Maserati può vantare un ricco patrimonio e un marchio iconico, ma in termini di vendite e redditività è uno degli anelli più deboli del gruppo Stellantis, ed è un eufemismo. Basti pensare che ha una gamma più ampia di Dodge, Chrysler e Alfa Romeo messe insieme, eppure le sue vendite sono davvero patetiche.
Mentre Maserati lotta per rimettersi in carreggiata, sta cercando di unire le forze con la sua sorella italiana, Alfa Romeo, nella speranza di ottenere un’ancora di salvezza tanto necessaria.
Santo Filici, amministratore delegato di Alfa Romeo e Maserati, ha dichiarato ai media australiani che i due storici marchi italiani potrebbero unire le forze nel tentativo di ridurre i costi e snellire le operazioni. Una proposta formale sarà sottoposta all’approvazione del nuovo amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, subito dopo il suo insediamento.
Secondo il media australiano Drive, Filici ha dichiarato: “Avremo il nuovo amministratore delegato il 23 giugno. Ci sarà un annuncio per definire l’allineamento con lui. Poi andremo avanti con la presentazione del piano strategico di Alfa Romeo e Maserati, trovando insieme le sinergie dove possibile”.
E ha aggiunto: “Naturalmente, stiamo toccando lo sviluppo dei veicoli. È uno dei pilastri del piano che stiamo per chiudere. Di sicuro, stiamo toccando anche altri pilastri… cioè la struttura organizzativa, l’impronta della nostra rete di concessionari, e stiamo considerando i nostri stabilimenti qui in Italia. C’è un grosso lavoro da fare. Chiuderemo questo piano”.
Sebbene la proposta si fermi ad una fusione su larga scala, è probabile che intensifichi la condivisione di piattaforme e componenti tra i due marchi in segmenti di mercato che si sovrappongono. L’intenzione è che Maserati e Alfa Romeo mantengano le proprie identità e posizioni di mercato distinte sotto l’ombrello di Stellantis.
IL PATTO MASERATI ALFA
Naturalmente non si tratta di una novità assoluta, visto che la Maserati GranTurismo, la GranCabrio e la Grecale montano una versione modificata della piattaforma Alfa Romeo Giorgio, su cui poggiano le uscenti Giulia e Stelvio. D’altra parte, l’Alfa Romeo 33 Stradale in edizione limitata è essenzialmente una supercar Maserati MC20 rielaborata con alcuni tocchi personalizzati agli esterni e agli interni.
La Maserati, in particolare, ha avuto un periodo difficile. Le sue vendite globali sono crollate della metà, scendendo ad appena 11.300 unità, nonostante una gamma relativamente nuova. Il marchio ha anche dovuto cancellare la MC20 Folgore, completamente elettrica, e il ritorno della berlina Quattroporte è stato ritardato ancora una volta.
L’Alfa Romeo non è messa molto meglio. Pur avendo raggiunto le 62.000 vendite nel 2024, questi numeri sono ancora inferiori alle aspettative. La Junior promette bene, ma il Tonale è una delusione. A peggiorare le cose, l’Alfa ha recentemente abbandonato il suo progetto di diventare completamente elettrica, il che ha portato a ritardi nel lancio delle nuove Stelvio e Giulia. Questi modelli, già vecchi di una decina d’anni, dovranno ancora per un po’ lottare contro concorrenti più moderni.