Hyundai è da tempo all’avanguardia nel settore dei veicoli elettrici, ma sorprendentemente non ha ancora un’offerta competitiva in Cina, dove la domanda di veicoli elettrici è aumentata vertiginosamente. Fino ad ora, almeno: ecco Hyundai Elexio, un nuovo SUV del segmento C che sarà prodotto a Pechino dal partner BAIC, con lancio previsto per settembre.
La Hyundai Elexio sarà costruito sulla stessa piattaforma modulare globale elettrica (E-GMP) delle Ioniq 5, 6 e 9, ma dato che è stato progettato specificamente per il Regno di Mezzo, Hyundai ha abbandonato alcune delle caratteristiche distintive di quelle auto, in particolare il loro linguaggio stilistico pixelato.
Ciò non significa che l’Elexio abbia un aspetto noioso. Infatti, con il suo assetto verticale, il parabrezza avvolgente e il montante C e lo spoiler posteriore grigi a contrasto, che combinati sembrano una sorta di gigantesca maniglia di sostegno, l’auto ha un aspetto distintivo.
Tra le caratteristiche principali figurano le otto luci diurne quadrate (un numero fortunato per i cinesi) intorno ai fari proiettori, i muscolosi parafanghi anteriori e posteriori, i passaruota squadrati e i rivestimenti delle portiere neri che conducono alle ruote posteriori e al paraurti. Hyundai non ha eliminato del tutto il motivo a pixel dei suoi modelli Ioniq, che appare sulla barra luminosa anteriore a tutta larghezza e sui fanali posteriori a forma di U.

INTERNI E TECNOLOGIE
Ma è all’interno che Hyundai si è davvero discostata dai suoi modelli globali. In netto contrasto con la sua precedente promessa, l’azienda ha eliminato praticamente tutti i pulsanti fisici dall’abitacolo, spostando i comandi dell’aria condizionata e di altre funzioni sull’enorme display widescreen da 27 pollici.
Questo touchscreen continuo si estende dal centro al lato passeggero e funziona con l’ultimo chip Qualcomm Snapdragon 8295, consentendo agli utenti di accedere alle mappe AutoNavi, utilizzare l’intelligenza artificiale generativa, cantare al karaoke e persino guardare i video di Douyin (la versione cinese di TikTok). Nel frattempo, il conducente ha davanti a sé un volante a tre razze ripreso dalla Santa Fe, sebbene con i quattro punti illuminati dei modelli Ioniq e un bordo superiore e inferiore appiattito.
Quest’ultimo consente agli utenti di vedere meglio il display head-up al posto del tradizionale quadro strumenti, proiettato su una parte oscurata del parabrezza in modo simile allo Xiaomi YU7 e ai prossimi veicoli elettrici Neue Klasse di BMW. Hyundai promette anche non meno di 29 vani portaoggetti e due caricatori wireless Qi (anche questi derivati dalla Santa Fe), oltre alla tecnologia di guida semi-autonoma di livello 2 di Haomo.AI.
Passiamo ora alle specifiche tecniche: l’Elexio dovrebbe avere un’autonomia prevista di oltre 700 km, anche se questa cifra è quasi certamente basata sul ciclo CLTC cinese, piuttosto permissivo. Hyundai afferma che l’auto sarà in grado di ricaricarsi dal 30 all’80% con un caricatore rapido CC in 27 minuti, il che sembra un po’ lento rispetto agli standard abituali dell’azienda (la Ioniq 6, ad esempio, può ricaricarsi dal 10 all’80% in soli 18 minuti), suggerendo che il crossover non utilizzerà l’architettura elettrica a 800 volt delle sue sorelle.
Finora Hyundai non ha rilasciato alcun dato sulla potenza dell’Elexio, ma Autohome riferisce che un documento depositato presso il Ministero dell’Industria e dell’Information Technology (MIIT) indica una potenza massima di 218 CV (160 kW), leggermente superiore a quella della BYD Atto 3. Infatti, la ricarica più lenta e le dimensioni di 4.615 mm di lunghezza, 1.875 mm di larghezza e 1.675 mm di altezza (con un passo di 2.750 mm) suggeriscono che l’Elexio competerà direttamente con il popolare SUV elettrico di medie dimensioni di BYD.