PROVA SU STRADA Maserati Levante GTS V8 530 CV, orgoglio italiano

Che i SUV siano sulla cresta dell’onda è fuor di dubbio. Basta dare uno sguardo ai listini dei costruttori per trovarne in tutte le taglie e salse. Da qualche anno anche Maserati ha deciso di dire la sua lanciando la Levante.

Per questa prova, però, sono in compagnia di una versione decisamente speciale ovvero la cattivissima GTS adornata dal bellissimo “blu emozione”. Il modello sportivo si contraddistingue per il poderoso motore V8 da 530 CV oltre che per una serie di soluzioni estetiche specifiche.

Il frontale propone una prominente griglia con listelli verticali che abbraccia i fari anteriori LED matrix. La Levante GTS sfoggia un paraurti dedicato con delle prese d’aria maggiorate per il sistema di raffreddamento. Una caratteristica dell’anteriore è sicuramente quella di essere si imponente ma al contempo “abbassare visivamente” le proporzioni della vettura. Certo la Levante resta massiccia con i suoi 2 metri di larghezza ed i 5 di lunghezza che fanno quasi sembrare piccoli i notevoli cerchi in lega bruniti da 20″. Il retro della GTS propone un ampio spoiler aperto e, nella parte bassa, troviamo l’estrattore che abbraccia quattro grandi terminali di scarico.

MASERATI LEVANTE GTS SU STRADA

Sotto il cofano della Maserati Levante GTS c’è un poderoso motore benzina di derivazione Ferrari. Il V8 3.8 da 530 CV regala prestazioni da sogno con una accelerazione nello 0-100 coperta in 4,3 secondi ed una velocità massima di 293 km/h. Numeri impressionanti che salgono ancora nel caso della Levante Trofeo che tira fuori, dallo stesso motore della GTS, ben 580 CV.

Il V8 è abbinato all’ottimo cambio automatico ZF ad 8 rapporti che, grazie alle palette al volante, permette di sfruttare a pieno l’enorme coppia da 730 Nm disponibile già a a 2.500 giri/ minuto. Su strada la Maserati Levante GTS morde l’asfalto grazie al sistema a trazione integrale migliorato dal differenziale autobloccante a slittamento limitato che ripartisce la coppia al 50% tra i due assi. Grande lavoro in curva del torque vectoring che, frenando le ruote interne, porta la coppia a quelle esterne per migliorare notevolmente la tenuta.

Per mettere in secondo piano le oltre 2 tonnellate della vettura, basta premere l’acceleratore. Il sistema IVC riduce il sottosterzo tipico dei SUV rendendo la Levante GTS sempre precisa e prevedibile. Il baricentro resta alto ma scomporre l’auto significa davvero correre qualche rischio di troppo. Molto valido il sistema frenante Brembo con un monoblocco in alluminio a 6 pistoncini all’anteriore da 380 mm mentre nel retro abbiamo dischi forati e ventilati da 330 mm.

Maserati Levante GTS presenta inoltre un sistema di sospensioni pneumatiche che ci permettono di settare al meglio la sua risposta in ogni situazione. Va detto che, in modalità sport ed a velocità elevate, Levante regola automaticamente la sua altezza rispetto al terreno per garantire la massima aerodinamicità. Se la tenuta è impeccabile il suono del motore è semplicemente incredibile. Il V8 ruggisce famelico e lo scarico a quattro terminali trasforma il viaggio in una sinfonia.

Sebbene Levante GTS non sia un’auto che si sceglie per i consumi, ve li racconto comunque premettendo che il V8 fa sentire, e non poco, la sua presenza. Nel circuito misto, il mio miglio dato è di 18 l/100 km e questo significa percorrere circa 5 km con un litro di benzina.

GLI INTERNI

Maserati è da sempre sinonimo di eleganza italiana. Levante GTS non fa eccezione e propone un raffinato interno in pelle chiara con la possibilità di avere il cielo e i montanti interamente rivestiti in Alcantara. Al centro della plancia troviamo il sistema di infotainment con schermo da 8,4″ circondato dalle bocchette del clima disposte verticalemente. I tasti fisici sono pochi ma ho apprezzato il fatto che siano rimasti quelli per la gestione del climatizzatore.

Il volante è rivestito in pelle ma, come le palette per la gestione del cambio, può essere impreziosito da inserti in fibra di carbonio. Resta il tachimetro analogico anche se troviamo al centro un grande schermo a colori che agevola l’accesso a tutte le principali funzioni dell’auto. Impressiona il livello delle finiture con un tunnel centrale rivestito interamente in fibra di carbonio che ritroviamo ad impreziosire i pannelli porta. Il sistema di infotainment è di facile gestione e supporta il mirroring apple e android. Una pecca è sicuramente l’attivazione un po’ macchinosa di alcune funzioni ma ricordiamoci che se non vogliamo usare il touch nel tunnel centrale trova posto un rotore dedicato.

Ottima l’abitabilità anche nella seconda fila di sedili dove non manca spazio per le gambe e la testa degli occupanti. Per chi siede dietro sono presenti le bocchette del clima e volendo si possono anche avere i comandi per un sistema di climatizzazione che diventa così quadrizona. Il bagagliaio ha una capienza di di 580 litri che diventano 1625 abbattendo gli schienali dei sedili posteriori.

Il listino della Maserati Levante GTS parte da 139.600 euro ai quali vanno aggiunti i vari optional presenti a bordo dell’auto in prova. In particolare vi consiglio di scegliere il Driver Assistance Package che, per circa 3.000 euro, vi permette di avere a bordo tantissimi ADAS tra cui il cruise control adattivo, l’avviso di abbandono involontario di corsia, la frenata automatica d’emergenza ed il riconoscimento dei segnali stradali e dei dei pedoni. Tra le dotazioni opzionali anche il cielo in Alcantara e l’impianto audio Bowers e Wilkins che per 976 euro porta in auto un sistema da ben 1280 W.

In chiusura una piccola grande riflessione sull’importanza dell’italianità in auto. Quando si parla di cucina, moda, viaggi l’italianità è un valore aggiunto di indiscusso pregio eppure il Made in Italy nel campo dell’automotive è considerato da alcuni qualcosa da cui fuggire. Ai pochi detrattori dico salite a bordo di certe auto perché fidatevi le emozioni, quelle vere, non faticheranno ad assalirvi!.


Antonio Elia Migliozzi
Antonio Elia Migliozzi
Giornalista iscritto all'ordine scrivo di auto per passione. Nel 2014 ho creato Autoprove.it, uno spazio nuovo per un racconto disintermediato attento alle verità, anche scomode, del settore Automotive. Per carità non amo le notizie strillate, ma ho il desiderio di non nascondere nulla anche quando significa far arrabbiare qualche ufficio stampa.
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