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Volkswagen salva la fabbrica di Dresda

La fabbrica di vetro di Dresda era uno dei tanti progetti ambiziosi di Ferdinand Piëch, capo architetto dell’impero Volkswagen.

Fu costruita con l’obiettivo di produrre la berlina di punta della Volkswagen, la Phaeton: l’idea era che il nastro trasportatore fosse visibile attraverso le pareti trasparenti direttamente dalla strada e che fosse possibile osservare per ore le maestose Phaeton che vi scorrevano sopra. In sostanza, la Manifattura di Vetro è un complesso produttivo-espositivo, non progettato per grandi volumi di produzione, ma pensato per l’effetto esterno, i turisti e l’attrazione di nuovi clienti.

La fabbrica di vetro è stata inaugurata nel 2002 ed è diventata una delle attrazioni architettoniche moderne di Dresda, nonostante molti abitanti della città fossero contrari alla sua costruzione.
Volkswagen non ha reso pubblica la capacità produttiva dello stabilimento di Dresda, ma nei documenti di progetto è indicata la cifra di 37.500 auto all’anno, che non è mai stata raggiunta, nonostante per un certo periodo qui, insieme alla Phaeton, sia stata prodotta anche la berlina Bentley Flying Spur, poiché lo stabilimento Bentley di Crewe (Regno Unito) non riusciva a far fronte agli ordini.

LA SCOLTA ORGANIZZATIVA

Dopo la fine della produzione della Volkswagen Phaeton nel 2016, la fabbrica di vetro di Dresda è diventata il centro simbolico dell’elettrificazione e della digitalizzazione di Volkswagen: qui è stata avviata l’assemblaggio delle versioni elettriche della Golf hatchback e nel 2021 è entrata in produzione la Volkswagen ID.3, anche se la base produttiva per questo modello è attualmente lo stabilimento di Zwickau e nei prossimi anni la produzione della ID.3 sarà trasferita allo stabilimento principale della Volkswagen a Wolfsburg.

Alla fine dello scorso anno Volkswagen ha concluso con i sindacati un accordo di compromesso anticrisi, in base al quale sono stati licenziati 35.000 lavoratori, ma Volkswagen si è impegnata a non chiudere nessuno degli stabilimenti attivi in Germania. L’accordo prevedeva tuttavia l’interruzione della produzione di automobili nello stabilimento di Dresda alla fine del 2025, dopodiché Volkswagen avrebbe dovuto trovare una nuova destinazione d’uso per questo sito.
Il 2025 sta volgendo al termine, ma Volkswagen non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale sul destino della Steklennaya Manufaktura. Il quotidiano economico tedesco Handelsblatt, citando fonti informate, ha riferito ieri che quest’anno lo stabilimento di Dresda ha prodotto solo circa 6000 auto, tra cui la versione speciale Fire+Ice della berlina sportiva Volkswagen ID.3 GTX, ma questo è tutto: nei prossimi giorni la fabbrica di vetro cesserà di esistere come stabilimento.

Cosa succederà ora? Secondo Handelsblatt, Volkswagen, il governo della Sassonia e l’Università Tecnica di Dresda hanno raggiunto un accordo preliminare secondo cui la fabbrica di vetro diventerà un centro innovativo multidisciplinare che collaborerà con l’Università Tecnica di Dresda e promuoverà lo sviluppo di start-up nei settori della microelettronica, della robotica, intelligenza artificiale, tecnologie ecologiche avanzate, economia a ciclo chiuso, ecc.

L’Università Tecnica di Dresda, finanziata dal governo della Sassonia, affitterà parte dei locali dell’ex stabilimento, il che significa che, in sostanza, un’impresa non redditizia passerà a un finanziamento statale parziale, e ora si sta negoziando quale sarà la partecipazione della filiale sassone della Volkswagen all’analogo di Dresda di “Skolkovo“. I negoziatori della Volkswagen fanno chiaramente capire che, tutto sommato, non sono interessati a tutte queste innovazioni degli studenti, ma l’azienda è pronta a stanziare 1,5 milioni di euro all’anno per finanziare la futura roccaforte dell’innovazione, il che è chiaramente insufficiente, poiché il costo una tantum della trasformazione è stimato in circa 50 milioni di euro, e poi tutta questa attività dovrà anche essere mantenuta. A proposito, Volkswagen spendeva circa 60 milioni di euro all’anno per il mantenimento della Manifattura di Vetro.

Si prevede che il centro di innovazione sul sito dello stabilimento rimarrà in funzione almeno fino al 2030, dopodiché Volkswagen potrà liberarsi dell’onere della sua manutenzione, mentre il destino dell’ex stabilimento dopo il 2030 sarà probabilmente deciso dai funzionari sassoni. I

lavoratori rimasti nello stabilimento (circa 250 persone) saranno in parte distribuiti in altre aziende Volkswagen, in parte rimarranno a Dresda come tecnici con un nuovo profilo professionale e in parte andranno in pensione.

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