Il governo italiano ha lanciato un generoso programma di incentivi per la vendita di auto elettriche, grazie al quale è possibile risparmiare fino a 11.000 euro sull’acquisto, ma è necessario rottamare la propria vecchia auto.
Le autorità dei principali paesi europei continuano a sostenere che il futuro è delle auto elettriche e cercano di convincere il maggior numero possibile di persone a passare a questo tipo di veicoli. Per il consumatore finale questo si traduce talvolta in sussidi molto generosi: ricordo che ai tempi di Angela Merkel, fervente sostenitrice della politica “verde”, in Germania era possibile risparmiare fino a 9000 euro acquistando una nuova “elettrica”, ma il governo italiano guidato dall’energica Giorgia Meloni ha superato in questo senso la rispettabile Frau tedesca.
Oggi in Italia è entrato in vigore un nuovo programma di incentivazione delle vendite di auto elettriche in combinazione con lo smaltimento delle vecchie auto “a combustibile fossile”. Funziona così: è necessario consegnare alla rottamazione un’auto di proprietà da almeno sei mesi con motore a combustione interna conforme alla norma ambientale Euro 5 e scegliere di acquistare un’auto elettrica della stessa classe con un prezzo fino a 42.700 euro (tasse e optional inclusi), per ottenere un bonus statale di 11.000 euro. Ma ci sono anche altre restrizioni: possono richiedere il bonus di 11.000 euro solo i residenti di città con una popolazione di almeno 50.000 abitanti che guadagnano non più di 30.000 euro all’anno. I residenti delle stesse città che guadagnano da 30.000 a 40.000 euro all’anno, partecipando al programma, riceveranno un bonus di 9.000 euro, che non è poco. Il nuovo veicolo elettrico deve essere di proprietà per almeno due anni: si tratta di una sorta di protezione dagli speculatori.
Il budget complessivo del programma è di 597 milioni di euro e, una volta esaurito, la distribuzione dei bonus cesserà. I venditori italiani di auto elettriche stanno già esortando i clienti ad affrettarsi ad acquistare, poiché “i soldi non bastano per tutti”. Secondo i calcoli della rivista economica Automotive News Europe, il volume del budget consentirà di vendere con sconti folli circa 60.000 auto elettriche, mentre da gennaio ad agosto di quest’anno in Italia, secondo i dati dell’ACEA, sono state immatricolate 53.887 nuove auto elettriche (+28,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).
LE AUTO ELETTRICHE
Nonostante l’aumento delle vendite di auto elettriche, l’Italia è ancora in ritardo rispetto all’Unione Europea nel processo di “ecologizzazione” del parco auto: la quota di auto elettriche nelle vendite di auto nuove nell’UE è attualmente del 15,8%, mentre in Italia è solo del 5,2%, quindi il governo italiano ha deciso di accelerare.
Grazie al nuovo programma statale, le auto elettriche più economiche in vendita in Italia hanno ora un prezzo temporaneo pari a quello delle biciclette di alta gamma. Ad esempio, la cross-hatchback Dacia Spring di produzione cinese può essere acquistata a soli 3900 euro, mentre il suo prezzo pieno è di 17 900 euro: lo sconto è composto da un bonus statale di 11.000 euro e da uno sconto di rottamazione del Gruppo Renault di 3.000 euro: l’importante è rottamare una vecchia auto con motore a combustione interna che soddisfi i requisiti.
Allo stesso modo, per soli 4900 euro è possibile acquistare la hatchback elettrica cinese Leapmotor T03: il prezzo tiene conto del bonus statale e dello sconto di rottamazione Stellantis (ricordiamo che la società Stellantis rappresenta gli interessi della società Leapmotor al di fuori della Cina). Gli altri produttori di automobili non hanno fretta di offrire i propri sconti per lo smaltimento, ma anche solo con il programma statale in Italia è possibile acquistare una nuova “elettrica” a un prezzo molto vantaggioso.