Nel 2018 Ferrari ha annunciato che stava lavorando a un crossover chiamato Purosangue.
Il nome è stata una scelta logica per il marchio in quanto il loro logo rappresenta un cavallino rampante. C’è solo un problema, il nome Purosangue è già registrato.
Secondo il Financial Times Ferrari è in causa contro la Purosangue Foundation, un gruppo antidoping attivo dal 2011.
Sebbene la Purosangue Foundation non sia un nome familiare, gli attivisti hanno collaborato con Adidas ad una gamma di abbigliamento che include di tutto, dagli zaini alle calzature. Ciò potrebbe rendere la battaglia legale della Ferrari in salita visto che la fondazione non sta arretrando di un centimetro.
La causa è in corso ed arriverà in tribunale il 5 marzo prossimo.
L’avvocato della fondazione ha detto che la battaglia legale è da “Davide contro Golia” e ha respinto l’affermazione secondo cui il nome Purosangue non è stato costantemente utilizzato. Il fondatore dell’ente benefico, Max Monteforte, si dice turbato e ha detto al Financial Times che si tratt di una “ingiustizia”. “Perché dovremmo rinunciare alla nostra identità? Avrebbero dovuto controllare prima.”
Proprio l’anno scorso, la casa automobilistica ha minacciato di citare in giudizio il proprietario di una Superfast 812 dopo aver pubblicato una foto delle scarpe della sua azienda sul retro dell’auto. Gli avvocati della Ferrari hanno accusato apertamente lo stilista Philipp Plein di “appropriarsi illegalmente del marchio” e di vivere uno “stile di vita totalmente incompatibile con il marchio Ferrari”.
Per quanto riguarda il crossover Ferrari Purosangue, sarà svelato il prossimo anno ed utilizzerà una versione modificata della piattaforma della coupé Roma. La società non ha parlato molto del modello, ma le fonti suggeriscono che potrebbe avere un propulsore ibrido plug-in.