Fiat Chrysler sta pagherà una maxi multa da 40 milioni di dollari alle autorità di regolamentazione del mercato americano. La casa automobilistica ha indotto in errore gli investitori sopravvalutando il numero di vendite mensili per ben cinque anni.
La società ha gonfiato le vendite pagando i rivenditori per segnalare numeri falsi dal 2012 al 2016. Questo è quanto emerso dalla denuncia delle Autorità Usa.
Fiat Chrysler ha accettato di pagare la sanzione civile e di attenersi alle norme antifrode. La casa automobilistica non ha ammesso o smentito le accuse dell’agenzia, ha affermato la nota.
“Questo caso sottolinea la necessità per le aziende di rivelare in modo veritiero i loro indicatori chiave di prestazione”, ha dichiarato Antonia Chion, direttore associato della divisione di controllo della SEC. La dirigente ha osservato che i dati sulle vendite di nuovi veicoli forniscono agli investitori una visione della domanda di prodotti di una casa automobilistica, una chiave per valutare le prestazioni dell’azienda.
Fiat Chrysler ha dichiarato di aver rivisto e perfezionato le sue procedure di rendicontazione delle vendite. Fca ha chiarito che la multa non avrà un impatto sul suo bilancio.
Quando la società ha rivelato lo schema di vendita nel 2016, ha affermato di avere uno stock “riservato” di automobili che erano state spedite a grandi acquirenti di flotte come società di autonoleggio ma non registrate come vendite.
La SEC ha detto che la casa automobilistica ha chiesto ai dipendenti di truccare i numeri perché altrimenti avrenbe mancato i suoi obiettivi di vendita.
Fiat Chrysler ha dichiarato che ora registra le vendite non appena i veicoli vengono spediti ai clienti. Ha inoltre preso provvedimenti per garantire che una vendita non venga conteggiata nella performance complessiva quando l’affare non va in porto perché l’acquirente ha ritirato l’interesse all’acquisto della nuova auto.