La domanda di veicoli elettrici è talmente bassa che persino BYD, leader di mercato, ha dovuto inserire un motore a benzina in uno dei suoi SUV elettrici più popolari per rilanciare le vendite.
Quella che vedete è la prima foto ufficiale dell’Atto 2 DM-i, una versione ibrida plug-in del crossover del segmento B che sarà presto in vendita in Europa.
I dettagli sono ancora scarsi, ma la casa automobilistica cinese ha confermato due varianti, ciascuna con potenze, dimensioni delle batterie e autonomie diverse. Nella versione top di gamma, la DM-i offrirà fino a 90 km di autonomia elettrica secondo il ciclo WLTP, che si traduce in un’autonomia totale di 1.020 km.
In confronto, l’Atto 2 elettrica ha un’autonomia totale media di 345 km nel ciclo WLTP grazie alla sua batteria Blade al litio ferro fosfato (LFP) da 51,13 kWh. Il Regno Unito, tuttavia, offre un’opzione più grande da 64,8 kWh che può percorrere 430 km con una singola ricarica.
DATI TECNICI E MOTORI
Ci si aspetta che l’auto condivida il suo propulsore Dual Mode-Intelligent, orientato all’efficienza, con la Seal 6 DM-i (da non confondere con la Seal 6 EV venduta qui, che non ha alcuna relazione con essa), composto da un motore a quattro cilindri da 1,5 litri ad aspirazione naturale con ciclo Atkinson e da un motore elettrico anteriore. Nella berlina/station wagon, il modello base produce fino a 184 CV (135 kW) ed è abbinato a una batteria LFP da 10,08 kWh, mentre il modello di punta abbina un motore più potente da 212 CV (156 kW) a un pacco LFP da 19 kWh.
A giudicare dall’unica immagine fornita, non è cambiato molto rispetto alla versione puramente elettrica, fatta eccezione per l’ovvio tappo del serbatoio della benzina sul parafango posteriore sinistro. L’aggiunta di un motore a combustione ha reso necessario l’installazione di una presa d’aria centrale più grande che elimina la striscia di colore della carrozzeria a forma di U rovesciata dell’EV, e c’è un design diverso per i cerchi in lega grigi da 17 pollici.
La BYD Atto 2 DM-i farà il suo debutto mondiale in Lussemburgo all’evento Fleet Europe Days questa settimana, mentre la stampa europea potrà vedere da vicino l’auto a novembre. Gli ordini saranno aperti subito dopo, con le consegne che inizieranno nel primo trimestre del 2026.

