Cina contro Europa: dazi del 25% sulle Auto

La Cina ha minacciato di aumentare temporaneamente le tariffe sulle auto di grossa cilindrata – comprese quelle provenienti dall’Unione Europea (UE) – in risposta al tentativo dell’Occidente di limitare l’importazione di veicoli elettrici di marca cinese. È quanto emerge da una dichiarazione pubblicata su X (ex Twitter) dalla Camera di commercio cinese presso l’UE (CCCEU).

“La Camera ha notato che Liu Bin, esperto capo del China Automotive Technology and Research Centre e vicedirettore del China Automotive Strategy and Policy Research Centre, ha suggerito in un’intervista esclusiva al Global Times che la Cina potrebbe aumentare il suo dazio temporaneo sui veicoli di grossa cilindrata importati fino a un massimo del 25%”, si legge nel comunicato. L’attuale tariffa imposta è del 15%.

L’adeguamento proposto al 25%, indicato nella dichiarazione del 21 maggio 2024, sarebbe in linea con i regolamenti dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e riguarderebbe le berline e i SUV a benzina con cilindrata superiore a 2,5 litri.

La risposta della Cina fa seguito alla decisione degli Stati Uniti di aumentare le tariffe sui veicoli elettrici made-in-China dal 25% al 100%.

Il prossimo mese, il 4 luglio, anche l’Unione Europea dovrebbe aumentare i dazi all’importazione – attualmente al 10% – sui veicoli elettrici cinesi, dopo che lo scorso anno il Belgio ha avviato un’indagine sui sussidi cinesi alle auto elettriche, ritenuti pratiche sleali nei confronti delle case automobilistiche europee.

La Cina minaccia di aumentare le tariffe su berline e SUV di grossa cilindrata fino al 25% in risposta alle azioni di Stati Uniti e Unione Europea.

CINA CONTRO EUROPA

In una dichiarazione più recente del 3 giugno 2024, il ministro del Commercio cinese, Wang Wentao, ha affermato che l’indagine antisovvenzioni dell’UE sui veicoli elettrici cinesi, il “Regolamento sulle sovvenzioni estere” (FSR) applicato il 12 luglio 2023 e lo “Strumento per gli appalti internazionali” (IPI) entrato in vigore il 29 agosto 2022 rappresentano le “tre frecce” del protezionismo che l’UE ha scagliato contro la Cina.

In precedenza, il 31 maggio 2024, la CCCEU ha pubblicato un estratto di una conferenza stampa in cui Mao Ning, vicedirettore del Dipartimento dell’Informazione del Ministero degli Affari Esteri cinese, ha dichiarato: “La Cina ha dichiarato più volte la sua posizione sull’indagine antisovvenzioni dell’UE sulle importazioni di veicoli elettrici dalla Cina”.

“Lasciatemi dire che la natura dell’indagine è protezionistica. L’indagine riguarda molte pratiche che sono semplicemente ingiustificabili e incoerenti con le regole e l’accusa dell’UE di cosiddetti sussidi alla Cina è insostenibile”, ha proseguito il Commissario, aggiungendo che “la Cina non resterà a guardare” e adotterà le misure necessarie per salvaguardare i propri diritti e interessi legittimi.

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