei sedili posteriori con un look da vero suv-coupé. All’altezza dei pannelli porta le linee sono decisamente marcate valorizzate dai generosi cerchi in lega da 19 pollici. Nella parte posteriore troviamo un generoso fanale a sviluppo orizzontale che per esigenze stilistiche costringe le frecce direzionali le luce di retromarcia e retronebbia a essere posizionati nella parte bassa del paraurti, nel quale trova posto un generoso estrattore e un doppio terminale di scarico

Hyundai Tucson PlugIn 2023: Prova su strada

HYUNDAI TUCSON SU STRADA

Sotto al cofano di questa Hyundai Tucson ibrida plugin il generoso motore da 265 CV di potenza e 350 Nm di coppia. 
Il segreto di questo motore ibrido è aver unito a un 1.6 Turbo benzina da 180 cavalli un motore elettrico da 91 cavalli, come sappiamo la somma non è numerica, ma il risultato è comunque interessante perché parliamo di 265 cavalli complessivi.

La vettura si rivela brillante scattando nello 0-100 in 8,2 secondi per arrivare poi una velocità di 191 km orari un risultato niente male, considerato che il peso complessivo non è proprio banale, siamo a quasi due tonnellate complice la presenza della batteria da 13,8 kWh che è montata sotto al piano di carico del bagagliaio ci permette 60 km di autonomia veri in 100% elettrico.

La dinamica di guida estremamente confortevole lo sterzo è sempre preciso e diretto o riduce il rollio che comunque si fa marcato in curva o il lavoro del cambio shift by Wire a 6 marce che permette di sfruttare la dinamicità della combinazione termico elettrico e che si abbina a un ottimo sistema di sospensioni a controllo elettronico. L’assorbimento è quindi ottimo anche sulle buche più profonde delle nostre città si viaggia nel massimo comfort.
I vantaggi di un ibrido ricaricabile sono importanti perché comunque in città non paghiamo le strisce blu accediamo alle ZTL. Ricordiamo che si paga il bollo esclusivamente sulla potenza sprigionata dal motore termico.

Come detto, a batteria completamente carica, riusciamo a percorrere circa 60 km in 100% elettrico il mio consiglio però è quello di sfruttare insieme il motore termico e motore elettrico per avere quindi vantaggi importanti anche su consumi ed emissioni. I consumi restano comunque buoni anche nel caso di batteria completamente scarica con la mia media nel circuito misto a 7 litri su 100 km.

La batteria di questo ibrido ricaricabile va a recuperare energia in fase di decelerazione e frenata ma chiaramente deve essere ricaricata e lo possiamo fare sia a casa a 2 kW, dove impiegheremo circa 4 ore, che alla colonnina da 7 kW dove impiegheremo circa due ore per una carica completa

Hyundai Tucson PlugIn 2023: Prova su strada

GLI INTERNI

A bordo Hyundai Tucson 2023 stupisce per la dotazione tecnologica, Abbiamo infatti un quadro strumenti completamente digitale da 10,25 pollici abbinato a un sistema di infotainment centrale anche lui da 10,25 pollici con Apple CarPlay e Android auto in questo caso, però serve il cavo.

Tanta la tecnologia con il sistema di infotainment di bordo che è connesso in rete, quindi ci permette di richiamare informazioni in tempo reale, come ad esempio il traffico, i distributori nei paraggi, ma anche informazioni più ludiche come il meteo o i risultati sportivi potendo anche effettuare aggiornamenti over the air quindi immediatamente da remoto. Peccato però per la plancia piena di tasti che complicano un po’ la fruibilità soprattutto perché si rischia di fare confusione tra le scorciatoie riservate al sistema infotainment e quelle per il climatizzatore automatico trizona
Su Hyundai Tucson c’è un serio problema di visibilità posteriore i montanti sono generosi il lunotto è contenuto e inclinato ci aiuta moltissimo l’ottimo sistema di telecamere a 360° che abbina a una telecamera frontale e due telecamere in corrispondenza degli specchietti laterali esterne e una retrocamera. Il sistema è peraltro visualizzabile attraverso il quadro strumenti basterà inserire la freccia direzionale per visualizzare la telecamera corrispondente relativa allo specchietto laterale esterno di riferimento.

Quanto ai sistemi di sicurezza e assistenza alla guida ADAS non manca la guida autonoma di secondo: tra i dispositivi troviamo il cruise control adattivo, la frenata automatica d’emergenza, il riconoscimento dei segnali stradali, il mantenimento attivo del centro corsia.

Il generoso passo di 2,68 permette di avere su Hyundai Tucson un’ottima abitabilità posteriore, è possibile avere il climatizzatore zona e si può peraltro regolare il sedile del passeggero anteriore direttamente dallo schienale e quindi espandere l’abitabilità senza doversi contorcere per aggiungere le leve di gestione del sedile. Bellissimo il tetto panoramico apribile nella sezione centrale che permette veramente di vivere un’esperienza di guida ancora più immersiva per tutti gli occupanti

Il bagagliaio di Hyundai Tucson effettivamente il generoso parliamo di 558 litri, perdiamo circa una cinquantina di litri per via dell’ingombro della batteria posizionata al di sotto del piano di carico me c’è una ottima modularità complice l’apertura elettrica del portellone. 
Capitolo prezzi. Quanto costa Hyundai Tucson il listino della versione plugin attacca circa 44.000€ ma ne servono però circa 51.000 per la vettura come la vedete allestita per questa prova su strada.

Antonio Elia Migliozzi
Antonio Elia Migliozzi
Giornalista iscritto all'ordine scrivo di auto per passione. Nel 2014 ho creato Autoprove.it, uno spazio nuovo per un racconto disintermediato attento alle verità, anche scomode, del settore Automotive. Per carità non amo le notizie strillate, ma ho il desiderio di non nascondere nulla anche quando significa far arrabbiare qualche ufficio stampa.
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