Addio alla Fabbrica di Fiat 500 e Panda in Polonia

La Polonia è una delle roccaforti europee per i produttori di automobili. Stellantis ha due stabilimenti di produzione nel Paese, ma ha già confermato che uno chiuderà entro la fine del 2024. Lo stabilimento di Bielsko Biala sarà chiuso, lasciando solo quello di Tychy, dove viene prodotto il trio di B-SUV FIAT, Jeep e Alfa Romeo.
Si tratta di uno degli impianti di produzione di Stellantis più longevi in Europa, ma è anche poco conosciuto. Lo stabilimento di Bielsko Biala è stato fondamentale per la strategia di auto economiche per eccellenza del marchio torinese, aprendo le porte negli anni ’70 per ospitare la produzione della FIAT 126, ma anche di altri modelli come Cinquecento, UNO, Sienna, Palio e Palio Weekend, Seicento, Panda e la 500 dai primi anni 2000.
I giorni dell’ex stabilimento FIAT Auto Poland, come è noto, sono più che contati. Stellantis ha confermato a uno dei sindacati una notizia che si sapeva da tempo ma che il colosso franco-italiano ha tenuto per sé: è arrivato il momento di renderla pubblica, anche se l’azienda non l’ha fatto, informazione che è stata ripresa dall’agenzia di stampa italiana.
Wanda Struzyk, presidente del sindacato Solidarnosc, ha annunciato che la fabbrica polacca chiuderà definitivamente i battenti alla fine del 2024. “È la notizia che temevamo da tempo e ieri, su nostra richiesta, è stata confermata”, ha dichiarato Struzyk, imputando la decisione alla “rinascita automobilistica della Polonia e alla sua crescita nel mercato libero europeo e globale”.

ADDIO ALLA STORICA FABBRICA

Stellantis prevede di trasferire alcuni dei 486 lavoratori della fabbrica, che solo quattro anni fa contava 2.500 dipendenti, nello stabilimento di Tychy, a soli 40 chilometri di distanza. La fabbrica dove vengono costruite la Jeep Avenger e la FIAT 600 avrà bisogno di più personale non appena il modello mancante, la nuova Alfa Romeo Milano, verrà aggiunto tra qualche mese. Tre piccoli SUV, tutti ibridi ed elettrici, che non offrono motori diesel come il 1.3 Multijet che è stato prodotto negli ultimi anni in questo stabilimento polacco.
Per Stellantis, la chiusura di questo impianto è fondamentale per la sua strategia, soprattutto per ridurre gli enormi costi fissi di manutenzione di una struttura che è stata dedicata solo alla produzione del motore diesel di cui sopra. Un blocco che ha alimentato migliaia di unità dei principali marchi italiani, Suzuki e anche GM, ma che è stato gradualmente eliminato alcuni anni fa e sostituito da motori ibridi di bassa cilindrata e ad alta efficienza.

Redazionehttp://AUTOPROVE.it
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